Don Gambelli Arcivescovo metropolita di Firenze

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Don Gambelli Arcivescovo metropolita di Firenze

Messaggioda Guido5 » giovedì 18 aprile 2024, 22:41

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Firenze presentata da S.Em.za Rev.ma il Card. Giuseppe Betori.
Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Metropolita di Firenze il Rev.do Gherardo Gambelli, del clero della medesima Arcidiocesi, finora Parroco della Madonna della Tosse in Firenze.
Don Gambelli è nato il 23 giugno 1969 a Viareggio (Lucca) ed è stato ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Firenze il 2 giugno 1996. Vicario parrocchiale di Santo Stefano in Pane a Rifredi (1996-2007) e amministratore della parrocchia Sant’Andrea a Cercina (2000-2006), ha conseguito la licenza in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma (2000) e il dottorato presso la Facoltà teologica dell’Italia Centrale (2007); ha avuto poi l'incarico di parroco in solido moderatore dell’Immacolata e San Martino a Montughi (2007-2011).
Dal 2011 al 2022 è stato sacerdote “fidei donum” in Ciad dove ha ricoperto i seguenti incarichi: parroco di Sainte Joséphine Bakhita nell’Arcidiocesi di N’Djaména e responsabile della pastorale vocazionale, insegnante nel Seminario maggiore nazionale Saint Luc di Bakara e cappellano del carcere di N’Djaména (2011-2017); membro del Collegio dei Consultori di N’Djaména (2013-2016); parroco della Cattedrale Saint Ignace, responsabile della pastorale giovanile e cappellano del carcere nel Vicariato apostolico di Mongo (2018-2022). Dal 2019 al 2022 ha assunto anche l’incarico di Vicario generale. Rientrato a Firenze, dal 2023 è parroco della Madonna della Tosse e cappellano del carcere di Sollicciano. (dal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del 18 aprile 2023).
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Re: Don Gambelli Arcivescovo metropolita di Firenze

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » domenica 21 aprile 2024, 9:08

Carissimi amici,

Mi sono imbattuto qualche giorno fa in questa notizia che mi ha suscitato alcune riflessioni, e devo ammettere che vedo diversi aspetti problematici in questa nomina. Non avendo alcuna conoscenza personale di Don Gambelli, al quale auguro sinceramente il meglio, desidero esprimere alcune considerazioni cercando di essere rispettoso nei confronti di tutti.

In primo luogo, ritengo poco opportuno nominare vescovo di una diocesi un prete proveniente dal suo stesso clero. Questo perché quando un vescovo assume il suo incarico episcopale dovrebbe partire da zero, libero da legami del passato che potrebbero condizionarlo. Essere nominato a capo della diocesi in cui si è nati, cresciuti e ordinati significa inevitabilmente dover affrontare situazioni e persone che hanno influenzato il proprio passato.

In secondo luogo, Don Gambelli ha trascorso gran parte del suo ministero pastorale in Africa, dove presumibilmente ha svolto un lavoro eccellente. Perché allora nominarlo vescovo in Italia? Se ha dimostrato di essere un ottimo sacerdote in Ciad, perché non permettergli di continuare il suo servizio là? È come se un insegnante che eccelle nella sua scuola a Napoli fosse trasferito a Milano come premio.

Inoltre, Don Gambelli è tornato dall'Africa solo un anno fa ed è stato nominato parroco a Santa Maria della Tosse a Firenze. Non ha avuto il tempo di ambientarsi prima di questa nuova nomina. Era forse necessario dargli qualche anno di tranquillità in parrocchia, per permettergli di capire come l'Italia sia cambiata durante il suo periodo all'estero. Perché tutta questa fretta?

Infine, di solito i vescovi delle diocesi importanti hanno maturato esperienza governando altre diocesi più piccole e sono stati nominati a un'età più avanzata. Penso ad esempio al cardinale Bassetti, che è diventato vescovo di Massa Marittima-Piombino nel 1994 a 52 anni, di Arezzo-Cortona-Sansepolcro nel 1998 a 56 anni e infine arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve nel 2009 a 67 anni. Qual era la necessità di nominare vescovo di Firenze un prelato di soli 55 anni senza alcuna esperienza episcopale pregressa?

Non desidero aggiungere altro, ma i miei dubbi rimangono.
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Re: Don Gambelli Arcivescovo metropolita di Firenze

Messaggioda il-prof » lunedì 22 aprile 2024, 21:01

Gentile Professore,
ho letto la sua riflessione, che apprezzo per profondità di analisi e pacatezza nei toni.
Proprio ieri, con un amico sacerdote vicario diocesano in una diocesi dell'Italia settentrinale, abbiamo affrontato questo argomento ed entrambi abbiamo svolto le sue stesse considerazioni, giungendo alle sue stesse conclusioni.
Peraltro, mi piace ricordare che anche la nomina ad arcivescovo di Firenze del cardinale Betori, nel 2008, fu oggetto di critiche più o meno analoghe.
Amedeo Ferri
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Re: Don Gambelli Arcivescovo metropolita di Firenze

Messaggioda egometta » sabato 27 aprile 2024, 21:27

Come ho già avuto modo di dire, questi ormai sono alla frutta, anzi il loro piano di demolizione insensibile è quasi giunto in porto, e ormai è sensibile anzichenò. Si potrà dire in vari modi, ma la sostanza è questa. Inutile meravigliarsi, o si reagisce (chi ha voce in capitolo e ci tiene) o si lascia perdere e ci si occupa d'altro
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