Simboli imbarazzanti

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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Bottacin Arturo » martedì 12 dicembre 2017, 21:37

Buona sera, leggevo della bandiera; anch'io come tanti monarchici conservo in salotto la Bandiera con lo stemma sabaudo, e ogni 4 novembre la espono alla finestra x celebrare il ricordo della Vittoria. Non dimentico un ideale che conservo nel cuore anche se sono del 1948. ossia nato sotto la republica, per mia fortuna non ho mai dovuto scegliere se giurare fedeltà alal repubblica o dissentire. Bottacin Arturo
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Cav.OSSML » martedì 12 dicembre 2017, 22:00

S.M. Vittorio Emanuele III, terminata la Grande Guerra, pronunciò delle parole che soltanto i veri grandi uomini sono in grado di pronunciare nel momento della Vittoria.
Infatti egli nel Discorso della Corona del 1° dicembre 1919 disse: «L'Italia non voleva la guerra né era disposta ad averla. Accettò la guerra come un terribile dovere per il trionfo della giustizia... All'infuori di ogni atto diplomatico di ogni accordo, di ogni trattato, al di sopra di ogni situazione, al di sopra della vittoria stessa è la giustizia. L'Italia, che partecipò alla guerra e soffrì nella guerra per senso di giustizia, vuole rappresentare una forza viva di progresso, una garanzia sicura di pace. La pace non è solo nei trattati e nelle sistemazioni territoriali: la pace è soprattutto nella coscienza del diritto. Vincitori e vinti hanno tutti lo stesso bisogno di lavoro e tutti hanno la necessità di rasserenare gli animi. Non vi può essere una pace per i vincitori ed una per i vinti; ma lo stesso senso di umana clemenza e di umana virtù deve essere in ogni paese».
Questo nobilissimo pensiero non ha apparentemente trovato terreno fertile nella Repubblica nata dalla resistenza, nella quale si è coltivato il manicheo dualismo tra comunisti (buoni) e fascisti (cattivi) ovvero sinistra (buoni) e destra e/o populisti (cattivi), basato del resto su vecchie e superate, quanto vuote, etichette politiche, le quali tuttora vengono però utili per rinsaldare le fila e per distogliere l'attenzione dai fallimenti e dai veri problemi attuali.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda T.G.Cravarezza » martedì 12 dicembre 2017, 23:07

Scusatemi, ma mi state paragonando una maglietta con il Che, una bandiera imperiale tedesca "OGGI" usata principalmente dai movimenti nazi-fascisti e un poster di Lotta Continua con la bandiera del Regno d'Italia per cui molti nostri avi morirono e che oggi rappresenta solo la storia patria e al massimo qualche nostalgico monarchico che sicuramente non ha idee sovversive o razziste?
Per cortesia, evitiamo gli eccessi da un lato e dall'altro.
Che poi qualche politico/giornalista/antistorico abbia criticato l'esposizione delle bandiere del Regno d'Italia, non merita neanche commentarlo. Ma paragonare tali eccessi con chi giustamente vuole stigmatizzare il ritorno di fiamma di movimenti nazi-fascisti anche tramite l'uso legale di bandiere imperiali tedesche difese da così tanti esperti di vessillologia...
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda contegufo » mercoledì 13 dicembre 2017, 3:12

Salve

"Il quadro con il simbolo di Lotta Continua in questura a Pisa"

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di Aldo grandi

" La domanda sorge spontanea: ma se per una bandiera della marina militare tedesca appesa al muro di una stanza all'interno di una caserma dei carabinieri di Firenze è stato imbastito un processo alle intenzioni contro il militare che l'aveva affissa, cosa dovrebbe accadere di fronte a quanto appare alla questura di Pisa?

Sì, perché, incredibile, ma vero, alla parete dell'ufficio Armi della questura della città della Torre pendente è appeso un quadro con un simbolo tristemente famoso: sullo sfondo rosso, un pugno che racchiude la scritta Lotta e l'avambraccio che contiene la scritta Continua. Per carità, ognuno può appendere quel che vuole, ma qui stiamo parlando di un ufficio pubblico, della questura di una città italiana e, per di più, va ricordato agli smemorati di turno, che fu proprio un commando di Lotta Continua - condannato in via definitiva - a uccidere un commissario quale fu Luigi Calabresi a Milano negli anni Settanta.

Quindi, paradossalmente, è come se all'interno di un ufficio di polizia venisse celebrato il movimento che fu responsabile di un omicidio di un altro rappresentante della polizia di stato.

Nessuna volontà di crocifiggere qualcuno, ma la domanda sorge spontanea: come si fa a criminalizzare un carabiniere o un poliziotto solo per una bandiera o per un quadro? Forse si dovrebbe stare più attenti alla professionalità che mettono nel loro lavoro che non alle idee storiche o politiche.

Attendiamo, comunque, una risposta dal ministero dell'Interno dove, ci risulta, è già stata inviata una dettagliata raccomandata di segnalazione. E, nel frattempo, una domanda: cosa pensa di tutto ciò il questore di Pisa? "

Saluti
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Elmar Lang » mercoledì 13 dicembre 2017, 9:06

Ho sempre ammirato i grafici ed i disegnatori al servizio dei movimenti di estrema sinistra. Il manifesto di l. c. ne è un buon esempio, creato nello stile "cubano".
Mi ricordo, quand'ero in I Media, a Civitavecchia (anno scolastico '68-'69), ove la mia scuola, dotata di un bel teatro, mise in cartellone una recita educativa, da "Teatro Infantil" di Silvia Barros.
Io interpretavo "Copito", un fiocco di cotone di piantagione che, chiedendosi come mai si trovasse in un così bel posto, riceveva la risposta "Perché è l'alba, e siamo a Cuba!"... Ed entravano in scena delle bambine, vestite da Pioniere, col fazzoletto rosso, che facevano lieti girotondi. C'era anche il ritratto di Castro, per confortare ed ispirare.

Regista, il prof. Barbaranelli, docente di lettere della sez. A (io ero della B), un simpatico "Barbudo", sempre proteso verso gli ideali della rivoluzione.

L'ormai prossima mia decrepitezza, mi fa vedere con nostalgia quei giorni lontani, che mi videro calcare le scene in un'opera ispirata al marxismo-leninismo in salsa caraibica.

Anche lì, un educatore, propalava senz'opposizione, idee scellerate, ma pur sempre tacitamente consentite, ad evitare poi il "bollo d'infamia" d'esser considerato fascista.

Così ora, sarà da capire se quel funzionario dell'ufficio armi abbia appeso l'artistico foglio quale "trofeo" (spiegare) o quale nostalgico simbolo d'una movimentata gioventù, magari trascorsa in cortei, strillando "Calabresi, assassino, il giudizio è vicino!", con le conseguenze che noi tutti conosciamo.

Non cado nel tranello degli "opposti estremismi", che servì da anestetico per sorvolare su un movimentismo agitato, che sarebbe poi sfociato nel bieco terrorismo, nel quale, tra tanti innocenti, furono assassinati numerosi poliziotti e carabinieri.
È un fatto però, che quando anche la sola, lontanissima presunzione, sia relativa a neppure provate simpatie per la "destra", scatta sempre, sin dai più alti livelli istituzionali, l'esecrazione universale, con seguito di cortei e invocazione di leggi ad hoc; quando invece, anche evidenti, fossero le simpatie per l'estremismo comunista, ecco che immediata è la ricerca di giustificazioni, se non quello che per me è comunque un ipocrita, assordante silenzio.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda antonio33 » mercoledì 13 dicembre 2017, 23:47

Ho un vizio antico: giudico il prossimo valutando le azioni e le parole, ma non pretendo di farlo supponendo i pensieri e le intenzioni. In questo caso, e in altri analoghi, quale sarebbe la parte offesa? Chi ha sofferto il danno? Ma quale danno? Forse l'imbarazzo?
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Elmar Lang » giovedì 14 dicembre 2017, 10:00

Per comprensibili ragioni, è difficile accettare che qualcuno, oggi, possa avere simpatie per il fascismo ed il nazismo.

Al di là del fatto che l'URSS abbia pure vinto la guerra, l'aberrante ideologia da lei imposta, che ha addirittura portato più lutti di quanti ne abbiano sulla coscienza i regimi italiano e tedesco, suscita ancora simpatie, perché l'Europa Occidentale fu infiltrata da organizzate strutture politiche agli ordini diretti di Mosca. Nel nostro caso, il PCI, che tra i partiti pagati dall'URSS ne fu il più efficiente e ben strutturato (i capi comunisti, usavano chiamare il Partito "La Ditta").

Anche per questo, un terrorista ispirato all'ideologia comunista, da noi come altrove, spesso può godere di simpatie e addirittura di appoggio ad alto livello, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che un bieco pluriomicida come Cesare Battisti sia ancora in giro per il mondo ed abbia vissuto pure in Francia, sotto la protezione o comunque il laissez-faire del governo d'oltralpe.
Altrimenti non si spiegherebbe come per gli assassini riconosciuti e condannati per l'omicidio del Commissario Calabresi, vi sia stato tanto appoggio e financo la grazia per uno d'essi.
Altrimenti non si spiegherebbe come un cialtronesco guitto come Dario Fo, abilissimo nei "giri di Valzer", passando dalla militanza nei paracadutisti della RSI, sia divenuto poi la star del teatro "di lotta", sostenitore finanziario di extraparlamentari e terroristi "rossi", fino a ricevere un inspiegabile Premio Nobel.
E gli esempi potrebbero essere innumerevoli.

Dovessi recarmi in un Ufficio Pubblico e vi vedessi affisso materiale di propaganda politica, mi rivolgerei ai superiori responsabili, affinché venga tolto immediatamente.
Quel manifesto di Lotta Continua, esposto al pubblico nella Questura di Pisa, è a mio parere le mille volte più osceno d'una bandiera germanica appesa in un alloggio privato ancorché in una caserma, perché in questo caso potrebbe addirittura rappresentare apertamente un indirizzo politico al quale fosse informato l'agire di un servitore dello stato, quindi del Cittadino.

Parlo con cognizione di causa, ricordando allorché sul giornale "Lotta Continua" fu brutalmente diffamato mio Padre, indicandolo tra l'altro, quale destinatario di ingenti fondi a scopo "golpista". Ovviamente, lui chiese, ai sensi della legge sulla stampa, che venisse pubblicata una circostanziata rettifica, cosa che non avvenne ed anzi fu rincarata la "dose di odio" verso di lui. Mio padre volle quindi querelarsi, ma allora, un ufficiale doveva chiedere il permesso ai superiori. Il c.te del Comiliter negò il permesso. Lui si rivolse al Ministro, che negò pure lui, anzi facendogli avere un rimprovero iscritto nello stato di servizio, per aver chiesto un'autorizzazione precedentemente negata.
Lui fece l'unica cosa possibile: sporse denunzia contro il Direttore Responsabile, per violazione della legge sulla stampa.
Anni dopo, quand'era già in pensione, ricevette l'intimazione a presentarsi al Tribunale di Roma quale testimone al processo contro il direttore. Lui espose i fatti ed in men che non si dica fu pronunciata l'assoluzione, perché se il giornalista avesse pubblicato la rettifica, avrebbe ammesso la commissione del reato di diffamazione a mezzo stampa e quindi vide riconosciuto il principio del "nemo se detegere tenetur", non essendovi querela da parte del presunto diffamato.
Mio padre disse poi che il giornalista -in fondo- fu meno colpevole dei suoi superiori, acquiescenti nel lasciar svergognare un leale servitore dello Stato.

Fatta questa divagazione, per me utile comunque, vorrei aggiungere che quello che poi uno pensasse entro se stesso o facesse in casa sua, non mi permetto e non devo sindacarlo, almeno finché non "tracimasse" nel suo modo di porsi al cittadino.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Cav.OSSML » giovedì 15 marzo 2018, 12:26

A termine di un procedimento disciplinare interno al giovane carabiniere è stata comminata la sanzione di tre giorni di consegna semplice.
I legali del carabiniere hanno preannunciato la proposizione di un ricorso gerarchico avverso il suddetto provvedimento.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Tilius » giovedì 15 marzo 2018, 13:32

La solita (sbagliatissima) mediocritas delle sanzioni comminate dal sistema italiano:
troppo poco, nel caso si voglia considerare quella bandiera come una simbologia neonazista;
troppo (avrebbero dovuto mandarlo assolto e mondo da ogni colpa ché il fatto non sussiste), nel caso si voglia considerare quella bandiera come un innocuo cimelio storico della Germania guglielmina.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Elmar Lang » giovedì 15 marzo 2018, 14:05

Aspettiamoci nuovamente cortei e manifestazioni di esecrazione.

Io spero nel giorno in cui il comunismo verrà messo, come merita, sullo stesso piano di fascismo e nazismo: tutti e tre quei sistemi furono ideologie scellerate (il comunismo peraltro, quella nata prima, meglio organizzata e più duratura nel tempo), che si cibarono di sangue e sofferenza.

E' ripugnante, come ancora qualcuno trovi qualcosa di positivo in ciò che per oltre mezzo secolo ridusse gran parte d'Europa in una feroce e sanguinaria dittatura.

E.L.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Tilius » giovedì 15 marzo 2018, 14:59

Quella, di sicuro, non é una simbologia comunista. ;)
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Cav.OSSML » giovedì 15 marzo 2018, 20:30

Tilius ha scritto:La solita (sbagliatissima) mediocritas delle sanzioni comminate dal sistema italiano:
troppo poco, nel caso si voglia considerare quella bandiera come una simbologia neonazista;
troppo (avrebbero dovuto mandarlo assolto e mondo da ogni colpa ché il fatto non sussiste), nel caso si voglia considerare quella bandiera come un innocuo cimelio storico della Germania guglielmina.

La sanzione disciplinare di corpo della consegna irrogata dall’autorità militare al carabiniere a ben vedere non è affatto tenue, essendo preceduta per gravità soltanto dalla consegna di rigore.
Come correttamente hanno osservato a caldo i legali del ragazzo, è assurdo che esso venga sanzionato non per quello che ha fatto, ma per il significato che altri, in altri Paesi, avrebbero dato (del resto in maniera antistorica) al vessillo di guerra della marina militare imperiale tedesca.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda Elmar Lang » venerdì 16 marzo 2018, 9:59

Viviamo purtroppo ancora in un'era nella quale vige il "doublethink".

Da una parte, condanniamo le intenzioni o il "potrebbe essere interpretato come", nel caso del giovane Carabiniere che, ammettiamolo, avrebbe dovuto osservare maggiore discrezione ed intelligenza. Quello che questi ha fatto, è divenuto un caso nazionale, portato ai più alti livelli istituzionali, con manifestazioni, "presidi antifascisti", e cortei.

In un ufficio di Polizia aperto al pubblico, un funzionario esponeva un manifesto di Lotta Continua che come è noto, fu uno dei motori ideologici del periodo peggiore della nostra Repubblica: il suo omonimo organo di stampa, fu la tromba di campagne di denigrazione, che portarono spesso a luttuose conseguenze, una fra tutte, il vile omicidio del Commissario di Polizia Luigi Calabresi: data l'importanza del personaggio, ad occuparsi della sua eliminazione furono personaggi al vertice di quel movimento: Adriano Sofri, Bompressi, Pietro Stefani e, pur di secondo piano, Marino.

Dov'è stata la pubblica esecrazione per la rivoltante esposizione in quell'ufficio pubblico? Quasi niente.

Forse ci avrebbe fatto bene, dopo vent'anni di fascismo, cadere nell'orbita Sovietica e goderci 45 anni di comunismo...
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda nicolad72 » martedì 8 maggio 2018, 17:54

Giusto per mettere il punto finale a questa vicenda kafkiana.

il Giornale ha scritto:Si è conclusa ieri una vicenda che aveva istericamente coinvolto politica e media nazionali: l'Arma ha cancellato i tre giorni di rigore inflitti al militare 24enne riconoscendolo come semplice appassionato di storia.

I fatti sono ormai noti. Era il 2 dicembre 2017 quando su un sito fiorentino venne pubblicata la foto di una "bandiera di guerra tedesca del Secondo Reich" appesa sui muri della Caserma "Baldissera" a Firenze. Apriti cielo. Il giornalista sottolineò come quel vessillo fosse "in uso a formazioni neonaziste" e l'accostamento nazismo-carabineri fece scoppiare un putiferio. Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, s'inalberò col gendarme del VI Battaglione Toscana, sostenendo che chi espone uno stendardo del Reich "non può essere degno di far parte delle forze armate". In realtà bastava studiare un po' di storia per capire che l'emblema apparteneva alla Marina imperiale prussiana e non alle follie di Hitler. Ma tant'è. Il caso poi si sgonfiò e la stampa ridimensionò lo "scoop" dei sito fiorentino. Ma il danno era ormai fatto.

Dopo una prima punizione inflitta a marzo (tre giorni di consegna semplice che avrebbe pregiudicato la carriera del 24enne non ancora in ferma permanente), ora il comandante del V Reggimento CC "Emilia Romagna" ribalta il verdetto. Annullando la sanzione al giovane militare. Nelle considerazioni sulla decisione, che ilGiornale.it può rivelare in esclusiva, il comandante Raffaele Fedocci accoglie il ricorso del carabiniere perché "risulta essere sempre stato alieno non solo dal partecipare a manifestazioni neonaziste (...) ma anche dall'aver mai espresso tali riprovevoli manifestazioni del pensiero". Tradotto: nessun fanatismo politico.

A causare il malinteso, scrive il giudicante, è stato "un giornalismo attuato con procedure più affini a quelle del rotocalco da gossip che a quelle di organi deputati alla cronaca". L'avvocato Giorgio Carta, considerava infatti "assurdo" che un soldato potesse essere punito "non per quello che ha fatto" ma per "l'errore, poi smentito, di un giornalista" (che ora rischia una denuncia). Per l'Arma "l'articolista ricorre all'utilizzo di potenti strumenti di fotoriproduzione per carpire (...) in luogo militare" il vessillo "con il presumibil scopoe di prospettare, riuscendovi, una notizia sensazionale". Nessun appuntato neonazista, dunque: solo scandalismo mediatico.

Il carabiniere infatti aveva sempre sostenuto di non essere a conoscenza del fatto che la bandiera fosse usata da gruppi neonazisti in giro per il mondo. Un fatto ora accertato anche dall'Arma. "La conclamata mancata partecipazione del militare a manifestazioni di tipo eversivo, nel corso delle quali si sarebbe ipoteticamente fatto uso del vessillo - si legge nel documento notificato ieri sera al diretto interessato - rende plausibile la possibile (...) mancata conoscenza dell'uso improprio" dello stendardo. Non solo. "Non può essere trascurato come" il 24enne "sia stato in grado di motivare il possesso della bandiera spiegandone le motivazioni araldiche e storiche suffragate da una passione per la storia". Passione "conclamata dalla consequenziale iscrizione alla facoltà di Storia" alla Sapienza. È escluso dunque che il carabiniere aderisca "a contesti politici pseudo eversivi". A suffragare il ragionamento c'è anche il fatto che "il luogo ove è avvenuto l'acquisto", ovvero un sito di articoli militari, "risulta alieno da qualsiasi connotazione estremistica" e non vende stendardi del nazional-socialismo.

Il comando del V reggimento fa peraltro notare che il vessillo "connota un periodo della storia tedesca qualificato da istituti democratici" distanti anni luce dal "successivo periodo dittatoriale" targato Führer. Certo: resta il fatto che alcune "formazioni di ispirazione neonazista (...) abbiano fatto uso della bandiera" prussiana. Però per il capitano Fedocci "l'utilizzo indebito di un simbolo non può alterare il significato intrinseco", altrimenti se un "gruppi eversivi" usassero un "simbolo religioso" come emblema, bisognerebbe censurare pure quello. Assurdo.

Ecco dunque perché il gendarme è stato assolto dall'accusa di aver provocato un "danno di immagine all'Istituzione": perché "non esiste alcun elemento (...) che possa suffragare la tesi che il militare abbia usato il vessillo con un significato diverso da quello proprio" né che "lo abbia esposto con superficialità, leggerezza o scarso senso di responsabilità". Fine della (folle) corsa al carabiniere nazista.
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Re: Bandiera imbarazzante

Messaggioda contegufo » martedì 8 maggio 2018, 19:14

Salve

Crediamo alla buona fede del militare, fino a prova contraria, ed un bravo agli avvocati per aver saputo modellare il fatto nel migliore dei modi.

Saluti
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