Antonio Pompili ha scritto:Innanzitutto mi è lieto rivolgerle un caloroso saluto a titolo personale come a nome di tutto il nostro forum, da ora - e spero per molto ancora - il suo forum!
Grazie mille, per il benvenuto e per la risposta dettagliata!
Antonio Pompili ha scritto:Quanto al blasone proposto si può migliorare, sicuramente in primo luogo specificando lo smalto della conchiglia.
Antonio Pompili ha scritto:Se pensasse specificamente a un orso polare potremmo parlare di orso polare, passante, al naturale. Meno facile da accettare per una certa visione puristica dell'araldica sarebbe la conchiglia di bianco. Ma personalmente sono per una visione dell'araldica pura e non per una visione puristica dell'araldica.
In effetti la questione conchiglia mi era sfuggita. Dal momento che è opportuno inserire il suo smalto nel blasone, potrei considerara argentata: in questo modo potrebbe essere giustificata una rappresentazione bianca, oppure è meglio che la faccia un po' sul grigio?
Per quanto riguarda l'orso, in effetti, pensavo proprio ad un orso polare.
La seconda versione del blasone in fieri, quindi, potrebbe essere:
troncato, d'oro, all'orso polare, passante, al naturale e di rosso, alla conchiglia d'argentoAntonio Pompili ha scritto:Mi limito a parlare dello scudo, per gli ornamenti ci vorrebbe un discorso a parte.
Romegas ha scritto:Gli svolazzi dovrebbero partire dalla cima dell'elmo.
In effetti ho dedicato diverso tempo a concepire lo stemma mentre ho aggiunto gli ornamenti soltanto pochi giorni fa, con questi due intenti:
- Anche gli ornamenti devono essere semplici, come lo scudo.
- Evitare l'inserimento di immagini che rimandassero a titoli di nobiltà o chissà cos'altro.
Questi due obiettivi sono sicuramente compatibili.
Antonio Pompili ha scritto:Ad ogni modo, soprattutto per il colore delle figure lo stemma forse non avrà altissime probabilità di esser involontario clone di altro preesistente.
In effetti questo è il principale motivo per cui ho scelto un orso b̶i̶a̶n̶c̶o̶ polare, al naturale.
Antonio Pompili ha scritto:riferendomi alla composizione (per la realizzazione grafica il discorso sarebbe diverso), direi che è un'arma semplice, il che in araldica è un pregio, e anche abbastanza originale.
Ottima osservazione: la semplicità dello stemma (e, anche se sto ancora elucubrando, dell'intera arma) è proprio uno dei messaggi che volevo codificare. Si tratta infatti di una caratteristica di famiglia che nasce dall'interazione tra me e la consorte.
La realizzazione grafica è soltanto un bozzetto, che ho avuto cura di realizzare in un formato vettoriale. Sebbene abbia fatto solo qualche ricerca, il concetto che in uno stemma, a differenza dei loghi e dei marchi registrati, quello che conta è la composizione, rispetto ad una singola rappresentazione grafica, mi è entrato bene in testa.
Antonio Pompili ha scritto:Anche se non posso far a meno di pensare a un'ispirazione allo stemma di Benedetto XVI.
Oibò, indubbiamente! Ora che l'ho rivisto mi rendo conto che, tra i numerosi stemmi che ho visto prima, durante, e dopo la creazione del mio c'era sicuramente anche quello di Benedetto XVI, l'avevo rimosso completamente.
Antonio Pompili ha scritto:Complimenti per il motto, pure originalissimo e di squisita estrazione biblica!
In questo caso il criterio di scelta è stata la domanda: "qual è la cosa più importante per questa famiglia?". Passando di scrematura in scrematura siamo arrivati a questo, il resto viene di conseguenza. In particolare questa frase è presa dal libro di Daniele 14,25. Il profeta, intento a smascherare gli idoli che i persiani gli mettono davanti di volta in volta, dice questa frase al re: oltre alla parte positiva dell'affermazione, infatti, è significativa la parte negativa in essa implicita (adoro il Signore mio Dio, non l'idolo di terracotta, il drago ecc...). Gli idoli di oggi sono ben altri, ma il messaggio rimane lo stesso.