o tutti apparteniamo dalla famiglia di cui a qualsiasi titolo portiamo il nome, oppure il concetto di famiglia diviene tanto vago che tutti possiamo veramente dirci figli di nessuno o, al massimo e con faticosa acquisizione, figli di noi stessi.
Io credo che noi siamo figli di noi stessi
siamo figli delle nostre azioni e dei nostri pensieri
Siamo animali da branco e i nostri comportamenti sono legati alla logica del branco e all'accettazione ( o al rigetto ) del capobranco
ma Il figlio scemo di un padre geniale ha poco da ricordare agli altri di essere il figlio di un padre geniale
avere uno Stato laico, ossia eliminare Dio dal centro della discussione, annienta ogni pretesa di avere una autorità sociale investita di potere da un potere soprannaturale ancora più grande (si ricorderà a tal proposito la frase di Umberto II: "la Monarchia non è un partito. È un istituto mistico, irrazionale [...]", ecc.);
Io ho imparato ad amare la storia di Firenze o meglio la storia del popolo fiorentino che fino a quando fu in regime comunale ( repubblicano ) fu faro di civilta'
Sono convinto che oggi avremmo molto da imparare dalla storia dei Comuni italiani
Dominati da un pragmatismo che poneva la comunita' sopra ogni cosa e sopra l'individuo; ma dove l'individuo aveva sempre la possibilita' di emergere
Nei nostri antichi Comuni la laicita' era prevalente anche in quei Comuni che si riconoscevano guelfi ( vedi guerra degli otto santi che contrappose i Fiorentini al Papa e vedi l'infinita' di interdetti papali contro Firenze )
Il problema e' che valutiamo poco la storia di quando noi Italiani avevamo qualcosa da insegnare al mondo