Salve
Uno stemma può esser propriamente bello e ben fatto ma sovente è figlio della tecnica, generalmente (elettronica), disponibile al momento.
Le due tendenze che invocano l'una la bidimensionalità l'altra invece che insiste nel vedere l'asse Z trovano equilibrata sintesi nell'aggiornamento dello stemma in questione.
Si nota facilmente il processo di "metter in rilievo", detto
emboss(y), il contenuto dei quarti sia con l'uso di moderate ombre proprie, nel caso della croce genovese, mentre diversa è la tecnica usata nel caso dei due quarti inferiori (croce ottagona e croce pisana) dove si è sbalzata la sagoma rispetto al fondo, appunto
emboss(
y). Il Leone veneziano anch'esso con sapienti giochi di ombre è stato fatto risaltare meglio. Tutto quanto lo stemma poi è in evidente posizione incassata rispetto all
'outline di cordone dorato.
Quanto ai colori sono identici, sopra e sotto, nella parte destra mentre lo sfondo del leone vira un poco probabilmente al solo scopo di staccare l'immgine che si sarebbe percepita se tutti e tre i "rossi" fossero stati esattamente eguali.
Discorso diverso merita il fondo del quarto inferiore sx (Amalfi) che cambia radicalmente andandosi a prendere un bel Ciano molto meglio integrato del blu (precedente) in quanto colori complementari (ciano e rosso); insomma l'occhio è più appagato!
In sostanza nel confronto il miglioramento è evidente ma che alla fine è stato ottenuto da prove di visibilità soprattutto in mare deve vigono regole che alla fine si impongono.
![Immagine](http://s7.postimage.org/snuy4sh4r/image.jpg)
Foto di copertina di "
Stemmario Pisano" Orsini de Marzo, Ed. 2012
Mi preme spezzare una lancia invece verso gli araldisti pittori del tempo che fù i quali con sapiente e delicato premere del pennello ottenevano spessori diversi oppure la ricerca del tridimensionale raggiunta con emozionanti giochi d'ombre.
NON andrebbero dimenticati se il meglio è ancora quello.
D'altra parte la rivisitazione della fiamma dei Carabinieri sui coprigiubba, è quanto di meglio si potesse fare rendendola
VIVA, ma qui c'è la mano dell'artista che prende il sopravvento.
Sarebbe bello la pubblicazione dell' iter processuale (graficamente intendendo) che ha portato al raggiungimento del risultato finale e valutare fino a che punto ci si fosse spostati dalla strada maestra di certo assai lineare e senza sorprese!
Cordialmente