Stavo per segnalare anche io i libri riportati dal preciso Carnevalario. Questi li avevo tratti da: E. D'Agostino,
Da Locri a Gerace, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004, p.186 e p.246.
1) il
Liber Focorum Regni Neapolis, Ms. IX.3.20, ff.86v-88r, del 1443/1447, conservato presso la Biblioteca Civica Berio di Genova sulla quale cfr. da Giovanni Da Molin,
La popolazione del Regno di Napoli a metà Quattrocento (Studio di un focolaio aragonese) Bari 1979; Fausto Cozzetto,
Mezzogiorno e demografia nel XV secolo, Soveria Mannelli, 1986; Giuseppe Caridi,
Popoli e terre di Calabria nel Mezzogiorno moderno, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2001
2) Le
Subventiones generales angioine del 1276, elaborate da G. Pardi in
I registri angioini e la popolazione calabrese del 1276 in "Archivio storico per le provincie napoletane", XLVI 1921, basate sul precedente lavoro di C. Minieri Riccio,
Notizie storiche tratte da 62 registri angioini, Napoli 1877.
Come asserito da D'Agostino, queste fonti (in particolare quella del 1276) non sono però semplicissime da decifrare dato che spesso non sono riportati i paesi con i nomi che conosciamo oggi ma con locuzioni tipo "Homines Philippi Balderi" oppure "Homines quondam Teodori greci"
Inoltre di norma nel conto dei fuochi di una città venivano aggregati ad essa anche i suoi casali, il che rende più difficile un'esatta ricostruzione dell'effettiva popolazione.