Moderatori: Messanensis, Alessio Bruno Bedini, GENS VALERIA
Vincenzo Loffreda ha scritto:Julius Evola era nobile si, ma solamente da parte materna (Concetta Frangipane).
Il titolo di Barone era di pura cortesia. Mio zio (fratello di mio nonno) conobbe personalmente Evola, che a quanto mi racconta non gradiva particolarmente tale trattamento. Un caro saluto.
Vincenzo Loffreda ha scritto:Julius Evola era nobile si, ma solamente da parte materna (Concetta Frangipane).
Il titolo di Barone era di pura cortesia.
Mio zio (fratello di mio nonno) conobbe personalmente Evola, che a quanto mi racconta non gradiva particolarmente tale trattamento.
Un caro saluto.
Carfi ha scritto:Grazie per la cortese risposta. Conoscevo già queste notizie, per il resto buio assoluto. Chissà perchè, ma moltissimi siciliani, venuti a Roma, dove non sono affatto conosciuti, raccontanvano e continuano a raccontare di provenire da una nobile famiglia, senza mai portare una straccio di prova. Mi è capitato più volte. Peccato.
Giuseppe Carfì di Serra Rovetto Boscopiano
“Per Aspera Ardua”
carfi.giuseppe@tiscali.it
FB: carfì di serra rovetto
“Quando arrivi in Vetta ad un Monte, non fermarti, continua a salire”
Andreas de Florentia ha scritto: (...) il dizionario biografico degli Italiani (1993) della Treccani riporta che: "Julius (Giulio Cesare Andrea) Evola nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola".
GENS VALERIA ha scritto:Andreas de Florentia ha scritto: (...) il dizionario biografico degli Italiani (1993) della Treccani riporta che: "Julius (Giulio Cesare Andrea) Evola nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola".
La madre era senz'altro nobile. Probabilmente l'aggettivo aristocratico va preso in senso lato e sta a significare la distinzione familiare e la presenza tra le famiglie allora in vista .
Secondo l'autorità del Mugnos e del Villabianca rileviamo che il nobile Massenzio Frangipane fu il primo di tal famiglia che nel 1130 trapiantossi in Sicilia, il quale traeva origine dalla famiglia Anicia—Frangipane di Roma il che rilevasi da un privilegio di re Federico III 1363, ove nominava regio milite Cencio Frangipane dichiarando discendere dalla famiglia romana, autorizzandolo a fregiarsi del medesimo stemma da quello usato come più sotto si dirà. Un Nicolo Frangipane avendo acquistato varie possessioni nel territorio di Castelvetrano avendo colà trasportato la residenza della sua famiglia. Un Tommaso pronipote del precedente fu esentato dagli uffici di vassallaggio, e riconosciuto di nobile antica e generosa nobiltà come per privilegio del 1589; un Antonino fu capitandarme del val di Mazzara 1611, ed indi di tutto il regno 1626, nel qual tempo trasportò la sua residenza in Palermo; un Girolamo fu regio milite 1658; un Angelo regio milite 1662; un 2° Girolamo barone di Regalbuto e signore della Valle di Lupo residente in Licata 1732 un Angelo barone di Regalbuto investito il 1772, senatore di Licata 1793; un 3° Girolamo primo marchese di Regalbuto investito 1796, cavaliere di devozione dell'ordine gerosolimitano 1797; un Giovambattista erede della casa Celeste marchese di S. Croce con l'obbligo di assumerne il cognome e l'arme; un Rosario della linea di Girolamo regio milite, fu maestro razionale del rèal Patrimonio, consultore interino del regno e presidente onorario di Palermo 1753; un Pietro barone di Rocca di Valdina occupò vari importanti cariche giudiziarie, ed infine fu commissario generale in Mazzara 1765.
Arma: di rosso, con due leoni affrontati controrampanti coronati di oro, tenente un pane d'argento in atto di frangerlo con le zampe, sormontati da tré stelle d'oro allineate in fascia.
Corona di barone.
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