da m.a.c.h. » venerdì 18 agosto 2017, 12:48
Cari Amici del Forum,
sento il desiderio e il dovere di ringraziare tutti: il mio carissimo "fratello maggiore" Pierfelice (maggiore in quanto, come da lui stesso riferito, è nato in febbraio mentre io in ottobre dello stesso anno), poi chi mi ha scritto in privato e infine tutti coloro che hanno dedicato qualche minuto del proprio tempo alla lettura del sentito e fraterno messaggio di Pier.
Mia Madre, Chiara Bianca Maria Giulia Scotti (1928-2017) ne sarebbe stata felice e onorata.
Mi piace sottolineare come mia Madre, pur fortemente legata alle proprie radici, non dava importanza agli aspetti "nobiliari" della genealogia, ma era orgogliosa del profilo storico della sua famiglia, sotto questo aspetto era quindi, sia pure inconsapevolmente, un'antesignana fra i sostenitori del concetto di "famiglia storica", definizione che si sta sempre più affermando, soprattutto grazie all'evoluzione in essere nella materia. Ricordo, ad esempio, che ebbi a proporle diversi anni fa di entrare nel C.N.I., in quanto alcuni amici che vi aderivano (in particolare B.M.) mi avevano espressamente chiesto di proporre a lei l'ingresso. Nonostante le avessi parlato in termini positivi del CNI e della serietà di gran parte dei suoi aderenti, ella non mostrò alcun interesse e declinò l'invito, in quanto riteneva che ciò che veramente importava era la storia della famiglia, storia che non aveva bisogno di alcun imprimatur (in effetti la famiglia di mia Madre, sia per quanto riguarda gli Scotti che i Dal Pozzo Farnese, è compiutamente documentata e ha lasciato significative testimonianze nel territorio).
Un altro aspetto curioso della sua persona, che ricordo attraverso divertenti episodi della mia infanzia, era la sua nostalgia nei confronti della monarchia. Mio Padre, Italo Veraldo Venceslao Horak (1920-2007) ebbe un'educazione fortemente orientata in senso cattolico in quanto frequentò il Collegio San Vincenzo di Piacenza gestito dai Fratelli delle Scuole Cristiane (all'epoca era un istituto molto prestigioso nella mia città) durante le scuole medie e il liceo, prima di laurearsi a Pavia in Medicina e Chirurgia. Tale educazione condizionò pure il suo orientamento politico ed egli fu un convinto elettore della Democrazia Cristiana (allora rappresentata da personaggi del calibro di De Gasperi...e non dai faccendieri che sono arrivati nei successivi decenni). Ricordo che quando ero piccolo, all'epoca delle scuole elementari, ad ogni votazione raccomandava sempre a mia Madre di votare per la DC. Ella pubblicamente si proclamava democristiana...ma nel segreto della cabina elettorale votava per il Partito Monarchico! Nei giorni successivi alle elezioni il quotidiano locale "Libertà" pubblicava gli esiti distinti per partito e per paese. A Sarmato, comune di 3.000 abitanti dove abitavo e dove mio padre svolgeva la professione di medico condotto, il Partito Monarchico riceveva un unico voto...quello di mia Madre! (che mi mostrava sempre con orgoglio la pagina del giornale). Fu un segreto che condivideva solo con me.
Mi ha fatto particolarmente piacere il messaggio dell'Amico Pierfelice, sia per il suo affettuoso contenuto, sia perché pubblicato sul forum dello I.A.G.I., prestigioso Istituto che ho visto nascere 25 anni fa e di cui ho seguito interamente l'evoluzione.
E' per me motivo di grande soddisfazione constatare come in Italia gli studi in materia genealogica e araldica possano essere divisi in due momenti storici di cui Pierfelice, sicuramente uno degli studiosi di riferimento a livello internazionale, ne costituisce lo spartiacque: il pensiero dominante va quindi distinto da prima di Pierfelice a dopo il suo ingresso nell'ambito di tali discipline, nelle quali ha saputo tracciare un percorso evolutivo dal quale non si potrà più prescindere in futuro. La sua è stata una sorta di rivoluzione copernicana (peraltro tuttora in evoluzione) di cui mi piace sottolineare, fra gli altri, due aspetti: il superamento del concetto di "nobiltà" a favore di "famiglie storiche" e l'apertura a livello internazionale degli studi e del nostro Paese.
In relazione al primo aspetto è solo il caso di ricordare che la nobiltà è qualcosa che appartiene al passato e che si è sostanzialmente fermata al Libro d'Oro, registro ufficiale compilato dalla Consulta Araldica all'epoca del Regno d'Italia (che non ha nulla a che vedere con i due attuali Libro d'Oro, peraltro in disputa fra loro, di cui uno pubblicato da un editore del nord e l'altro da un editore del sud Italia). Per quanto riguarda l'apertura verso il mondo non si può non constatare come la presenza del nostro Paese, sia per il cospicuo numeroso di valenti studiosi sia per il rigore dei loro contributi scientifici, abbia compiuto un passo decisivo e significativo proprio da quando Pierfelice è al vertice di organismi mondiali. Avendo partecipato io stesso a congressi internazionali sono testimone dell'alta considerazione di cui oggi finalmente godono gli studiosi italiani e soprattutto dell'importanza che riveste nel mondo il nostro Presidente. E' grazie a lui se si è giunti a tale risultato (qualche decennio fa l'Italia era tra le cenerentole a livello internazionale nell'ambito di questi studi) e credo che noi tutti gli dobbiamo profonda e sincera riconoscenza.
Grazie dunque caro Piefelice, grazie per aver ricordato con sentite parole la figura di mia Madre e grazie per il prestigio che hai saputo conseguire a livello internazionale, prestigio che si riflette sulle nostre organizzazioni e quindi, in ultima analisi, anche un po' su tutti noi.
Sono sicuro, come ho già precedentemente riferito, che mia Madre sarebbe stata felice e onorata di essere stata ricordata in un contesto così prestigioso come lo I.A.G.I.
Grazie ancora a tutti gli amici del Forum dell'Istituto,
Un caro e affettuoso saluto a tutti,
marco horak