Ordini Cavallereschi: un possibile riconoscimento nobiliare?

Per discutere sugli ordini cavallereschi e le onorificenze/ Discussions on orders of chivalry and honours

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Messaggioda Carlo d'Ormea » lunedì 22 dicembre 2003, 9:38

Caro Elassar,

quando l'Italia, con provvedimento votato a grande maggioranza parlamentare e pubblicato sulla GU, riconosce l’Associazione dei Cavalieri Italiani (ACISMOM) come ente di diritto pubblico melitense penso che non ci sia più ragionevole ombre di dubbio sulla sovranità dell'Ordine: ENTE DI DIRITTO PUBBLICO MELITENSE sta a significare che l'Ordine ha un ordinamento giuridico di diritto pubblico e privato, di più non so che dire.......

Per quanto poi riguarda la preclara sentenza che continua a citare, guardi che è stata oggetto di molti studi. Ma spesso questi "preclari giristi" non conosco bene la storia! Ma lei lo sa che la Chiesa per secoli ha mantenuto la propria giurisdizione esclusiva nei confronti di ecclesiastici di qualsiasi nazionalità fossero. Forse per questo motivo i Regni e gli Imperi vennivano considerati "semi-sovrani"?
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Messaggioda Elassar » martedì 23 dicembre 2003, 17:37

Caro Carlo d'Ormea,
innanzitutto, a mio parere occorre distinguere l'Ordine di Malta dall'Acismom, trattandosi di due soggetti del tutto duiversi, sebbene tra di loro collegati. Comunque, l'affermazione secondo la quale un ente di diritto pubblico sarebbe, per ciò solo, sovrano è una pura petizione di principio, che andrebbe invece argomentata.

Per quanto attiene alla famosa pronuncia, essa non si è occupata solo dei singoli ecclesiaistici, ma ha posto in essere una decisione che aveva comunque come suo destinatario l'Ordine. Del resto, nessuno (e men che meno io) si sognerebbe mai di mettere in dubbio la sovranità di uno Stato X qualora un altro soggetto Y affermasse di avere giurisdizione nei confronti dei cittadini di tale Stato X (cosa che avviene normalmente), ma ovviamente la questione diventa differente se il suddetto soggetto Y dovesse avere giurisdizione su X, perché allora quest'ultimo non sarebbe sovrano nel senso del diritto internazionale.
A presto,
Elassar.
P.S.: colgo l'occasione per farLe i miei auguri di buon Natale.
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Sovranità

Messaggioda sirpaul » mercoledì 24 dicembre 2003, 11:48

Gentile Elassar,

intervengo per la prima volta su questo interessantissimo forum, e noto che gli sguardi sono puntati sulla sovranità del SMOM. Ora, ho sempre creduto che non ci siano oramai più dubbi sulla sovranità del SMOM, perlomeno non dopo la sentenza cardinalizia e le successive interpretazioni, e ancora meno dopo la riforma della Carta Costituzionale e del Codice. Lei scrive che questa sovranità è riconosciuta "per cortesia", e mi verrebbe da chiedere se è sempre "per cortesia" che vengono stilati gli accordi internazionali implicanti facilitazioni fiscali, se è sempre "per cortesia" che è stato concesso il Forte a Malta, se è "per cortesia" che si è concesso ad organizzazioni melitensi di operare in territori di guerra. Ma ciò che mi ha colpito è che Lei scrive che "un soggetto è sovranoi solo se non riconosce nessuno al di sopra di sè. Cosa che lo SMOM non può dire". Tuttavia ritengo che questa concezione della sovranità sia alquanto limitante. Forse non era sovrano Carlo Magno perchè riconosceva un'autorità superiore alla sua nel Papa? Forse non erano sovrani i regni e gli imperi medievali che continuavano a vivere nella dualità delle due potestates, riconoscendo come superiore a sè l'"auctoritas sacrata pontificum"? Forse non sono sovrani gli Stati contemporanei che riconoscono una sorta di potere universale e universalistico all'ONU?
Certo, il SMOM non ha partecipato della dissoluzione dell'ordine giuridico medievale (per il quale consiglio la lettura di P. GROSSI, L'ordine giuridico medievale), e non ha costruito uno Stato moderno con vocazione all'assolutismo, continuando a riconoscere nella Santa Sede la potestà suprema, ma questo nulla toglie a quella sfera di sovranità , forse in parte "affievolita" come qualcuno ha scritto, che si riflette in precise manifestazioni di volontà giuridica: la Carta e il Codice. Ci sarà comunque nel primo o nel secondo numero del 2004 di Ius Canonicum un mio articolo sulla questione, se qualcuno fosse interessato.

Paolo Gambi
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Messaggioda Elassar » mercoledì 24 dicembre 2003, 12:14

Il conceto di "sovranità" nasce dopo la cd. Pace di Westfalia (1648), quindi prima di quella data non è opportuno accostare fattispecie tra loro inconciliabili.
L'ONU è soggetto di diritto internazionale perché Organizzazione internazionale nata a seguito di un trattato internazionale ratificato da molti Stati.
L'idea secondo la quale è per cortesia che i vari Stati concedono prerogative allo SMOM è facilmente rinvenibile nella prassi internazionale anche con riguardo ad altri soggetti (vd., p. es., Croce Rossa e Mezzaluna Rossa), i quali operano, tra l'altro, in zone di guerra.
A presto,
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Messaggioda sirpaul » mercoledì 24 dicembre 2003, 13:41

Gentile Elassar,

sono proprio quelli da Lei ribaditi i concetti che contesto. Il concetto di sovranità non nasce con lo Stato moderno (si veda in tal senso per esempio R. DE MATTEI, La Sovranità Necessaria), e certo se vogliamo ricondurre l'Ordine di Malta a quei concetti, che oramai sono essi stessi vecchi e superati, legati alla concezione statalistica moderna, ci troveremo di fronte ad aporie.
Quanto alla "cortesia", essa non riguarda in egual modo organizzazioni internazionali, come può essere la Croce Rossa da Lei citata, e l'Ordine di Malta, il quale continua ad esercitare prerogative sovrane (il trattamento di Capo di Stato del Principe Gran Maestro, l'accreditamento formale degli Ambasciatori, ecc.) che nessuna organizzazione internazionale vanta. Ergo, non si può accostare il SMOM e una qualunque organizzazione internazionale.


Il conceto di "sovranità" nasce dopo la cd. Pace di Westfalia (1648), quindi prima di quella data non è opportuno accostare fattispecie tra loro inconciliabili.
L'ONU è soggetto di diritto internazionale perché Organizzazione internazionale nata a seguito di un trattato internazionale ratificato da molti Stati.
L'idea secondo la quale è per cortesia che i vari Stati concedono prerogative allo SMOM è facilmente rinvenibile nella prassi internazionale anche con riguardo ad altri soggetti (vd., p. es., Croce Rossa e Mezzaluna Rossa), i quali operano, tra l'altro, in zone di guerra.
A presto,
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Messaggioda Elassar » giovedì 25 dicembre 2003, 17:52

Gentile sirpaul,
il concetto di sovranità da me indicato è quello generalmente riconosciuto dagli studiosi di queste materie; Lei lo potrà anche contestare, ma resta il fatto che questa è la sua nozione. Per rendersi conto di ciò, basta guardare un qualsiasi manuale di diritto utilizzato nelle università italiane, nei quali si afferma che è sovrano è "qui superiorem non recogoscit".

Non è vero che nessuna organizzaizone vanta prerogative quali quelle accordate per cortesia al SMOM: basta considerare, p. es., il trattamento riservato al segretario generale dell'ONU o al Presidente della Commissione europea. Io comunque non ho affatto accostato l'Ordine di Malta ad una organizzazione internazionale, perché si tratta di due fenomeni del tutto differenti.
A presto,
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Messaggioda sirpaul » giovedì 25 dicembre 2003, 18:21

Gentile Elassar,

proprio tra quegli "studiosi di queste materie" ci sono oramai inguaribili brecce circa il concetto di sovranità come da Lei delineato, ma capisco che questo non è il luogo più indicato per avviare un dibattito di diritto internazionale :)
Prendendo però per buono il concetto di sovranità come "superiorem non recognoscens" di francese memoria (concetto che comunque contesto aspramente), in realtà esso è ampiamente applicabile anche al SMOM. Se infatti è configurabile un controllo sui membri religiosi "uti singuli" da parte della Santa Sede, questo non è plausibile per l'Ordine come persona giuridica, la quale, come è stato ampiamente argomentato (vedasi per tutti P. PAPANTI PELLETIER su il diritto ecclesiastico credo del 1996, ove commenta la nuova carta e il codice), gode dell'autogoverno ed è senza dubbio un ente giuridico primario.
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Messaggioda Elassar » sabato 27 dicembre 2003, 15:58

Gentile Sirpaul,
sul concetto di sovranità, mi sia consentito riportare quanto segue:
«Un ordinamento giuridico si dice originario [cioè sovrano] quando superiorem non recognoscit, ossia quando la sua organizzazione non è soggetta ad un controllo di validità da parte di un'altra organizzazione: tale è il caso, oltre che dei singoli Stati, dell'organizzazione internazionale [rectius, delle organizzazioni internazionali], della Chiesa cattolica, della Comunità europea» (Torrente, Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, 1995, p. 6).
«[...] i giuristi classici parlano infatti dei membri della società internazionale come di reges e di principes superiorem non recognoscentes, di reges e di principes qui superiorem non habent, di respublicae liberae, di populorum rectores, di detentori di potestà di governo (imperium)» (Giuliano, Scovazzi, Treves, Diritto internazionale Parte generale, Milano, 1991, p. 81). Nello stesso senso si può vedere anche il testo del Prof. Conforti.
«Per il diritto internazionale caratteristica di spicco dello Stato è la sua sovranità, che si traduce nell'indipendenza. Con queste parole ci si intende riferire al fatto che lo Stato è una organizzazione che non dipende da nessun'altra e che nell'ambito del suo territorio esso esercita il più alto potere» (Sapienza, Elementi di diritto internazionale, Torino, 2002, p. 36).
Le suddette considerazioni, ovviamente, vanno riferite non solo allo Stato ma a qualsiasi soggetto che assuma di essere sovrano (la sovranità, infatti, altro non è che una delle caratteristiche dello Stato, ma essa è propria anche di tutte le altre entità della comunità internazionale).In ordine all'origine del concetto di sovranità, non credo sia possibile dubitare intorno al fatto che il concetto di Stato moderno (e cioè di Stato sovrano) nasca dopo la pace di Westfalia (1648), quindi ribadisco che tutti i modi di operare durante il Medioevo sono del tutto fuorvianti.

Non capisco come si possa dire che il concetto di sovranità da me esposto sia applicabile all'Ordine di Malta: la sentenza cardinalizia del 1953 lo considera in tutto dipendente dalla Santa Sede come un qualsiasi ordine religioso. Comunque, il nodo della questione non è tanto il contenuto della statuizione in parola, quanto la sua stessa esistenza. Come ho già detto (e sul punto nessuno mi ha ancora smentito) per consuetudine internazionale, nessun soggetto sovrano può essere giudicato (inteso quale essere parte di un giudizio) senza il suo consenso. La sentenza cardinalizia ha statuito proprio sull’Ordine di Malta, quindi lo ha giudicato senza il suo consenso. Questo è l’elemento che chiaramente depone a favore della carenza di sovranità dell’Ordine.

Quanto al concetto di autogoverno, esso è del tutto diverso da quello di sovranità. È vero che un soggetto sovrano gode dell’autogoverno, ma non è sempre vero il contrario: le Regioni italiane, p. es., godono dell’autogoverno, ma certamente non sono soggetti sovrani, ma semplicemente dotate di autonomia (questa mia affermazione è rinvenibile in un qualsiasi manuale di diritto amministrativo).

Mi sorge comunque spontanea una domanda: ma qual’ è per Lei il significato del concetto di sovranità, dal momento che contesta aspramente il mio (cioè, quello generalmente accettato dalla comunità scientifica)?

A presto,
Elassar

P.S.: desidererei anche che la discussione non si appiattisca sull’Ordine di Malta in quanto tale, ma si estendesse anche al dibattito circa la rilevanza dell’inserimento nella sua classe nobiliare. (dato che era il motivo portante della discussione).
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Messaggioda sirpaul » domenica 28 dicembre 2003, 0:44

Gentile Elassar,

vedo che quel dibattito di diritto internazionale che non auspicavo in questa sede pare essersi acceso :)
Vista l'ora tarda mi sia consentita un veloce replica, sottolineando come quello Stato moderno che internazionalisti paiono ancora lodare e vedere come cellula fondante della comunità internazionale sia stato messo in crisi, per quanto riguarda la nostra dottrina, perlomeno da Santi Romano, Jemolo, Grossi, per non parlare delle teoriche d'oltreoceano. L'Ordine di Malta non ha mai partecipato dello statocentrismo moderno essendo un soggetto di diritto internazionale da ben prima che questo venisse elaborato nei termini attuali. Vorrei dilungarmi sulla questione, ma non posso spingermi troppo, rimandando invece ad un mio articolo in fase di pubblicazione su Ius Canonicum dal titolo LA SOBERANA MILITAR ORDEN DE MALTA EN EL ORDEN JURÍDICO ECLESIAL E INTERNACIONAL.
Mi scuso se non "accetto la sfida", ma non mi aspettavo di entrare in un dibattito scientifico di tale portata, e preferirei che la pubblicazione delle idee che ho elaborato e scritto avvenisse in primo luogo tramite i canali tradizionali.
Grazie e ancora auguri.

Paolo Gambi
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Messaggioda Elassar » martedì 30 dicembre 2003, 18:20

Gentile Sirpaul,
la mia non voleva essere una "sfida", ma molto più semplicemente uno scambio di opinioni.
Leggerò con attenzione lo scritto da Lei predisposto.
A presto e auguri anche a Lei.
Elassar
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