Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Bessarione » mercoledì 12 giugno 2019, 18:28

Mi permetto di far notare che l'art. 3 del motu proprio emanato da Benedetto XVI recita:
Le comunità degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano, che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano promulgato nel 1962, possono farlo. Se una singola comunità o un intero Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari.

Non sono un esperto di diritto canonico, ma mi sembra che il decreto emanato dal Gran Maestro dello SMOM sia in contrasto con un documento emanato da un Pontefice e quindi, presumibilmente, invalido.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » mercoledì 12 giugno 2019, 19:08

Bessarione ha scritto:Non sono un esperto di diritto canonico, ma mi sembra che il decreto emanato dal Gran Maestro dello SMOM sia in contrasto con un documento emanato da un Pontefice e quindi, presumibilmente, invalido.


Non è un decreto, quindi inutile stare a sindacare troppo.
E' una lettera circolare che mostra chiaramente quale sia la volontà del Gran Maestro: il rito romano ordinario durante i pellegrinaggi e le investiture.
Fare di di una cosa così semplice una questione di vita o di morte mi sembra ridicolo.

Qualche Priore, presidente di Associazione o Delegato ha intenzione di farsene beffe?
Se ne assumerà la responsabilità ..
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Tilius » mercoledì 12 giugno 2019, 19:26

Bessarione ha scritto:Mi permetto di far notare che l'art. 3 del motu proprio emanato da Benedetto XVI recita:
Le comunità degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano, che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano promulgato nel 1962, possono farlo. Se una singola comunità o un intero Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari.

Non sono un esperto di diritto canonico, ma mi sembra che il decreto emanato dal Gran Maestro dello SMOM sia in contrasto con un documento emanato da un Pontefice e quindi, presumibilmente, invalido.

Mi sembra che il passo evidenziato in realtà comprovi e convalidi l'esatto opposto: Fra' Giacomo, in quanto Superiore maggiore dell'ordine di Malta, ha il pieno diritto di decidere se la messa in latino debba/possa diventare il rito abituale o permamente delle cerimonie dell'ordine (diritto che lo stesso Fra' Giacomo sottolinea in questa lettera, autentica o meno che sia).
Ed egli ha semplicemente deciso, in suo pieno diritto affermato anche dal motu proprio pontificio (e dal diritto canonico) che no, la messa latina non sarà il rito abituale/permanente nelle cerimonie dell'ordine.

Statece. ;)

PS: spero che sia chiaro a tutti che il Messale Romano del '62 é l'ultima versione della messa tridentina, in latino.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Bessarione » mercoledì 12 giugno 2019, 19:33

Alessio Bruno Bedini ha scritto:il rito romano ordinario durante i pellegrinaggi e le investiture.

E le Messe per i defunti dell'Ordine. E durante le feste dell'Ordine. E nelle solennità del calendario liturgico dell'Ordine.

In ogni caso credo che il Gran Maestro dello SMOM non dovrebbe pubblicare una lettera circolare in cui viene falsificato il contenuto di un motu proprio emanato da un Pontefice per impedire il legittimo uso di alcuni libri liturgici.

Mi chiedo quali sarebbero state le reazioni di molti di noi se fosse stato Fra Festing a contravvenire alle indicazioni di un documento pubblicato da Papa Francesco, perché mi sembra che qui si stiano usando due pesi e due misure. O il voto di obbedienza non vale se si va contro la forma straordinaria del Rito Romano?
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Bessarione » mercoledì 12 giugno 2019, 19:43

Tilius ha scritto:Fra' Giacomo, in quanto Superiore maggiore dell'ordine di Malta, ha il pieno diritto di decidere se la messa in latino debba/possa diventare il rito abituale o permamente delle cerimonie dell'ordine.

Esatto. Peccato che Fra' Giacomo non abbia fatto questo, ma abbia imposto l'uso della forma ordinaria in tutte le celebrazioni dell'Ordine ("all the liturgical cerimonies within our Order"). Il motu proprio invece prevede che possano esserci celebrazioni occasionali (viene persino citata la Messa conventuale, cioè la Messa che deve essere obbligatoriamente celebrata ogni giorno nelle case religiose, in altre parole la "Messa ufficiale" di ogni Ordine religioso, equivalente alle Messe pro populo nelle parrocchie).
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda T.G.Cravarezza » mercoledì 12 giugno 2019, 20:01

Mi permetto di esprimere alcune osservazioni.

In primis riguardo all'esistenza dei due riti. Il rito latino è uno solo ed infatti è il "rito ordinario" e può essere celebrato in lingua latina come nelle lingua nazionali previa traduzione autorizzata (a breve si avrà finalmente la terza edizione del Messale in lingua italiana).
Il Santo Padre Benedetto XVI ha regalato alla Chiesa di rito latino la possibilità di mantenere viva la memoria, la tradizione e il grande tesoro spirituale del precedente Messale approvato da Papa Giovanni XXIII (ricordo infatti che il rito di san Pio V ha subito nel tempo vari cambiamenti e non è rimasto immutato dal XVI secolo). Però appunto tale rito è "stra-ordinario" ed è su tale scia che ritengo vada posta la concessione si Papa Benedetto XVI, quindi permettere ai fedeli di giovarsi di un rito che è stato un tesoro per tutta la Chiesa su cui si sono formati Santi e Beati, ma che è appunto qualcosa di "oltre l'ordinario", che va bene usarlo "straordinariamente".
Il punto fondamentale è che deve essere chiaro, almeno per me, che il rito è uno e uno solo ed è quello ordinario ed è con quello che la Chiesa, oggi 2019, prega e si rivolge a Dio e fa memoria viva e attuale del sacrificio salvifico del Signore, come del resto nel 1600 era quello tridentino e non c'era la convivenza dei precedenti riti che appunto sono stati sostituiti dal messale tridentino). Il Messale di Papa Giovanni XXIII può essere usato occasionalmente, ma non deve diventare un'arma contro l'attuale Pontefice o un modo per dimostrare la propria posizione o contrarietà.
E ritengo che sia su tale scia che il Gran Maestro ha deciso di specificare, come Superiore dell'Ordine e quindi con tutte le facoltà che la stessa Summorum Pontificum gli attribuisce, come ben sottolineato da Tilius, che l'Ordine, nelle sue Messe ufficiali, celebrerà secondo il rito ordinario della Chiesa.
Non mi pare nulla di così assurdo nè straordinario.

In secundis, riguardo la mera "estetica", io sono il primo a lamentarmi della sciatteria con cui troppo spesso vedo avvicinarsi i sacerdoti e i fedeli alla santa Messa e come venga storpiato il rito ordinario. Ma la colpa non è del rito ordinario, ma di chi lo celebra e si permette di non rispettarne le norme. Compreso l'uso delle chitarre o dei tamburi o altre assurdità che non sono previste dal rito. Quindi critichiamo i singoli sacerdoti o ministranti che non si attengono alle norme e non il rito in sè che, sinceramente, trovo ben fatto e che se celebrato secondo le norme sia un grande tesoro per la Chiesa al pari del passato rito. Il punto fondamentale è celebrarlo bene!
E, a scanso di equivoci, sottolineo che sono un grande amante del rito straordinario, ma sono anche dell'idea che una comunità debba avere un solo rito e non troppe celebrazioni differenti. Quindi ben venga la concessione di Papa Benedetto, ma appunto le Messe in rito straordinario dovrebbero rimanere per l'appunto "straordinarie",

In ultimo riguardo la crescente diminuzione dei fedeli a Messa, ritengo che non possa attribuirsi al rito officiato. Ma davvero qualcuno può pensare che se nel 1968 non ci fosse stata la riforma del rito, le chiese oggi sarebbero piene? Semplicemente è caduto quel velo di ipocrisia che faceva sì che prima tutti andassero a Messa non perchè tutti probi cattolici, ma perchè le convenzioni sociali lo imponevano. Anche perchè se davvero fossero stati tutti probi cattolici nel 1900, non avremmo avuto due guerre mondiali, le leggi razziali, i campi di sterminio.... ma anche senza tali esempi catastrofici, basti pensare alle condizioni sociali dell'epoca, ai bordelli, ai duelli, agli adulteri pubblici (i sovrani dei secoli passati avevano amanti ufficiali sotto gli occhi dei cardinali e della corte e questi erano tutti "re cristianissimi"?????).
Insomma, pensare che le chiese fossero tutte piene di santi cattolici.... mi fa davvero sorridere. Come mi fa sorridere pensare che i santi cattolici abbiano abbandonato la chiesa e la Messa solo perchè è cambiato il rito. Quando entro in una chiesa è sento qualche schitarrata o canti non consoni o vedo il sacerdote che indossa solo la stola senza la casula.... magari mi può venire l'orticaria, magari mi lamento tra me e me.... ma se vado a Messa vado per altri motivi e, seppur mi dispiaccia fortemente vedere maltrattato il rito ordinario da degli incapaci e ignoranti in materia.... di sicuro non esco di chiesa solo per una schitarrata di troppo. E comunque ho visto assurdità ed errori anche nel rito straordinario e non penso che una volta le Messe fossero così perfette come molti pensano, con i fedeli che non seguivano quanto accadeva e che ripetevano di nascosto le parole del sacerdote a mo' di filastrocca magica: insomma, i problemi e gli errori ci sono sempre stati.

In ultimo... come non condividere Alessio e Tilius?
Tilius ha scritto:
Alessio Bruno Bedini ha scritto:Onestamente mi sono stancato di questi personaggi che si dicono cattolici e poi ogni giorno spalano letame sul Papa.
Questa gente non è cattolica. Torni a fare il luterano se ce l'ha tanto con il Papa.

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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda T.G.Cravarezza » mercoledì 12 giugno 2019, 20:09

Bessarione ha scritto:
Tilius ha scritto:Fra' Giacomo, in quanto Superiore maggiore dell'ordine di Malta, ha il pieno diritto di decidere se la messa in latino debba/possa diventare il rito abituale o permamente delle cerimonie dell'ordine.

Esatto. Peccato che Fra' Giacomo non abbia fatto questo, ma abbia imposto l'uso della forma ordinaria in tutte le celebrazioni dell'Ordine ("all the liturgical cerimonies within our Order"). Il motu proprio invece prevede che possano esserci celebrazioni occasionali (viene persino citata la Messa conventuale, cioè la Messa che deve essere obbligatoriamente celebrata ogni giorno nelle case religiose, in altre parole la "Messa ufficiale" di ogni Ordine religioso, equivalente alle Messe pro populo nelle parrocchie).


Sì, ma la Summorum specifica anche
Art. 3. Le comunità degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano, che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano promulgato nel 1962, possono farlo. Se una singola comunità o un intero Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari.


Quindi un conto è se una Delegazione decide di celebrare 1 Messa per i propri defunti occasionalmente nel rito straordinario e un conto è se una Delegazione celebra abitualmente o anche solo spesso secondo il rito straordinario. Penso che il tutto sia nato dal fatto che alcune Delegazioni celebrassero abitualmente secondo il rito straordinario e il Gran Maestro abbia così voluto specificare che l'Ordine segue il rito ordinario.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda nicolad72 » mercoledì 12 giugno 2019, 20:39

Ho chiesto ad alcuni colleghi canonisti un esame "giuridico" sulla lettera, decreto, circolare...
Vi riferirò!
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Elmar Lang » mercoledì 12 giugno 2019, 21:00

Quando fu introdotto il nuovo rito, ero uno studentello di scuola media e l'insegnante di religione (un prete), ci spiegò che da allora in avanti, non si sarebbe più "andati a Messa" ma "a partecipare alla Messa". Del resto, da qualche tempo, il rito tridentino era celebrato in italiano con solo parte delle preghiere pronunziate dal celebrante, in latino. Per questo, non notai molte differenze, se non una "semplificazione" del rito in sé.

Di lì a breve, quale conseguenza di una male interpretata modernità, iniziò il declino del rito eucaristico: trasformazione dell'altare, in molti casi sparizione della balaustra alla quale inginocchiarsi quale Sacra Mensa per ricevere il Corpo di Cristo, con la Comunione trasformatasi in una "coda"...

Come se ciò non bastasse, la "modernità" ebbe il suo dazio anche nella musica, con la fin troppo tollerata, orrenda, musica moderna (ho assistito ad una messa "rap" a Trento, nel 2001!), chitarre, urla, battimani, tamburelli... L'organo, magari storico, tace, spesso in abbandono. I cori, ormai considerati spesso un fastidio, sostituiti da gruppi armati di tastiere e percussioni...

Ecco, se vogliamo, il rito postconciliare potrebbe pure andar bene, benché sia per me privo di quella mistica sacralità del rito ora chiamato "straordinario", ma perché nessuno, ai massimi livelli ha mai operato con forza affinché quei rumorosi complessi cessassero di deturpare le celebrazioni?
Non fidatevi mai delle statistiche, se non siete stati voi a falsificarle. (P. Kalpholz)
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda T.G.Cravarezza » giovedì 13 giugno 2019, 17:27

Elmar Lang ha scritto:Ecco, se vogliamo, il rito postconciliare potrebbe pure andar bene, benché sia per me privo di quella mistica sacralità del rito ora chiamato "straordinario", ma perché nessuno, ai massimi livelli ha mai operato con forza affinché quei rumorosi complessi cessassero di deturpare le celebrazioni?


Il punto è che i massimi livelli le direttive le hanno mandate su tutto, l'OGMR (ordinamento generale del Messale romano) è chiarissimo, ci sono le direttive per le musiche, si specifica di dare preferenza all'organo, ci sono le direttive sull'uso dell'amitto, cingolo, sull'uso dei fiori (che non andrebbero posti sull'altare, ma vicino, eppure ...) et cetera.
Il punto è che poi ogni sacerdote si sente libero di essere più o meno ligio a tali norme e dato che non c'è una polizia liturgica che fa ispezioni nelle parrocchie... ecco che mancano le sanzioni per chi usa tamburelli, rap e quant'altro.
Ma la colpa non è del rito che io trovo, seppur esteticamente differente dal tridentino, teologicamente e liturgicamente altrettanto valido, ma di chi lo applica.
Quindi cerchiamo di applicarlo bene anzichè usare il bellissimo e santissimo rito tridentino come un'arma contro la Chiesa o il Papa di turno per creare dei recinti del tipo "noi siamo quelli del tridentino, siamo più bravi e belli di voi'altri"!
E ripeto, lo scrive uno che adora il rito tridentino, ma ritengo che troppo spesso oggi sia usato come modo per "separarsi" dagli altri, per indicare un confine e lo trovo poco opportuno. Per questo non mi sento di criticare la scelta del Gran Maestro. Ovvio che non troverei grave se una delegazione decidesse di celebrare una messa con il rito tridentino, ma appunto una Messa occasionale, non con cadenza fissa.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Romegas » giovedì 13 giugno 2019, 18:22

Ma scusate, allora il messale che lo SMOM pubblico' anni fa in primis in latino a che serve? A me pare che questa circolare sia per compiacere i voleri bergogliani e basta. Poi andate a vedere a Roma le chiese che praticano il vecchio ordinamento: sono piene, altro che chiacchiere. Ho il timore che in questo forum ci siano persone che difendono ideali discutibili solo per tornaconto personale.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda T.G.Cravarezza » giovedì 13 giugno 2019, 19:04

Attenzione a non confondere la Messa in latino con la Messa secondo la forma straordinaria: sono due cose differenti. Il riton ella forma ordinaria della Messa latina può essere celebrato sia in lingua nazionale sia in latino e penso che sia quello che lo SMOM pubblicò a suo tempo.
Poi c'è il rito nella forma straordinaria (Messale di Giovanni XXIII) che ovviamente è in latino, ma siamo in altro ambito.

Riguardo le chiese piene per le Messe tridentine, bisognerebbe anche valutare le forze in gioco. A Torino, in centro nel raggio di meno di un chilometro abbiamo circa 13 chiese che celebrano in italiano nella forma ordinaria tutti i giorni e più volte al giorno. Ovviamente i fedeli sono poco numerosi perchè sparsi tra tutte quelle chiese e tutti quegli orari. Poi c'è una chiesa che celebra una sola Messa, la domenica, in unico orario, secondo la forma straordinaria: ovvio che quella Messa abbiamo un buon numero di fedeli, ma da qui ad affermare che c'è maggiore partecipazione alle Messe nella forma straordinaria, ce ne passa.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Romegas » giovedì 13 giugno 2019, 19:48

Io parlo di messa tridentina, so la differenza. Persino in Africa e' in aumento.
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » giovedì 13 giugno 2019, 22:48

Mah! Io sento sempre le stesse chiacchiere.. sempre la stessa tiritera..
Sparlare è semplice.. impegnarsi per risolvere i problemi (che non mancano mai nelle nostre comunità) è più complicato.
Mi piacerebbe sapere poi dei tanti fautori della messa tridentina quanti siano realmente impegnati nelle loro parrocchie!
Lo dico per tutti quelli che su Blog e giornali in questi ultimi anni si sono prodigati in attacchi contro il Papa e la Chiesa..
La mia impressione è che di quelli che parlano tanto, poi nessuno lavora realmente... nella migliore tradizione italiana!
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Re: Lettera ai Gran Priorati inglesi SMOM

Messaggioda Romegas » giovedì 13 giugno 2019, 22:51

Giusto, hai detto bene, la tua impressione e non la verità.
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