da Nicolella De Vicaris » sabato 20 ottobre 2018, 11:51
Probabilmente lo stemma non è rappresentato correttamente secondo le norme dell'araldica ecclesiastica. Il galero (cappello) da vescovo, di norma rappresentato verde o rosso cardinale negli stemmi dei vescovi, dovrebbe avere tre palchi di fiocchi (i lacci che escono da sotto al cappello e si dipartono al di sopra dello scudo), non uno; ovvero ogni laccio si diparte in due fiocchi che a loro volta si dipartono in altri tre fiocchi verdi o rossi come tutto il cappello, per un totale di sei fiocchi o nappe. La stella caudata a sei punte (in alcuni stemmi, come ad esempio quello della famiglia Stabile di Martina Franca che ha dato un vescovo, e in cui il galero vescovile è rappresentato correttamente con tre palchi o file di fiocchi ai lati del loro altare nella nostra Basilica di San Martino, è rappresentata ad otto punte) è un antichissimo simbolo che si rifà alla mistica precristiana di Zoroastro e simili; essa è attributo iconografico della Madonna del Carmine sul Cui manto (maphorion) è spesso rappresentata significando con la sua coda posta in orizzontale (celebrante anche la stella cometa dei Re Magi) la verginità di Maria prima, durante e dopo il parto ("Maria semper virginis ante partum, in partum, post partum" secondo quanto scrivono i mariologi carmelitani), in quanto come passa e scorre la stella nel cielo così passò il mistero dell'Incarnazione tramite il corpo di Maria senza conseguenze, anzi facendoLo risplendere di luce come la stella cometa che annunciò la nascita del Cristo. Se posta in verticale con la coda verso il basso e la raggiera a sei punte verso l'alto (come nel nostro caso) indica la stella di David, il Re da cui discese la stirpe di Cristo. La stella a sei punte, poi divenuta infausto simbolo degli Ebrei specie durante la persecuzione nazista, è data dal sovrapporsi di due triangoli: uno con la punta verso il basso (la SS. Trinità che dal cielo si china verso la terra rendendo partecipe della propria divinità l'uomo, e anche allegoria dell'organo femminile che dà la vita agli uomini) e l'altro con la punta verso l'alto, simbolo dell'uomo che dalla terra punta verso il cielo e quindi a Dio (come le montagne, che sono triangoli puntati verso il cielo e spesso luoghi sacri deputati a tendere verso l'Assoluto, nonchè simbolo fallico). Quale ricchezza di simboli in un semplice stemma!
Spero di averti chiarito un po' di dubbi, per poi riprodurre un altro stemma tratto da questo, e grazie alla mia spiegazione più corretto iconograficamente. Buona giornata!
Damiano Nicolella De Vicaris