Scusa Pierluigi se non ti ho risposto, ma avevo perso di vista questo post.
Per prima cosa ho risolto il mistero dello stemma turrigiano sulla porta di casa dei miei nonni a Scansano. Poi eventualmente una volta riordinate tutte le carte farò un post a parte poiché la questione è molto interessante.
Lo stemma appartiene ad un ramo dei Cattanei Della Torre di Primaluna, ramo primigenio della famiglia Della Torre. Dopo che nel 1450 Michele Attendolo dei veneziani distrusse il castello dei Torriani e la Valsassina, Messer Giovanni Braccio lasciò la Lombradia per Roma con i suoi figli. Il maggiore di questi, Antonio detto il Fattorino servì nei castelli dei Farnese L'altro figlio Battista morì senza eredi ed infine il terzo Francesco, uomo molto cattolico e cristiano, divenne vicario nel castello di Scansano che a quei tempi apparteneva ai Farnese. A sua volta lasciò tre figlioli, Galeazzo, Giovanni e Pietro Paolo. Francesco fu sepolto nella chiesa maggiore del castello con grande onore e sopra la sua sepoltura fu intagliata la nobile insegna dei Torriani. Il quarto figliolo dei Torriani fu Filippo Torriano .... andò a Roma nel periodo di Papa Paolo III, quindi si parla dei primi del '500. Poi Simone, quinto figlio di Giovanni Braccio che morì a 110 anni alla servitù di casa Farnese e del Cardinal Santa Fiora che lo voleva alla sua ricca mensa, morì suo governatore di Scansano, lasciò un figliolo che si chiamava Antonio, il quale ha parimenti lasciato tre figlioli, Anchise, Orlando e Sebastiano ...
Questa stirpe di "cattanei" si è nominata Bianconi - Bianchi - Bianchini, famiglie patrizie dimoranti in Roma, nel senese e grossetano e nella Contea di Santa Fiora.
La mia famiglia si è imparentata con i Bianchi - Bianchini di Scansano con il mio quadrisnonno Ludovico che gli abitava accanto e successivamente ha acquistato anche la parte della casa che era andata in eredità alla famiglia della sorella della sua consorte. Quindi tutta la casa Bianchini posta nel Castello di Scansano è appartenuta alla famiglia di mia madre finché non l'hanno venduta nel 1927 per trasferirsi a Grosseto.
Questi Link ai riferimenti esatti, oltre tutti i dati estratti dallo stato napoleonico, della restaurazione e civile di Scansano che ovviamente non posso trasmettere essendo decine di documenti.
http://www.armoriale.it/wiki/Manoscritti_araldici_BNVE
https://books.google.it/books?id=8MFYAA ... me&f=false Nota: Il Vescovo Niccolò Arcangelo Bianchini, di Scansano, a Sovana dal 1747 al 1750 è stato uno dei pochi Vescovi eletti su suggerimento di un imperatore, Francesco i d'Asburgo Lorena, probabilmente predestinato a diventare Papa ma morto di malaria contratta nel corso di una delle sue visite pastorali.
Per quanto riguarda la storia dei Lenzi bolognesi è un bel po' più complessa perché ce ne sono tanti e confondere quelli provenienti da Firenze con tutti gli altri è facilissimo. C'è sicuramente un casato di Capugnano che aveva un castello nel Poggio di Capugnano fin dal '300 e poi quelli di Granaglione, i miei, che potrebbero venire, assieme ad altri da Firenze, infatti nella vicina Porretta è attestato con certezza uno stemma dei Lenzi fiorentini. ma ne parleremo a parte.
A questo punto non so quanto i miei Cavani c'entrino con Parma, forse più con la Lombardia. Comunque vedremo, quasi certo è che arrivarono a Scansano con i Della Torre.