Riassumendo la faccenda, attualmente vi sono quattro pretendenti al trono di Francia:
- Luis Alfonso de Borbón y Martínez-Bordiú (Luigi XX Duca d'Angiò).
- Jean d'Orléans (Giovanni IV Conte di Parigi).
- Jean-Christophe Napoléon.
- Charles Napoléon.
Tralasciando i pretendenti bonapartisti e considerando che gli orleanisti si sono convertiti in repubblicani, il trono di Francia è conteso tra il Duca d'Angiò e il Conte di Parigi, entrambi leggitimisti.
La contesa deriva dal trattato di Utrecht (1713) col quale Filippo V di Borbone, in quanto re di Spagna, rinunciò, per se e per i suoi successori, ad ogni pretesa sul trono di Francia, dichiarando che per la successione alla corona francese si dovessero considerare lui stesso e i suoi discendenti come mai nati. Inoltre cita espressamente, tra gli altri, il Duca d'Orleans e la rispettiva discendenza, annoverandoli tra le persone che possono ottenere la Corona di Francia invece del ramo spagnolo della famiglia Borbone.
Questo il testo della rinuncia (il trattato venne redatto in spagnolo, latino e inglese, cito da A Collection of Treaties Between Great Britain and Other Powers, a cura di George Chalmers, Londra 1790, vol. 2, pagg. 46-48):
I, Don Philip, by the grace of God, King of Castille, Leon, Arragon [seguno vari titoli] do by this present instrument, for myself, for my heirs and successors, renounce, quit, and relinquish for ever and ever all pretensions, rights, and tides, which I have, or any descendant of mine hath at present, or may have at any time to come, to the succession of the crown of France; and I declare, and hold myself for excluded and separated, me, and my sons, heirs, and descendants for ever, for excluded and disabled absolutely, and without limitation, difference, and distinction of persons, degrees, sexes, and times, from the act and right of succeeding to the crown of France.
[...]
I will and consent for myself, and for my descendants, that from this time, as well as then, this right be looked upon and considered as passed over and transferred to the Duke of Berry my brother, and to his sons and descendants, being males, born in constant lawful marriage; and in default of his male issue, to the Duke of Orleans my uncle, and to his sons and descendants, being males, born in constant lawful marriage; and in default of his issue, to the Duke of Bourbon my cousin, and to his sons and descendants, being males, born in constant lawful marriage; and in like manner successively to all the princes of the blood of France, their sons and descendants, being males, for ever and ever, according to the place and order in which they shall be called to the crown by right of their birth; and consequently to that person among the said princes, who (I and all my said descendants being, as is abovesaid, excluded, disabled, and incapacitated) shall be found the nearest in immediate degree after that King, by whose death the vacancy of the crown of France shall happen, and to whom the succession ought to belong at any time, and in any case whatsoever, that he may possess the same as true and lawful successor, in the same manner as if I, and my descendants, had not been born.
Questo pertanto giustifica le pretese del Conte di Parigi.
Però il Duca di Angiò contesta i diritti degli Orleans affermando l'inalienabilità della corona di Francia, mentre i suoi sostenitori osservano che nessuno dei pretendenti al trono francese tra i Borboni spagnoli hai mai detenuto contemporaneamente la corona di Spagna e il ruolo di capo della casa reale di Francia (Alfonso XIII era già in esilio e quindi non regnava più quando divenne pretendete al trono francese). Inoltre, il ramo da cui discende il Duca d'Angiò non potrà mai salire al trono di Spagna, stante la rinuncia di Giacomo Enrico, figlio di Alfonso XIII).
Bisogna considerare, però, che sia Carlo X che Luigi XIX contravvennero al principio di inalienabilità della corona di Francia, abdicando nel 1830. Mentre tra i predecessori del Duca di Angiò vi sono stati alcuni pretendenti carlisti che si consideravano legittimi re di Spagna (e forse erano riconosciuti come tali da alcune case reali dell'epoca, se non erro infatti i Borbone-Due Sicilie erano favorevoli ai carlisti).
Tutto ciò rende complicata la disputa dinastica francese, perché entrambi i contendenti hanno dalla loro parte valide ragioni.
Le stesse case reali europee sono divise su tale questione: al matrimonio del principe Alberto di Monaco ha partecipato il Duca d'Angiò con fascia e placca dell'Ordine dello Spirito Santo (ma tra gli invitati c'era anche Enrico Conte di Parigi), il Duca di Castro ha recentemente conferito l'Ordine di San Gennaro al pretendente Orleans, i Borbone-Parma (eccetto Carlo Emanuele, fedele al Duca di Angiò) appoggiano il Conte di Parigi, Alfonso XIII accettò l'Ordine dello Spirito Santo conferitogli dal pretendente carlista Giacomo Pio di Borbone-Spagna (Giacomo I Duca d'Angiò).
Vi è inoltre la questione degli Ordini cavallereschi: la rinuncia dinastica di Filippo V riguarda anche il Gran Magistero di tali Ordini? I Borboni di Spagna hanno sempre conferito almeno l'Ordine dello Spirito Santo, mentre non ho notizie di conferimenti da parte degli Orleans.
Mi farebbe piacere se qualcuno più esperto di me esprimesse la sua opinione sulla disputa dinastica e il Gran Magistero degli Ordini francesi.