

(a sinistra, Enver Pasha; a destra il sultano Mehmet VI)
La decorazione era formata da una stella argentata a cinque punte dalle estremità pomellate, smaltata di rosso e recante al centro una mezzaluna argentata in rilievo, all’interno della quale era applicata l’iniziale del Sultano (Tughra) e la data del calendario musulmano “1333”, corrispondente al 1915 del nostro calendario.
Le versioni più comuni di questa decorazione, divenuta ormai oggetto di interesse anche per i collezionisti, sono due: la prima di produzione turca è in lega di alluminio con le parti colorate in vernice rossa, la seconda di produzione tedesca - assai più rifinita – è in lega argentata e con le parti colorate in smalto vetroso (prodotta dalla ditta BB&Co.).


(a sinistra, il modello di produzione turca; a destra, il modello tedesco della BB&Co.)
Questa decorazione fu conferita anche a numerosi militari tedeschi, alleati della Turchia nella Grande Guerra, e divenne ben presto famosa anche in Europa.
Durante il conflitto questa decorazione fu infatti soprannominata in vari modi, sia da parte degli alleati che la chiamarono “Gallipoli Star”, sia da parte dei tedeschi che la chiamarono “Eiserne Halbmond” (Mezzaluna di Ferro).


(a sinistra, ufficiale turco decorato con la Medaglia di Guerra; a destra, ufficiale tedesco con la stessa decorazione)
La decorazione veniva generalmente indossata sul lato destro della casacca militare, oppure, quando in divisa da combattimento, si usava indossare solamente il nastro (rosso con una striscia bianca verso ogni lato) sull’asola della giubba, come per la Croce di Ferro tedesca. Si conoscono anche dei casi in cui la decorazione veniva indossata appesa ad una sezione di nastro, talvolta corredata di barrette metalliche trapezoidali con il nome di una specifica campagna o teatro di guerra ("Chanakkale" o "Chanak" (Gallipoli), "Kafkas", "Kanal", "Sana", e "Kut-ul-Ammara").


(a sinistra, la Medaglia di Guerra con il diploma di conferimento; a destra, particolare della stessa decorazione montata su nastro e con barretta metallica di campagna)
Oltre alle due versioni più comuni sopra citate, si conoscono numerose altre varianti di questa decorazione, perlopiù prodotte in Germania (anche dopo la fine del conflitto), probabilmente scaturite da ordinazioni speciali da parte di ufficiali tedeschi. Ve ne mostro alcune:




tra le quali un modello “bombato” e, addirittura, un modello in smalto bianco:


Cordialmente,
Mario Volpe