Ciao saramacci!
Ho pensato un poco al tuo bel calice e all'enigma dello stemma.
Le strade da percorrere a questo punto non mi sembrano molte se non si riesce ad avere notizie del calice da inventari e da documenti relativi al luogo dove si trova oggi: data l'indubbia somiglianza dello stemma con quello dei Rinaldi-Ceroni, proverei a ripercorrere con attenzione sia il testo online, sia il manoscritto del Mita. Scorrendo rapidamente il testo, leggo: "Debbo però ritenere che non tutte le famiglie della consorteria contribuirono con i loro soldati al buon successo di quella missione, quindi queste non furono autorizzate ad inserire questa onorificenza nel proprio stemma". Si parla evidentemente dei tre gigli non concessi ad alcune famiglie della consorteria (Ficchi, Mita ecc..). Non è che proprio i Mita potrebbero aver sostituito con tre stelle l'imbarazzante mancanza?
Così potremmo arrivare alla schiatta del sacerdote...Sappiamo qualcosa su di lui e sulla sua famiglia? O sulle altre famiglie nominate? Perché saremmo in pieno nell'epoca del calice...
Credo peraltro che una famiglia capace di far realizzare un simile oggetto prezioso abbia necessariamente lasciato altre cose alla cappella, insediamento, chiesa, convento ecc..ecc...Sicura che non ci siano in loco né una pianeta, né un dipinto, né altri arredi segnati con lo stesso stemma? (Questito per gli esperti di araldica: la forma dello stemma cosa ci può dire del donatore? Che era un uomo? Che non era un sacerdote, forse?)
E poi, ammesso e non concesso che si tratti di Filippo Neri (io son sempre dell'idea che un beato con il giglio possa essere...chiunque, perfino il Beato Agostino Novello, anche se dovrebbe avere l'angioletto o l'uccellino all'orecchio), che ci azzecca con i santi agostiniani e san Giovanni Battista?
Nomi ricorrenti nella famiglia?
E ancora: nel luogo attuale il corredo liturgico pare omogeneo oppure vi si nota una confluenza di oggetti da altri luoghi? Spesso le chiese matrici hanno accolto (anche di recente) arredi provenienti da chiese suffraganee ormai chiuse. Ma anche lasciti privati, provenienti da cappelle gentilizie e oratori siti in ville...
Mi auguro che tu possa arrivare a fare luce sulla storia di questo bell'oggetto. E illuminare così anche noi, inesorabilmente incuriositi!
A presto
Caterina