da Cronista di Livonia » martedì 15 ottobre 2019, 13:16
Era uso che gli ufficiali delle unità della guardia di un Sovrano avessero un grado all'interno dell'unità, sovente modesto, si trattava spesso di corpi militari di poche centinaia di uomini (o anche meno), in alcuni casi arrivando al massimo a capitano-luogotenente (il capitano in tal caso era il Sovrano), ma rango molto superiore al grado ricoperto nell'unità.
Per fare un esempio pratico i capitani del reggimento Guardie svizzere del Re di Francia erano in genere colonnelli, gli aiuto-maggiori brigadieri (generali di brigata), il maggiore maresciallo di campo (generale di divisione), il tenente colonnello era luogotenente generale ed infine il colonnello era un generale (4 stelle, generale d'armata). L'intero reggimento contava circa 2.000 uomini.
Per la Guardia Nobile pontifica valeva un sistema più o meno simile, gli Esenti (generali di brigata) svolgevano funzioni simili a quelle di un normale tenente o poco più.
Un ulteriore esempio, questa volta letterario è quello di D'Artagnan, che capitano dei moschettieri del Re riceve il bastone di Maresciallo di Francia poco prima di morire (anche se quest'ultima in realtà è non tanto un grado quanto una dignità).
Il grado o rango così alto non dipende tanto dal numero di effettivi quanto dalla responsabilità legata all'incarico (proteggere la persona del Sovrano e con lui lo Stato tutto o in questo caso Santa Romana Chiesa, anche se la guardia personale del Pontefice è in realtà la Guardia Svizzera).
E' possibile che la Gendarmeria vaticana usi un sistema simile.
Cordialmente,
Il Cronista di Livonia