Martina ha scritto:Abbiamo chesto consiglio anche a mio nonno il quale ci ha raccontato la storia dei "bisanti dell'assedio di Farmagosta"... che tuttavia non credo faccia al caso nostro.
Fra' Eusanio da Ocre ha scritto:E invece no! Essa è il caso nostro!!! Parlatacene, vi prego...
Caro Magister,
poichè voi lo desiderate vi racconterò brevemente la storia dei Bisanti di Farmagosta (anche se temo che le date non tornino a nostro beneficio).
La storia che il Nonno ci ha narrato è avvincente, epica e (come spesso molte epopee) assai triste. Nella seconda metà sec. XVI (ecco perchè rimango dubbioso, caro maestro

Farmagosta era tenuta da un uomo d'acciaio che per loltre un anno proibì, implacabile, ai mori di prostrarsi al loro dio entro le mura della città meritandosi un posto nel novero dei comandanti più valorosi della storia, il nobiluomo Marcantonio Bragadin, Capitano Generale per la Repubblica di Venezia.
Il Bragadin, quando ogni risorsa finanziaria venne meno causa l'assedio, fece battere monete di rame detta appunto bisante (da bis per via del suo valore) sotto pena d'arresto per chiunque non le accettasse.
La vicenda dell'assedio si concluse nel modo più triste per quei valorosi Veneziani che, in poche decine di migliaia, avevano tenuto testa per lungo tempo ad un esercito di 200.000 mori al comando dell'odioso ed animalesco Alì Pascià che lasciò sul terreno oltre 80.000 dei suoi.
Venezia tardava a mandare i rinforzi. La flotta dell'armata cristiana messa insieme da papa era appena salpata da Messina quando Alì Pascià, stremato, chiese la sospensione delle ostilità, promettendo (promessa di Moro e dunque senza onore alcuno) salva la vita agl'indomiti veneziani e l'onore delle armi ai vinti.
Il granitico Bragadin non ne volle sapere ed avrebbe risposto picche se il consiglio degli Ufficiali, il Vescovo e i Magistrati non l'avessero messo in minoranza votando la resa nella speranza, ingenua, di salvare la vita ai civili.
I mori entrarono in Faramgosta dando prova di quanto salda fosse la lor fede. Ufficiali massacrati, Vescovo crocifisso e gettato a mare, Bragadin scuoiato vivo.
Di tutto questo ci restano pochi bisanti ben conservati ed un'alone di triste nostalgia.

Nulla, ahimè Maestro, sui Michiel e i loro bisanti.
cordialmente
Michele e Martina
PS: peccato per il nonno... che si sarebbe gongolato per un po' per questa piccola vittoria. Pazienza. Un abbraccio di cuore al caro Frate.

Martina
