da Elmar Lang » martedì 10 maggio 2011, 16:24
Purtroppo, si tratta -più che di un wanttobelieve- di una trama ben ordita.
Negli anni '70-'80 si sviluppò a dismisura un'attività di falsificazione delle antiche onorificenze. Tale attività, che ebbe in Germania i suoi più attivi e capaci esponenti riuscì, in patria ed all'estero, ad inondare il mercato con ogni sorta di più o meno credibile rifacimento.
Taluni collezionisti erano anche muniti di portafogli ben gonfi e questi "creativi", assai colti peraltro, ebbero facile presa offrendo i loro prodotti, destinati a tutte le tasche: i pezzi più "rari" fabbricati in pochi esemplari, ripagarono i costi di produzione e per un certo periodo gratificarono i possessori, convinti di avere in cassettiera degli invidiabili Pretiosen.
La medaglia di "Villiers-en-Couché" non sfuggì al gioco e di essa apparve persino un esemplare in oro ("creato" utilizzando un riconio da matrice originale, ma di fine '800, con spessore ed appiccagnolo sbagliati). Questo, fu opera di un fantasioso più-o-meno nobiluomo ungherese che visse a Monaco d.B. negli anni '50-'70 e che commerciò attivamente in decorazioni e numismatica. Ovviamente, essa era priva della complessa catena d'oro, difficilissima da riprodurre... Questo mirabile acrobata della Faleristica riuscì anche ad inventarsi una "versione per sottufficiali"... e, scuserete l'off-topic, persino la medaglia "SALVTEM EX INIMICIIS" (bella peraltro!), che Francesco II avrebbe destinato a sovrani e principi dopo essere scampato alla morte o prigionia al fatto di Villiers-en-Couché.
E da lì, tutto un profluvio di costosi "esemplari portativi" (ahah!) realizzati in fusione, galvano, ecc., roba da pensare che questi 8 ufficiali britannici portassero la medaglia sempre montata su ogni abito, pigiama, portachiavi, redini del cavallo e collare del cane...
Storia simile, anche per la "Pro Virtute Militari": e qui buon gioco vi fu con i collezionisti non-italiani. Questa medaglia fu coniata in 175 esemplari, inviati al "Generalkommando" di Lombardia e, come risulta agli atti, conferita dal 1817 al 1827 in 85 casi (30 dei quali non furono consegnati per irreperibilità); gli esemplari non conferiti, inviati dapprima al Comando Militare di Venezia, furono poi inoltrati al k.k. Hofkriegsrath di Vienna, indi trasferiti alla Cancelleria dell'Ordine della Corona di Ferro; le medaglie rimanenti, eccetto 20 esemplari, furono inviate alla fusione nel 1827; questi, ancora presenti nel 1905, furono infine distrutti assieme a tutte le decorazioni degli ordini imperiali presenti presso le Cancellerie degli Ordini, all'indomani della caduta della Monarchia.
I pochi esemplari originali in circolazione sono quasi tutti in mano ad italiani: relativamente facile quindi per noi evitare brutte sorprese. Per i colleghi tedeschi ed austriaci, invece furono dolori... in mancanza di originali, *hop!* se ne fanno di nuovi. Quando poi saltò fuori l'imbroglio, ecco che dopo un po' i rifacimenti emersero nuovamente, divenendo "Medaille Typus B" (da sbellicarsi!), oppure "Spangen-Zweitstücke" (ovvero "duplicati per il medagliere"), e via così creando.
Scusate se ho un po' annoiato, ma oltre che collezionare le decorazioni, mi piace anche raccogliere la storia che c'è dietro la nostra passione!...
A presto,
Elmar Lang
Non fidatevi mai delle statistiche, se non siete stati voi a falsificarle. (P. Kalpholz)