nicolad72 ha scritto:Nel 1945 manco esisteva la Repubblica Italiana...
Poi il diritto internazionale è chiaro... Le famiglie sovrane (e quindi quelle con fons honorum) sono solo quelle come tali riconosciute dal congresso di Vienna del 1815, il resto è pura fuffa... indipendentemente dal passato e dal prestigio della casata.
Caro Nicola,
approfitto del Tuo intervento per porti un quesito di ordine giuridico (chiaramente esteso anche agli altri amici del forum)
circa l’appartenenza o meno dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro alla categoria degli “Ordini non nazionali”.
Posto che esistono Ordini “secundum legem”(quelli della Repubblica, della Santa Sede, di Malta SMOM, del Santo Sepolcro), Ordini “praetem legem”, non vietati in quanto di Stato estero o non-nazionali, e Ordini “contra legem”, appartenenti ad “enti, associazioni o privati”, e che il Consiglio di Stato con la decisione n. 1869/81 ha così statuito: “Restano, così, al di fuori della fattispecie in esame (Ordini cavallereschi “non nazionali”), sia gli Ordini già appartenenti allo Stato italiano e ad altri Stati, sia quelli privi di identità cavalleresca perché non riconosciuti da alcun ordinamento sovrano” (ossia, quelli che comunemente vengono chiamati Ordini “farlocchi”), mi è sorto il dubbio se l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro sia da ricomprendersi nell’ipotesi normativa di cui all’articolo 7 della legge 3 marzo 1951, n. 178 oppure sia da ascrivere alla normativa di cui all’articolo 8 della medesima legge.
Da un lato, infatti, faccio fatica a ricomprendere l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel novero di quegli Ordini appartenenti ad “enti, associazioni o privati”, vista la sua natura di Ordine dinastico-familiare, ma dall’altra parte vi è la suddetta declaratoria del Consiglio di Stato, che escludere dagli Ordini “non nazionali” gli Ordini già appartenenti allo Stato Italiano.