Cav.OSSML ha scritto:Nessuno ha scritto: Tutto molto bello, anche se il fatto di esportare la nozione di cavalleria presso culture che, per quanto cristiane o cristianizzate, non hanno nella loro storia un fenomeno simile rappresenta una cosa che non cesserà mai di stupirmi e di lasciarmi perplesso.
Che vi sia un crescente sviluppo del SMOM nei diversi angoli del pianeta è un dato di fatto.
Penso che l'ideale che accomuna questi Cavalieri di fede cattolica provenienti da diverse realtà culturali del globo terrestre, al di là della loro diversa storia e cultura, sia semplicemente la difesa della fede e l'aiuto ai poveri.
Delle tre grandi religioni monoteiste solo il cristianesimo è universale e, come ricorda Massimo Sgrelli nel proprio manuale sul cerimoniale, "proprio Cristo è "l'inventore" della laicità, come pure la scaturigine degli odierni diritti umani".
La cultura cavalleresca che conosciamo è, in linea di massima, espressione di una presenza esistente in tutte le grandi civiltà. Basta ricordare il Giappone con i samurai e il loro codice, appunto cavalleresco, ossia il Bushido. Naturalmente queste comuni linee di fondo declinano poi concetti e comportamenti che molto si differenziano e l'esportazione dell'Ordine in tali contesti può quindi essere vissuta in modi tanto più consoni a noi quanto l'adesione del soggetto alla prospettiva cattolica si è accompagnata a una formazione adeguata, e la qualità di questa molto sarà dipesa da come il senso della vita cavalleresca era presente alla coscienza di quei membri dell'Ordine che si sono trovati ad agire in quei lontani paesi. Le caratteristiche del maestro si ritrovano poi nei discepoli: è inevitabile.
Voglio aggiungere che, nei tre monoteismi, oltre al Cristianesimo l'aspirazione universalistica è letteralmente dominante nell'Islam, mentre l'Ebraismo, con il concetto di elezione e quello di Y. che sceglie il suo popolo e al quale si presenta come un Dio geloso, si pone in evidente, tutt'altro modo.