da Morello » martedì 12 maggio 2015, 10:15
Ho fatto un discorso generale. Anche perchè, per esperienza personale, ad esempio, sui registri parrocchiali ottocenteschi non c'è annotato il mestiere e la via o strada di residenza. Cosa che invece ho trovato, per i miei antenati, nei registri dello stato civile. Ho scoperto ad esempio, che mio quadrisavolo morì "nella barca, in mare", cosa che non era annotata sul Liber Mortuorum della Parrocchia. Inoltre, come già accennato, grazie all'Onciario del 1751, conservato nella Biblioteca Comunale di Ortona, ed ai Registri dello Stato Civile conservati nell'Archivio di Stato di Chieti, mi sono ricostruito tutto l'itinerario delle case o vie/strade (grosso modo) abitate dai miei antenati. E' ovvio però, come già detto, i Libri Parrocchiali possono arrivare anche agli inizi del XVI secolo. Le mie ricerche, purtroppo si sono fermate ad un Liber Matrimoniorum del XVII secolo. Sono stato poi fortunato e grazie ad ad una segnalazione di un amico ho scovato altri antenati agli inizi del XVII sec. su due atti notarili. Adessso consulto, quando posso, gli atti della Regia Udienza (XVII sec.) e delle Corti Civili (XVI/XVII sec.), con la speranza di trovare qualcosa. Ho ancora qualche atto del XVI/XVII secolo da consultare presso l'Archivio Diocesano di Chieti. Inoltre ho un "indizio" (?) su una pergamena del XV/XVI secolo conservata, forse, dai discendenti dei feudatari di Miglianico (Ch), terra d'origine dei miei antenati, i quali ultimi, probabilmente, all'occorrenza si servivano di notai teatini (un "mare magnum" da consultare, forse inutilmente, desisto!).
Cordialmente.
Morello
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IN IVSTITIA ET PACE PROBITAS