dpascale ha scritto:Ricordo anche il vescovo Vitale Giuseppe, alla guida della diocesi faentina dal 1767 al 1787
Sembrerebbe che la famiglia de' Buoi abbia iniziato a far uso araldico dell'aquila imperiale, inquartandola con la propria insegna parlante, a partire dal secolo XVII.
Nel
Trattato degli huomini illustri di Bologna (Ferrara, 1590), raccolta ricca di non poche immagini di stemmi, l'autore, Bartolomeo Galeotti, infatti, propone l'insegna episcopale di Girolamo Vitale de' Buoi, pastore di Camerino (1580-1596), raffigurante il solo bue passante sulla campagna, con il capo angioino.
Il Dolfi, nella citata opera
Cronologia delle famiglie nobili di Bologna con le loro insegne, pubblicata a Bologna nell’anno 1670, inoltre, afferma che la famiglia de' Buoi "ultimamente si è principiata ad inquartare coll'Aquila" la propria arma.
Lo stemma vescovile impresso nel sigillo cereo che con verosimiglianza supponiamo essere de' Buoi, quindi, dovrebbe appartenere a uno dei due omonimi presuli della nobile famiglia felsinea vissuti nel secolo XVIII (all'epoca anche la Chiesa perugina, come quella faentina, era guidata da un vescovo e non da un arcivescovo come accade oggi).
Ferrante