Moderatori: mcs, Antonio Pompili
……..Le istituzioni araldiche traggono origine , come sappiamo bene , nel mondo feudale. E poiche’ si disputa se il loro centro d’irradiazione debba considerarsi l’Inghilterra degli ultimi re normanni oppure la Francia degli stessi anni ( tra i numerosi contributi che affrontano questi problemi , ci limitiamo a rinviare ai piu’ notevoli apporti recenti : R. Viel , Les origines symboliques du blason , Parigi , 1972 ; G.J. Brault , Early Blason Oxford 1972 ;H. Pinoteau , Origine et diffusione de l’eraldique capetienne in corso di stampa negli atti del Colloque de l’Accademie internazionale d’heraldique 5-9 ottobre 1981 ; M.Pastoureau, Histoire des theories ayant tente’ d’espliquer l’origine des armoiries (xii-xx siecle ) ibidem ) ,questo implica che la Toscana , e l’Italia in genere , restino in posizione periferica e in ogni caso passiva.
Da cio’ deriva che ogni attribuzione di armi a personaggi vissuti in epoche precedenti alla prima meta’del xii secolo appartiene all’araldica fantastica , come e’ il caso notissimo della <<bell’insegna del gran barone >>, l’arma << addogata bianca e rossa >> di Ugo il Grande di Tuscia , dalla quale si fanno discendere le armi di alcune casate fiorentine. Per quanto legittimata dall’autorita’ di Dante, essa deve ritenersi immaginaria.
L’indiscussa preminenza anglo-normanna e francese che in Toscana fa del sistema araldico un prodotto d’importazione , esclude dunque che si possano collocare qui i problemi delle origini. Si tratta invece di determinare perche’ le istituzioni feudali come le araldiche si siano trapiantate in un contesto diverso e possano essere state recepite dalle strutture comunali……..
E mi e’ venuto il dubbio che alcuni stemmi contenuti in alcuni stemmari siano fasulli cioe’ inventati dall’autore per amor di completezza e tramandati da voce in voce; senza pero’ manufatti in grado di far da prova
Nell’ottimo Ceramelli Papiani lo stemmario e’ corredato dalle foto dei manufatti originari
Si l'usage de l'héraldique est attesté pour la première fois à Rome par le portrait que commandèrent Scoto et Giovanni Paparone à Sainte-Marie-Majeure dans les dernières années du XIIᵉ (fig. 13), c'est seulement vers les années 70-80 du siècle suivant que les tèmoignages de sont usage public se multiplient de manière systématique. A partir de cette époque, les barons et quelques familles prééminent de la cité se reconnaissent dans leur propre écu et l'utilisent systématiquement, le plaçant partout où cela est possible …
nicolad72 ha scritto:Io mi interrogo sul senso di questa domanda, che equivale a chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina!
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