Nella sezione del Regno d’Italia ho aggiunto alcune tavole sulle medaglie ricordo dei battaglioni di fanteria indigena della Libia, della Somalia e dell’Etiopia, a complemento di quelle già presentate sulle croci commemorative dell’A.O.I.
Si tratta di un consistente gruppo di medaglie circolate nel periodo tra la Guerra di Libia e la conquista dell’Etiopia, fatte ordinare privatamente dai comandi dei reparti coloniali, disegnate e coniate dai maggiori produttori medaglistici italiani dell’epoca, per essere distribuite agli ufficiali e sottoufficiali di queste unità (solo raramente venivano offerte anche agli ascari indigeni), per offrire loro un souvenir di appartenenza al battaglione.
Esse furono in generale prodotte nei tre classici metalli, oro, argento e bronzo, per differenziare il livello gerarchico delle assegnazioni.
Analogamente alle medaglie ricordo dei reparti della Grande Guerra e di altre campagne militari del Ventennio, queste decorazioni presentano un’iconografia e un design piuttosto omogeneo, tipico della loro epoca di appartenenza, anche se in alcuni casi furono adottate soluzioni piuttosto singolari nelle forme, nelle composizioni delle figure e nell’uso degli smalti.
Benché queste decorazioni non fossero portative, alcune di esse – in particolare quelle a cambretta - furono sicuramente dotate dai produttori di un apposito nastro con i colori del reparto, mentre solo per alcune di quelle con appiccagnolo fu previsto un nastro appropriato, e occasionalmente queste venivano indossate ‘fuori ordinanza’ sull’uniforme dai militari dei rispettivi reparti.
Per ragioni estetiche e di omogeneità, comunque, ho voluto raffigurare tutte le medaglie nelle tavole con un proprio nastro che, se non proprio realisticamente documentato, risulti perlomeno “compatibile” con le caratteristiche e i colori noti del reparto, anche se nella realtà buona parte di questi non sono mai esistiti.
Questo perché ho notato che una parte di queste medaglie in circolazione (sia in collezioni private che sul mercato delle aste o online) ne porta uno, talvolta abbinato arbitrariamente a quella medaglia dal proprietario o dal venditore senza alcuna attinenza, ma in altri casi si tratta di nastri che potrebbero effettivamente aver avuto un'origine coerente o comunque "compatibile" con quella specifica medaglia.
Del resto, questo particolare settore di medaglie e coniazioni private non seguiva precisi decreti, regolamenti o prescrizioni e, come per altre decorazioni non ufficiali italiane d'epoca, veniva talvolta usato nei medaglieri dei militari con "adattamenti" personali del tutto fuori ordinanza...
Questa rappresentazione, pertanto, va intesa a livello ipotetico e assolutamente indicativo.
Per il reperimento di alcuni degli esemplari raffigurati, alcuni dei quali rarissimi e praticamente oggi introvabili, devo ringraziare per la collaborazione gentilmente offertami l’esperto del periodo coloniale Gabriele Zorzetto (che tra le altre cose, insieme a Francesco Romanzi, pubblicò nel 2009 il bel libro “Medaglie Coloniali – Catalogo per Immagini”, oggi purtroppo esaurito), che mi ha fornito alcune delle immagini dal proprio archivio.
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