da Baronevalmont » venerdì 28 novembre 2003, 1:10
Complimenti Pier Felice, aspettavo questo argomento da tempo!
Io, come molti frequentatori del forum sanno, sono un accanito sostenitore della legittimità dei titoli nobiliari concessi da famiglie ex regnanti. Ritengo infatti che solo in questo modo, nell'attuale momento storico, si possa garantire una qualche forma di continuità e di ricambio nella classe nobiliare italiana, affetta da una serie di mali che la porteranno, di qui a qualche decennio, a ridursi al lumicino.
So bene che una certa dottrina, a quel che ne so oggi dominante, guarda con sospetto questi titoli, soprattutto se concessi da appartenenti a famiglie che regnarono in un periodo antecedente al congresso di Vienna (perchè proprio Vienna? boh!). Credo che ciò sia politicamente un errore: dietro questo rifiuto vedo, tranne rari casi di buona fede, l'acrimonia di un ceto ormai sconfitti che cerca di preservare la sua purezza etnica dalle possibili contaminazioni dei "nuovi arrivati", senza rendersi conto che così facendo ci si priva di un qualcosa che nei secoli ha fatto grande la nobiltà, cioè il fatto di essere una classe "aperta e in continua evoluzione" (parole del nostro Pierfe!). Giuridicamente, poi, non vedo alcuna difficoltà a considerare legittimi siffatti titoli: credo che il diritto nobiliare italiano, dopo la caduta della monarchia, sia diventato un diritto consuetudinario, e quindi per sua natura flessibile e modificabile dal basso: il fatto che già ci sia una significativa prassi di concessioni di titoli nobiliari da parte di principi dotati di fons honorum, anche se si tratta di titoli che godono di una minima considerazione sociale, a mio parere ha già portato a una qualche rimessa in discussione di certi principi. Per non parlare poi delle sentenze che la magistratura italiana (in molti casi, MA NON IN TUTTI, prendendo lucciole per lanterne), con le quali, volenti o nolenti, bisogna fare i conti...che valore hanno? Per me, in qualche modo, hanno già inciso sul contenuto del diritto nobiliare italiano.
Chiudo questo mio intervendo precisando che non intendo assolutamente avallare qualunque concessione di titoli nobiliari fatte nei nostri giorni. Molti concedenti sono infatti pataccari di prima specie, come la signora Hohestaufen di cui si parlava in un precedente topic. Affinche una concessione possa essere ritenuta valida, è necessario ovviamente che venga accertata la discendenza del concedente da famiglia ex sovrana.
Aspetto i vostri commenti, cari colleghi. Sono certo che non tarderanno...
Baronevalmont
Nec me gestorum paenitet.