Forum Italiano della Commissione Internazionale permanente per lo Studio degli Ordini Cavallereschi, dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e di Famiglie Storiche d'Italia - Sito ufficiale: www.iagi.info
Moltissimi emblemi (e stemmi) di confraternite innalzano un calice. Il fatto che la figura sia condotta da un gruppo di incappucciati orienta decisamente verso una simile soluzione. Ma sarebbe molto utile sapere la località e il sito del dipinto osservato per poter provare a dire qualcosa di più sicuro.
QUI FACIT VERITATEM VENIT AD LUCEM (Gv 3,21a) TU SCIS QUIA AMO TE (Gv 21,17b)
Si tratta di un dipinto di autore sconosciuto risalente al sec. XVIII/XIX. Ritrae la traslazione del corpo di S. Sisto I, da Roma ad Alife (Caserta). Potrei inviare una foto, ma non so se si può allegare al messaggio.
Grazie al sempre gentilissimo Tomaso Giuseppe. Pochi dubbi che si tratti dell'emblema (su stendardo) di una confraternita. Molto probabilmente intitolata al Santissimo Sacramento, come tante ne sorsero tra il XVI e il XVII secolo.
QUI FACIT VERITATEM VENIT AD LUCEM (Gv 3,21a) TU SCIS QUIA AMO TE (Gv 21,17b)
Grazie per la risposta. E' così. Un'altra cosa che mi ha colpito è, nel dipinto, il gruppo dei francescani col simbolo della "conformità" (ma nella foto non si vede bene).