T.G.Cravarezza ha scritto: proprio perché saprebbe già che, in caso di condanna, subirebbe la revoca dei segni d'onore
con buona pace dei principi di adeguatezza, proporzionalità e soprattutto del fine rieducativo della pena previsto dall'art. 27 cost.
Tom, sei un bravo ragazzo, ma non giocare a fare il Calamandrei, ti riesce male... ovunque ti muovi fai danni. Il diritto in generale, quello penale in particolare è cosa estremamente seria, frutto di millenni di esperienze e affinamenti. Non è roba da giustizialisti della domenica che solo perché han visto un paio di volte porta a porta e i suoi plastici con un supplemento di quarto grado possono discuterne sentenziando come se fossero degli esperti... spesso sono proprio queste discussioni da dilettanti che portano a catastrofi giudiziarie come da ultimo sancito dalla Corte di Cassazione nella sentenza che ha messo il punto al caso relativo all'omicidio Kercher.
Quello che scrivi evidenzia come ancora non ti sia chiara la differenza tra l'interdizione perpetua (che è una pena) che ha delle conseguenze e l'interdizione temporanea (che è sempre una pena) e che ha altre conseguenze che essendo temporanee non possono essere definitive... salvo improvvidi e incostituzionali sconfinamenti di campo di una giurisdizione nell'altra.
Mantenere un certificato del casellario giudiziale intonso non è improbo e oltre ai crimini intenzionalmente posti in essere esistono anche le disgrazie, dei momenti di debolezza, delle coercizioni, degli errori altrui... che possono arrecare iscrizioni a quel certificato...
Forse non lo sai ma le giurisdizioni separate sono un'ulteriore garanzia...
Se le cose funzionano in un certo modo non è frutto del caso... ma di una scelta ben ponderata...
Anche il dipendente pubblico condannato per corruzione non è immediatamente licenziato, ma sottoposto a procedimento disciplinare dopo l'esecutività della sentenza di condanna...
La persona offesa per avere il risarcimento del danno deve provare in un processo civile la responsabilità del condannato e la sussistenza del danno per vedersi riconosciuto il giusto indennizzo...
La revoca dell'atto amministrativo mendace è fatta dalla competente autorità amministrativa non dal giudice che ne attesta la falsità condannando il falsario....
e potrei farti altri e altri e altri ulteriori esempi....
e tutto ah un perché... per garantire un più effettivo diritto di difesa... che altrimenti verrebbe inevitabilmente compresso se non addirittura negato nel processo penale.
Termino facendo notare che esiste anche un art. 3 della Cost. che impone parità di trattamento in parità di condizioni... e perché a parità di condizioni si deve dare ai segni d'onore, che oggi in italia si filano in pochi se non i pataccari e noi poveri fessi di questo forum, una disciplina differente?
Quindi reputo sia il caso di piantarla con sterili speculazioni metagiuridiche che non portano da nessuna parte se non a far proselitismo all'oscurantismo che manco ai tempi di Uhg Ugh c'era... (Senza nulla togliere ad Uhg Uhg, si intende che per i suoi tempi magari era pure all'avanguardia).
I principi da te espressi ossi vengono ahime presi in forte considerazione ad est di Damasco...