Buongiorno a tutti,
sono don Damiano Alessio Nicolella De Vicaris de Venusio dei marchesi di Santa Lucia del Cilento. Era da tempo che desideravo tanto iscrivermi a questo forum e finalmente, grazie all'amministratore Tomaso Cravarezza, ci sono riuscito (pessimi rapporti con la tecnologia, eh eh!). Facendo ricerche su Internet sulla mia famiglia paterna (mio padre si chiama Antonio Rosario Nicolella De Vicaris, classe 1941, del quartiere Vomero di Napoli, di antica nobiltà napoletana di una Napoli che non c'è più, purtroppo), ho scovato questo bel forum, e con emozione vedo che qualcuno cerca ancora oggi notizie su noi De Vicaris. Mentre scrivo sono un po' emozionato (avete presente "Carramba che sorpresa" ? Uguale), anche perché pur essendo un personaggio pubblico e famoso (mi chiamano "il" Nicolella, poi capirete perché) sono parecchio riservato, e .... beh, sapete, quando uno è nobile e titolato un po' di riserbo lo deve avere (noblesse oblige, è obbligatorio essere nobili, diceva il mio concittadino Totò in un suo film
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). Mi presento: chiamatemi pure semplicemente Damiano (Damy per gli amici), sono un ragazzo di 36 anni, figlio di papà napoletano e mamma di Martina Franca (Taranto) (mamma è una Carone, non è nobile, ma mia nonna materna era una Martucci di uno dei tre rami martinesi). Sono nato in Svizzera nel 1981 il 17 novembre, giorno di Santa Elisabetta d'Ungheria, e difatti come questa sfortunata ragazza regina ho i voti francescani (appartengo ad una confraternita dedicata a Sant'Antonio qui a Martina, a cui la famiglia di mia madre appartiene da almeno cinque generazioni). Ho avuto e ho una vita molto avventurosa trascorsa in giro per l'Italia a lavorare dal 1998 al 2016 come guida turistica ed accompagnatore turistico, ed oggi di mestiere faccio il musicista di musica popolare (pizzica ecc.) e musica antica (sono cantore, danzatore di danze popolari ed antiche, costruttore e suonatore di tamburelli/tammorre/organetti/putipù e ricercatore etnomusicologico ed antropologico dilettante, nonché maestro di scherma corta) collaborando ogni tanto con personaggi del calibro degli orchestrali della "Notte della Taranta", Otello Profazio, Eugenio Bennato, ecc.. Inoltre ogni tanto collaboro come "location manager" e comparsa per RaiStoria, e consulente per i tanti personaggi che sbarcano in Valle d'Itria, qui a Martina, per cercare ispirazione artistica per libri, film, documentari, ecc. (l'ultimo è stato, nel luglio 2017, Angelo Mellone, capostruttura di RaiUno, a cui ho fornito spunti per il suo ultimo romanzo fantasy "La stella che vuoi" - Luigi Pellegrini editore, ambientato a Martina, in cui sono citato nei ringraziamenti in coda e in vendita in tutte le librerie italiane). Mio fratello maggiore, Valeriano Nicolella, che ha lavorato e lavora come maitre a Madonna di Campiglio, Porto Cervo, Saint Moritz ecc., ha servito la regina d'Olanda, Briatore, Berlusconi, e così via.
Scusate la lunga e forse un po' autocelebratoria presentazione (che ho trascritto solo per introdurmi a voi del forum), a dispetto di cotanti titoli e curriculum illustri sono un ragazzo semplice come tutta la mia famiglia, detesto nella maniera più assoluta l'atteggiarmi e ancor di più l'atteggiarsi degli altri, specie i "parvenu" (o, come li chiamiamo qui, "le pezzìnte arrecchesciòte", i pezzenti arricchiti), non ho bisogno di dimostrare chi sono perché, come dice giustamente la frase che ho letto nel forum, "chi è è e chi non è ....non può essere". Tant'è, sono in perenne bolletta come tutti gli italiani oggi (mamma dice ridendo che siamo nobili decaduti, ma sempre nobili!), non ho vizi di sorta come bere o fumare (passatempi preferiti dai miei coetanei oggigiorno, e che io non condivido assolutamente), studio storia arte e musica popolare dieci ore al giorno, faccio volontariato a Taranto vecchia e altrove coi ragazzi di strada perché sento di dover aiutare chi sta peggio di me, ho migliaia di difetti fra cui il peggiore è la sincerità, detesto in egual maniera il pomodoro ed i radical-chic, divento snob quando m'imbatto nei parvenu, passo le nottate estive a ballare la tarantella e a sparare battutacce e giochi di parole assurdi con i contadini ed i pastori, e mi vedo ancora i cartoni animati. Questo sono io, prendere o lasciare, comunque sia sono sempre me stesso.
Allora, qualcuno chiedeva dei De Vicaris. La nostra famiglia, di cui io e pochi altri lontani parenti a Napoli siamo gli ultimi discendenti diretti, è attestata fin dal 1197 a Venosa per un Roberto De Vicaris, imperiale giustiziere di Federico I Barbarossa. Noi siamo normanni (difatti dalla nascita fino ai sei anni siamo biondi con gli occhi azzurri, poi diventiamo castani con gli occhi bruni, peggio dei mutanti, tradiamo i normanni per i bizantini). Sul sito
www.nobili-napoletani.it dell'amico Pasquale Cavallo c'è tutta la nostra storia, chiaramente mano a mano con i prossimi post inserirò altre notizie su di noi dal nostro archivio di famiglia che è di una vastità pazzesca (da luglio 2017 c'ho messo nove mesi per metterlo tutto in ordine e ancora non ho finito), e per chi me lo richiede, fornirò volentieri in questo forum notizie su altre famiglie nobili d'Italia da pescare sempre nel nostro archivio, sempre compatibilmente ai miei impegni. Abbracci a tutti e aspetto vostre risposte! Un saluto dalla Valle d'Itria dai marchesi De Vicaris.
Damy