Nobili e Patrizi a Lucca

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Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » giovedì 21 aprile 2011, 20:19

Salve a tutti

A Lucca durante la repubblica oligarchica dal 1369 al 1799 i titoli nobiliari non erano riconosciuti e le corone nemmeno potevano esser esibite a timbrare gli scudi.

Le famiglie che avevano servito la repubblica vennero incluse nel Libro delle famiglie della repubblica di lucca del 1628.
Lo scopo principale fu quello di evitare i numerosi contenziosi sorti intorno alle varie dispute che si tenevano sulle armi gentilizie appetite da molti che non ne avevano diritto.
L'altro motivo era legato alla legge Martiniana, proposta da Martino Bernardini nel '500, con la quale si era stabilito che fossero esclusi da ogni carica pubblica tutti quelli che non godevano della cittadinanza originaria.

A questo elenco del 1628 se ne aggiunse un altro in data 3.6.1787, più aggiornato, sempre in riferimento alle Famiglie originarie e dei Nobili della Repubblica ordinato per disposizioni del Magistrato dei Segretari e dell'Offizio sopra le Differenze.
Dopo la rivoluzione francese, dopo i Principi Baciocchi durante i Borbone, fu effettuato un nuovo aggiornamento dell'intera nobiltà cittadiana, accresciuta nel frattempo a dismisura ad opera di Carlo Ludovico che con tre decreti del 1826 riordinò tutta la materia.

Queste disposizioni oltre a compilare un lungo elenco stabilivano che la nobiltà potesse esser di due tipi:
ereditaria e quindi trasmissibile alla discendenza oppure personale che invece cessava alla morte dell'insignito.

Si riconfermò che erano nobili ereditari gli appartenenti a quelle famiglie che detenevano quel titolo al termine del 1798, salvo che nel frattempo non fossero stati disonorati, mentre la nobiltà personale fu concessa, oltre ai casi già previsti, alla nobile che era andata sposa ad uno di non pari grado, ma soprattutto ai consiglieri di stato, al Gonfaloniere, ai segrertari del duca o uomini di corte anche se non appartenenti a nobili famiglie.

Si ripetè che la nobiltà si poteva perdere per disonore, per delitti passati in giudicato oppure quando si occupavano impieghi umili e non compatibili al rango del casato o quando si tenga bottega personalmente.
Successivamente fu creata una speciale deputazione incaricata di compilare il LIBRO D'ORO del 1826.
Questo fu l'atto conclusivo col quale venne creata la classe dei PATRIZI stabilendosi che tutte le famiglie che avevano goduto per almeno quattro generazioni continue, sino alla caduta della Repubblica (1799), del distinto onore della medesima, cioè dell'Anzianato e potevano provare altresì la continuazione della loro nobiltà per duecento anni, potevano esser iscritti fra i PATRIZI DI LUCCA.

Nella documentazione cittadina custodita in Archivio di Stato e nella Biblioteca Governativa sono rappresentati gli stemmi in tre differenti pitture, quelle del libro d'oro del 1628 (ASL vol.83), quelle più tarde del Settecento del Baroni (BSL) e quelle di gusto ottocentesco contenute nel libro d'oro del 1826.
Dopo l'avvento di Napoleone le nuove insegne furono diverse da quelle antiche ed infatti le corone furono sostituite nella quasi totalità di casi da, tocchi, berretti con i cosiddetti elmi a cancelli con vario numero di piume, così come sono state riportate nel libro d'oro del 1826.

Tuttavia è bene rammentare che anche sulle pitture degli scudi dei secoli precedenti non comparvero MAI le corone nobiliari, in quanto i relativi titoli non potevano esser esibiti in città.


Per concludere a Lucca erano nobili quelle famiglie che avevano servito la repubblica ma non vi era stato alcun tipo di conferimento perchè si trattava di titolo legato appunto all'aver ricoperto cariche pubbliche.
Con l'avvento succesivamente dei Borboni il titolo fu certificato con tanto di diploma a cui si aggiunse per chi ne aveva diritto il riconoscimento e conferma di quei titoli di tipo feudale ottenuti prima della repubblica oppure durante ma da regnanti esteri mentre altre famiglie furono elevate al grado marchionale.

Cordialmente

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I Patrizi di Lucca
di Gerardo Mansi (1924-2010)
Editrice Titania, Lucca 1996
€ 75,00

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dello stesso autore I Palazzi di LUCCA
Editore Pegaso Group - Titania Editrice, Lucca 2006
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda GENS VALERIA » giovedì 21 aprile 2011, 21:16

contegufo ha scritto: (...) Per concludere a Lucca erano nobili quelle famiglie che avevano servito la repubblica ma non vi era stato alcun tipo di conferimento perchè si trattava di titolo semplicemente di cortesia legato appunto all'aver ricoperto cariche pubbliche.Con l'avvento succesivamente dei Borboni il titolo di cortesia fu certificato con tanto di diploma a cui si aggiunse per chi ne aveva diritto il riconoscimento e conferma di quei titoli di tipo feudale ottenuti prima della repubblica oppure durante ma da regnanti esteri.

Cordialmente

I Patrizi di Lucca di Gerardo Mansi (1924-2010)
Editrice Titania Lucca 1996

dello stesso autore I Palazzi di LUCCA
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No , fu autentica nobiltà cittadina o patriziato :
ovvero un nucleo ristretto di famiglie che riuscì ad escludere le altri classi sociali dalla gestione della cosa pubblica o di parte di essa producendo una netta separazione dei ceti.

Saluti toto corde :D
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » giovedì 21 aprile 2011, 22:04

Salve

Mi preme precisare che il Nob. Patrizio di.....niente ha a che vedere col Nob. senza titolo e magari anche Cav. di sarde origini che sono Titoli conferiti da un qualche fons honorum.
La Nobiltà cittadina era costituita di una ristretta cerchia di famiglie che avendo servito la repubblica di per sè era elevata al rango di nobile, ma senza cerimonie, senza conferimenti e senza diplomi che arriveranno dopo nell'800.

Il PATRIZIATO a Lucca è istituzione ottocentesca all'epoca del ducato.
.

E ricordiamoci anche che siamo in presenza una repubblica che sia pure oligarchica ha dei principi diversi rispetto a situazioni sovrane come quelle che avverranno in seguito con la restaurazione, principato di Lucca e Piombino (P.pi Baciocchi) e poi Ducato di Lucca (Duca di Borbone).

Tuttavia 8 marzo 1652 i fratelli Oliviero e Guglielmo Orsetti ed il nipote Lelio furono aggregati alla nobiltà lucchese previo versamento alla "Camera Pubblica " della somma di 17,500 scudi.

Era quello un momento in cui la repubblica aveva un gran bisogno di denaro e parve ai governanti che questo fosse un buon mezzo per acquistarne, ma ciò attiene alla scelta del momento, non alla sostanza dl provvedimento, che premiava alcune fra le più prestigiose famiglie mercantili lucchesi; infatti con gli Orsetti furono accolti nella Nobiltà anche i Controni, i Sardi ed i Barsotti.

E qui niente di nuovo perchè il sistema collaudato e mantenuto in vita fino a tempi assai recenti fa nobile chi del successo ne ha fatto pubblico vanto, trovando così riscontro, ieri nei riconoscimenti nobiliari ed oggi in quelli cavallereschi.

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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda fabrizio guinzio » mercoledì 27 aprile 2011, 15:19

Carissimo contegufo, nel territorio della Repubblica Lucense vi erano altre località, oltre a Lucca, ove era presente nobiltà civica/patriziato? Ciao,
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » mercoledì 27 aprile 2011, 20:31

fabrizio guinzio ha scritto:Carissimo contegufo, nel territorio della Repubblica Lucense vi erano altre località, oltre a Lucca, ove era presente nobiltà civica/patriziato? Ciao,


Pietrasanta (Lucca). Ric. Nobile di m. e f.
Pescia (oggi Pistoia). Ric. Nobile di m. e f.


http://www.cnicg.net/patriziato.asp

Saluti
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda RFVS » giovedì 28 aprile 2011, 9:44

contegufo ha scritto:
fabrizio guinzio ha scritto:Carissimo contegufo, nel territorio della Repubblica Lucense vi erano altre località, oltre a Lucca, ove era presente nobiltà civica/patriziato? Ciao,


Pietrasanta (Lucca). Ric. Nobile di m. e f.
Pescia (oggi Pistoia). Ric. Nobile di m. e f.


http://www.cnicg.net/patriziato.asp

Saluti


E' da precisare che Pietrasanta venne elevata al rango di città nobile solo nel 1841 (tra l'altro ne sto indagando gli aspetti, peculiari, della nobiltà e dell'estrema esiguità di famiglie ascritte)
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda fabrizio guinzio » giovedì 28 aprile 2011, 15:59

Carissimo Riccardo, grazie! Pietrasanta dovrebbe essere il capoluogo storico della Versilia, in quel di Lucca. Con beneficio d'inventario, credo che le cariche governative della Serenissima Repubblica Lucense fossero prerogativa del nobile patriziato del Comune di Lucca(la Città Dominante), mentre quelli delle città nobili del territorio(per ora, solo la ripetuta Pietrasanta e Pescia, che comunque risulta passata in provincia di Pistoia) detenessero l'amministrazione locale. Carissimo contegufo, non vorrei farti arrabbiare come mi succede troppo spesso con l'altrettanto caro Sergio, spero e credo di aver compreso la differenza fra la nobiltà civica/patriziale ed i nobili sul cognome, i nobili di feudo, i nobili del S.R.I., ma la ritengo comunque originata dal detenere un potere pubblico sovrano, comunale, non fatta da sè e privatamente. Ciao,
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda pierluigic » sabato 30 aprile 2011, 14:06

.

complimenti Contegufo

Una bella esposizione . Lucca repubblicana e' stata una bellissima realta' storica protrattasi nel corso dei secoli
La storia toscana meriterebbe di esser maggiormente conosciuta
I vecchi toscani avevano dei valori che ancor oggi potrebbero esser d'insegnamento a molti
Anche senza titoli nobiliari i Lucchesi hanno provveduto per secoli alla liberta' della loro patria avendo l'orgoglio del servizio e del bene della Repubblica
Quale nobilta' maggiore ?



aggiungo solo a questa affermazione :

" e le corone nemmeno potevano esser esibite a timbrare gli scudi."

perche' ovviamente un cittadino di una Repubblica che avesse accettato un titolo da un potentato esterno avrebbe generato il sospetto ai suoi concittadini di servire interessi contrari alla sicurezza della patria.



pierluigi
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda GENS VALERIA » sabato 30 aprile 2011, 16:59

Interessante il pensiero di Ugo Foscolo sul patriziato rispetto alla nobiltà titolata ( che evidentemente non stimava ).

«Quantunque da più e più anni la mia famiglia non abbia di nobile e di patrizio che il nudo nome, io stimo i patrizi e disprezzo i nobili. Ed è per me vero patrizio d'una città chi ha terre da far fruttare, sepolcri domestici da venerare, lari da difendere, ed antenati da imitare i quali, per lungo ordine di anni abbiano ο arricchita la loro patria con l'industria,ο celebrata con le virtù e con l'ingegno, ο protetta col sangue.
Ma i titoli, i feudi e gli stemmi che ogni principe può dare e può torre e che ogni soldato straniero, ο mercatante fortunato, ο letterato cortigiano può assumere ne' paesi conquistati ο usurpati, e che può tramandare a' suoi nipoti, sono a' miei sguardi ricami sopra sucida tela».


Da una lettera del 1808 di Ugo Foscolo a Giambattista Giovio.

Saluti toto corde :D
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » sabato 30 aprile 2011, 23:01

Salve

Catalogo delle famiglie originarie dei nobili personaggi della Repubblica di Lucca Formato l'anno 1787.
Comprende 90 fam.

Altogradi, Anchiani, Andreani, Andreozzi, Antelminelli, dell'Arena, Arnolfini.
Bambacari, Baroni, Bartolomei, Benassai, Bernardi, Bernatdini, Bertolini, Boccella, Bottini, Buonvisi, Burlamacchi, Busdraghi, Brancoli.
Calandrini, Cantarini, Cenami, Chelli, Cittadella, Compagni, Conti, Controni.
Diversi, Donati.
Fanucchi, Fatinelli, Fiorentini, Fondora, Forteguerra, Gabrielli, Galganetti, Gambarini, Garzoni, Ghivizzani, Guidiccioni, Guinigi.
Landucci, Lippi, Lommori, Lucchesini.
Mansi, Marchiò, Martini, Massei, Massoni, Mazzarosa, Micheli, Minutoli, Montecatini, Motroni.
Narducci, Nieri, de'Nobili.
Orsetti, Orsucci dell'Orso, Orsucci della Luna, Ottolini.
Pagnini, Paulenti, Parensi di Poggio, Provenzali.
Raffaelli, Rinaldi, Rustici.
Saladini, Santini, Sbarra, Sardini, Serantoni, Sergiusti, Sesti, Sinibaldi, Spada.
Talenti, Torre, Trebiliani, Trenta, Tucci.
Vanni eletto nel 1787
Paulini eletto nel 1787
Chelli eletto nel 1787

Il LIBRO D'ORO del 1826
comprende 64 famiglie PATRIZIE

Altogradi, Arnolfini.
Bartolomei-Sandonnini, Bernardini, Bernardi, Boccella, Bottini, Brancoli, Buonvisi, Burlamacchi, Busdraghi.
Cantarini, Cenami, Cittadella, Compagni.
Fatinelli, Forteguerra.
Gambarini, Garzoni, Guidiccioni, Guinigi-Magrini, Guinigi-Rustici, Gabrielli, Ghivizzani.
Lucchesini, Landucci, Lippi.
Mansi, Martini, Marchiò, Massei, Mazzarosa, Micheli, Minutoli, Minutoli-Tegrimi, Montecatini.
Nieri.
Orsucci dell'Orso, Orsucci della Luna,
de'Nobili.
Ottolini.
Parensi, Pagnini, Pauletti, di Poggio, Provenzali.
Raffaelli, Rinaldi.
Saladini, Santini, Sardini, Serantoni, Sergiusti, Sesti, Spada.
Torre, Trenta, Tucci

Il LIBRO D'ORO del 1826
comprende 74 famiglie NOBILI EREDITARIE

Altogradi
Baroni, Biancalana, Boccella, Buoinamici, Bossi, Binda, Biavati
Calandrini, capitolo della Metropolitana di Lucca (corpo morale, solo capo curiale, non ai canonici), Cerù, Chelli, Controni.
Diversi, Donati.
Fondora, Frediani, Fioroli Ognibene.
Giorgini, Gigliotti, Di Grazia, Guidotti,,Giannini, Giannardi.
Haushalter.
Landucci, Lippi.
Martini, Matteucci, Meuron, Minutoli.
Minarelli Fitzgerald.
de Navasquez, Necher.
Orsetti, Orsucci della luna, Ostini.
Paoli, Pellegrini, Pollera, Pieracchi.
Ricci, Raffaelli.
Santini, Sardi, Sardi-Saladini, Sesti, Sinibaldi, Donati Saminiati (adottato dal Fiorentini), Sforza, Schucker, Schmid.
Talenti, Toti, Torre, Trebiliani, Tossizza.
Vollaro, Vincenti.
Flori (fatto nobile con decreto del 1846)
Bernieri (fatto nobile con decreto del 1846)
Ward (fatto nobile con decreto del 1846)
Pacini (fatto nobile con decreto del 1846)
Moscheni (fatto nobile con decreto del 1846)
Vincenti (fatto nobile con decreto del 1846)

Le famiglie nobili ereditarie sono elencate nel LIBRO D'ORO DEL1826 con le loro armi e per alcune con le discendenze dalla pag.235 alla 378.

Il LIBRO D'ORO del 1826
comprende 51 famiglie CON NOBILTA' PERSONALE

Antognoli Enrico
Barsanti Tommaso, Barbantini Mons Angelo, Brunicardi Bartolomeo, Berrettini Avv. Bernardino.
Dalli Luigi.
Franceschini Giuseppe, Frediani Andrea, Froussard Giov.Battista, Garbesi Stefano, Garbesi Bartolomeo, Garbesi Paolino.
Laurenzi Paolino, Landucci, Francesco, Labella Giovanni, Lombardi Giuseppe.
Marcucci Jacopo.
Pardocchi Francesco, Pieri Gaetano, Pera Pietro.
Del Petre lorenzo.
Ricci Francesco, Richetti Federico.
Tolomei Giuseppe, Tolomei Lorenzo, Toti, Antonio.
Vannucci Luigi, Valentini Carlo, Vincenti Lorenzo.
Bongi Petro, Francesco, Tommaso
Marchi Olympia
Raffaelli Antonio
Brancoli Cesarte
Torselli Vincenzo
Fascetti Carlo
Haase Luigi
Tommasi Girolamo
Moscheni Bernardo
Bertagnini Pietro
Andreuccetti Domenico
Montanari Giuseppe
Campana Brando, Franceschini Nicolao
Laurenzi Filippo
Massei Angelo Fracesco
Giuliani Michelangelo
Caselli Giovanni
Dalli Salvatore
Lazzarini Antonio
Sartori Giuseppe
Chiappini Giuseppe

L'ordine cronologico rispetta quello del LIBRO D'ORO del 1826

Tralasciando la Nobiltà Personale si può notare che ci sono personaggi che pur avendo il medesimo cognome alcuni sono Patrizi altri invece solamente Nobili Ereditari.
Questo si spiega col fatto che per esser patrizi:

.... che tutte le famiglie che avevano goduto per almeno quattro generazioni continue, sino alla caduta della Repubblica (1799), del distinto onore della medesima, cioè dell'Anzianato e potevano provare altresì la continuazione della loro nobiltà per duecento anni, potevano esser iscritti fra i PATRIZI DI LUCCA."


Concludendo si può anche stilare quante sono le famiglie PATRIZIE lucchesi (23) rimaste oggi a rappresentare un epoca ormai passata fermo restando che ne esistono ancora di Nobili anche con titoli feudali (Conte, Marchese e Barone).
Da non tralasciare che l'Arcivescovo pro tempore di Lucca ha il titolo di Conte, mentre il Comune di Lucca, Patrizio e Marchese per decreto Borbonico del 1835.

Boccella Ducloz (M.se ?), Bottini (M.se), Brancoli-Busdraghi, Burlamacchi (M.se?), Bottini (M.se)
Cenami (C.te), Cenami-Spada (C.te)
Mansi (M.se), Mazzarosa (M.se), Minutoli-Tegrimi (C.te)
de' Nobili (C.te)
Massoni (M.se?)
Ottolini-Balbani-Conti
Parensi, Pagnini, di Poggio
Raffaelli, Raffaelli-Provenzali (M.se)
Santini, Serantoni, Sergiusti
Trenta, Tucci (M.se)

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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda dik » domenica 1 maggio 2011, 18:52

Oltre alla lista delle famiglie nobili e patrizie di Lucca,avete anche quella di Pescia? grazie. [cheers.gif]
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » domenica 1 maggio 2011, 20:25

Salve

Ho l'Elenco Nobiliare Toscano (Delfino Ed.) e mi riprometto dopo riesumazione da valanga di libri che lo coprono di postare la lista di quelle famiglie all'oggi fiorenti della nobiltà civica pesciatina, fermo restando i limiti dei prontuari come già detto in altre occasioni.
Mi sono anche attivato presso l'Archivio di Stato di Pescia per saperne di più.

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Stemma della città di Pescia tratto dal Libro d'oro di cui sotto

Immagine Immagine

Libro d'oro della Nobiltà Pesciatina del 1750 contiene tutti gli stemmi a colori della nobiltà settecentesca pesciatina
Sulla prima copertina di cuoio borchiato in ottone appare lo stemma di Fracesco Stefano di Lorena che promulgò il regolamento a causa delle troppe persone che dichiaravano la propria nobiltà senza averne diritto.
Nella seconda copertina appare il Delfino simbolo della città di Pescia

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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » lunedì 2 maggio 2011, 18:15

Salve

La copertina del volume riporta gli stemmi di 20 città toscane con Nobiltà Civiche e Patriziati che elenco:

Firenze
Siena-Pisa-Pistoia-Arezzo-Volterra-Cortona-San Sepolcro
Montepulciano-Colle-San Miniato-Prato-Livorno-Pescia
Pontremoli-Modigliana-Fiesole-Pietrasanta-Fivizzano
Lucca

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Elenco aggiornato al 2001

Baldasseroni Nobile di Pescia (mf) - Nobile di Livorno
Buonvicini Nobile di Pescia (mf)
Cecchi Nobile di Pescia (mf)
Galeotti Flori Nobile di Pescia (mf)
Giannini Nobile di Pescia (mf)
Macarini Carmignani Nobile di Pescia (mf)
Orsi Bertolini Conte (mpr) - Nobile di Pescia (mf) - Nobile di Pisa
Pesenti Nobile di Pescia (mf)
Puccinelli Sannini Nobile di Pescia (mf)

Appena sono in condizioni proporrò l'elenco totale della nobiltà pesciatina al 1750.

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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda contegufo » venerdì 13 maggio 2011, 7:07

Salve

il "Libro d'oro" di Pescia, istituito in base alla legge sulla nobiltà del 1750, è conservato all'Archivio di Stato di Pescia (Pt) e ammesso alla consultazione.

La pubblicazione "I cavalieri di Pistoia, Prato e Pescia membri del sacro militare ordine di S. Stefano papa e martire" di Bruno Casini (supplemento al "Quaderno Stefaniano" n. 16/1997, Edizioni ETS, Pisa, 1997), consultabile presso lo stesso Archivio contiene le schede delle famiglie iscritte all'ordine ed anche la riproduzione degli stemmi tratta dal "Libro d'oro".

All'Archivio di Stato di Firenze, nel fondo della "Deputazione sopra la nobiltà e cittadinanza" è conservata la documentazione presentata dalle famiglie pesciatine che chiedevano l'iscrizione alla nobiltà.

Saluti
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Re: Nobili e Patrizi a Lucca

Messaggioda pierluigic » sabato 21 maggio 2011, 13:32

.


Vorrei proporre a completamento di quanto riportato dall’ottimo Contegufo questo elenco :



PESCIA

Famiglie abili agli uffici della Maggiore

Agli , Albergucci , Albertini , Aldobrandi , Ammannati , Armanni ( Ormanni ) Barba ( Della Barba ) Bardi , Baregliani ( Da Bareglia ) Belloni , Benevieni , Benigni , Benincasa , BENUCCI ,Berrettari , Berti , Bertini , Bonagrazia , Bonvicini , Boramonti ( Doramonti ) ,Caccianimici ,Calvani , Capocci , Cappelletti ,Cardini , Catani ( Cattani ) Cecchi , Celli , Cenci , Cheli ,Chiari , (da Chiari ), Cinelli , Coiai ( Corari ) , Collodi ( Da Collodi ) , Colucci , Corsini , Ducci , Falorni , Forti , Galeffi , Galeotti , Gambarini , Gangalandi ( Gangalanti ) , Garzoni , Gerini , Gherardi , Gialdini , Graziadei , Landi , Lapi , Lenzi , Lippi , Magnani , Mainardi , Maligni , Mancini , Marchi , Marini , Martelli , Martello ( Martelli ) Martini , Montalati , Montecatini o Da Montecatino , Niccolai , Nigozzanti , Nucci , Nuti , Obizzi , Oliva o Dell’Oliva , Onesti o Degli Onesti ,Oradini , Orlandi , Orsi , Pacini , Pagni , Parmigiani , Pellegrini , Perondi , Pesenti ,Pini , Pisanelli , Poschi , Puccinelli ,Puccini , Raffaelli , Ravignani ,Ricci ,Rosellini , Salamoncelli , Salutati , salvani , Sandri , Scotti , Serponti , Severini , Simi , Simoni o anche Sterponi , Spilletti , Testa ,Torriani , Torrigiani , Turini , Upezzini ,Urbani , Vanni , Vecchiaia o Da Vecchiaia , Visconti ,



dal libro “Pescia ed il suo territorio nella storia , nell’arte e nelle famiglie” 1961 di Michele Cecchi ed Enrico Coturri




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