Contribuisco a questa discussione per precisare che l'abbigliamento che si vede nelle vetrine dei negozi, definito come "foggia moderna", non è assolutamente quello che si conosce come abbigliamento classico, ma semplicemente una sua controfigura che stilisti vari hanno proposto per garantire una periodica vendita dei loro capi.
L'abito classico segue le sue regole e muta molto lentamente, vi sono tessuti adatti per un abito, ma non per un blazer e viceversa, gilet appropriati sotto un tipo di giacca e non su un'altra...o altre piccole regole come il famoso "no brown in town" (più che altro seguito dagli inglesi), e dal fatto che un blazer blu andrebbe indossato con scarpe marroni e mai nere. In sostanza un abito che segue criteri classici non segue e non è moda, rimanendo praticamente immutato nel corso degli anni.
I revers strettissimi e le giacche corte non fanno parte del repertorio classico, inoltre la questione dei bottoni dipende dal tipo di abito che si desidera fare. Consiglio di non guadare quello che propongono oggi la aziende di moda, o semai fare il contrario. L'abito classico si fa dal sarto, nei negozi non ci si dovrebbe proprio andare salvo rare eccezioni.
Per quanto riguarda il cambio degli abiti (intendendo quelli classici nel vero senso della parola) ho un'opinione differente, essi si cambiano quando non servono più o quando l'usura lo richiede, altrimenti ben venga usare una capotto appartenuto al padre o al nonno, anzi, è un vanto!
Alcuni video interessanti:
O' Mast (documentario sulla sartoria napoletana):
https://youtu.be/h1vcwyRf4GALa sartoria non fa moda:
https://youtu.be/cECpaIKaICc