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Per discutere sugli ordini cavallereschi e le onorificenze/ Discussions on orders of chivalry and honours

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Messaggioda herald » sabato 31 gennaio 2004, 19:54

sul forum del CNICG ho letto una articolata discussione sul fatto che l'appartenenza all'OESSG comporterebbe come privilegio il titolo di conte palatino (addirittura trasmissibile :?: ). poichè le varie argomentazioni pro e contro non chiariscono bene, a mio avviso, la questione (mi ha convinto più l'argomentazione "contro"), vorrei proporre lo stesso quesito in questa sede :D
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Messaggioda T.G.Cravarezza » lunedì 2 febbraio 2004, 11:22

Egregio Signor Herald,
mi ha anticipato. Avrei aperto a breve anche io una discussione sull'argomento. Meglio così :)

Io proporrei alcuni quesiti che dovrebbero far luce sulla questione, sempre sperando nelle risposte di chi è preparato in merito.

1) Nell'antichità era automatico il conferimento del titolo di Conte Palatino e della nobiltà generica per la discendenza al momento dell'investitura di un Cavaliere del Santo Sepolcro (quindi senza bisogno di lettere patenti, brevi....) grazie alla bolla di Benedetto XIV oppure la Segreteria Pontificia e il Santo Padre registravano il titolo in appositi albi nobiliari ed emettevano appositi documenti?

2) Con la bolla di Pio VII è stato abolito il titolo di Conte Palatino. Ma rimarrebbe comunque la nobiltà generica per il cavaliere ed i suoi discendenti.

3) Vi è un documento che smentisce o comuqnue revoca la bolla di Papa Benedetto XIV riguardo ai privilegi dei Cavalieri del Santo Sepolcro? Se non c'è nessun documento a riguardo, come si può affermare che loro non divengano nobili e conti del S.S. Palazzo Lateranense?

4) Mi potreste spiegare le differenze tra Conte Palatino e Conte del S.S. Palazzo Lateranense? Sono due titoli distinti o è il medesimo?

Penso che rispondendo a queste domande non si possa non arrivare ad un verdetto

Inoltre, senza voler spostare la discussione su altro tema, vorrei proporVi un mio pensiero.
Essendo un Ordine cavalleresco la massima istituzione per la difesa dei principi cristiani e, riguardo a ordini dinastici, per la difesa della dinastia reala alla quale si è legati, non convenite che dovrebbe spettare, a chi diviene membro di tale ordine, il conferimento della nobiltà generica se egli non è nobile oppure il titolo di cavaliere ereditario per coloro che già sono nobili? Io naturalmente intendo solo per quegli Ordini cavallereschi tuttora esistenti e coperti da corretta bolla pontificia e non ordini di carattere unicamente onorifico e meritocratico. Intendo quindi l'Ordine del Santo Sepolcro, lo SMOM, l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, l'Ordine Costantiniano di San Giorgio...Dopotutto chi viene ammesso a tali Ordini dovrebbe (utilizzo il condizionale in quanto purtroppo, come in ogni istituzione, vi possono essere elementi non capaci nelle selezioni di chi viene ammesso) essere un "campione" della cristianità e della dinastia alla quale l'ordine è legato.
Cosa ne pensate?
Vi prego però di considerare l'intera discussione, non solamente quest'ultimo mio pensiero.
Cordialmente
Tomaso Giuseppe Cravarezza
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Messaggioda herald » martedì 3 febbraio 2004, 19:30

Inoltre, senza voler spostare la discussione su altro tema, vorrei proporVi un mio pensiero.
Essendo un Ordine cavalleresco la massima istituzione per la difesa dei principi cristiani e, riguardo a ordini dinastici, per la difesa della dinastia reala alla quale si è legati, non convenite che dovrebbe spettare, a chi diviene membro di tale ordine, il conferimento della nobiltà generica se egli non è nobile oppure il titolo di cavaliere ereditario per coloro che già sono nobili? Io naturalmente intendo solo per quegli Ordini cavallereschi tuttora esistenti e coperti da corretta bolla pontificia e non ordini di carattere unicamente onorifico e meritocratico. Intendo quindi l'Ordine del Santo Sepolcro, lo SMOM, l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, l'Ordine Costantiniano di San Giorgio...Dopotutto chi viene ammesso a tali Ordini dovrebbe (utilizzo il condizionale in quanto purtroppo, come in ogni istituzione, vi possono essere elementi non capaci nelle selezioni di chi viene ammesso) essere un "campione" della cristianità e della dinastia alla quale l'ordine è legato.
Cosa ne pensate?
Vi prego però di considerare l'intera discussione, non solamente quest'ultimo mio pensiero.
Cordialmente


egregio sig. Cravarezza
credo che quanto da lei ipotizzato sia ciò che avviene in realtà. infatti se si pensa ad un provvedimento di Grazia del Principe e Gran Maestro del SMOM, ritengo possibile asserire che il ricevente possa essere investito della nobiltà personale (essendo lo SMOM un Ordine nobiliare a capo del quale vi è appunto un Principe e Gran Maestro - Capo di Stato, che quindi può esercitare uno "jus nobilitandi").

cordiali saluti
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Messaggioda T.G.Cravarezza » martedì 3 febbraio 2004, 19:39

Gentile Signor Herald,
lo SMOM ha questa facoltà, ma io volevo riferirmi soprattutto agli altri ordini. Secondo me chi viene ammesso in un Oridne cavalleresco riconosciuto e storico come lo SMOM, Santo Sepolcro....dovrebbe ricevere, se non è nobile, la nobiltà generica per se e la discendenza. Forse si sta perdendo il significato di far parte di un Ordine cavalleresco e l'importanza dei cavalieri, ma chi si mette a disposizione per la salvaguardia della religione cattolica, di una dinastia etc. dovrebbe ricevere il titolo di nobile. Logico bisognerebbe essere motlo fiscali con i richiedenti di far parte di Ordini cavallereschi e ammettere solo coloro di asosluta dignità e corretteza nei confronti di Santa Romana Chiesa, dlela dinastia etc., magari esibendo anche una perosnale genealogia.
Ritorniamo comuqnue al tema centrale della discusisone.
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Messaggioda herald » mercoledì 4 febbraio 2004, 21:00

T.G.Cravarezza ha scritto:Ritorniamo comuqnue al tema centrale della discusisone.

:? per quanto mi riguarda non posso far altro che sperare negli interventi degli altri colleghi :oops: poichè non ne so molto :( .

cordialità :)
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Messaggioda Franz Joseph von Trotta » sabato 13 marzo 2004, 12:13

Egregi Signori,

tornando al quesito iniziale riporto: da G. Bascapé, "L'ordine sovrano di Malta e gli ordini equestri della Chiesa nella Storia e nel Diritto, Milano, 1940, p. 178".

« I maggiori privilegi annessi alla dignità equestre del S. S. consistevano nel nobilitare il cavaliere - qualora esso non fosse già stato nobile - nel conferirgli il titolo ed i privilegi di Conte Palatino come per i cavalieri pontifici dello Speron d'Oro 8.

8 La questione non può dirsi risolta: chi sostiene che il titolo di Conte Palatino non fu mai esplicitamente autorizzato dalla S. sede per i cavalieri dell'Ordine; chi ne ammette come legittimo il conferimento, per tradizione plurisecolare mai interrotta e mai contestata. In questo caso, alcuni sostengono che il palatinato annesso all'Ordine dovesse cessare in seguito all'abolizione del titolo di Conte Palatino fatta da Pio VII, altri reputano nel caso in parola, necessario una revoca specifica "nominatim" per l'Ordine.
Sulla questione si veda: Visconti, l'O. del S.S. cit. pp. 42-47, Per il titolo di Conte Palatino ai cavalieri dell'Ordine del S.S. nella «Riv. Alald.» 1931, pp. 305 e seguenti».

Un saluto, Von Trotta
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