FP ha scritto:La mia richiesta partiva dal presupposto che girando su internet si vedono "riconoscimenti" di stemmi e nobiltà a varie famiglie italiane conferiti dal Re d'Armi spagnolo con assenso del Ministero di Giustizia...e quindi a quanto pare famiglie che ancora puntavano a riconoscimenti, seppur esteri, ce ne sono state in Italia e anche dopo il fatidico 1948.
Le rispondo subito perchè mi rendo conto che NON è andato a fondo su questa tematica, quindi ripeto quanto Umberto Eco aveva detto a El Mundo ("todos los que habitan el planeta, incluyendo los locos y los idiotas, tienen derecho a la palabra pública..."), lei come me sa bene che quanto leggiamo su internet e su altri sistemi informativi deve essere controllato.
Le Certificazioni che gli ultimi Cronistas de Armas facevano agli stranieri (dei territori facenti parte della Comunità Ispanica) erano di 3 tipi: Certificazioni araldiche (4-6 pagine) dove si trovava la certificazione dello stemma (che seguiva le regole araldiche spagnole) e qui dico bisogna saperle leggere, queste sono le più numerose e nulla a che fare con la nobiltà, le certificazioni di genealogia ed arma, ovvero la certificazione della genealogia e dello stemma (numero di pagine variabile a secondo delle generazioni contenute) dove doveva essere indicata la fonte da dove proveniva il documento genealogico con l'indicazione di dove si trovava, ed infine le pochissime certificazioni di nobiltà, genealogia ed arma, dove il Cronista de Armas citava i documenti e le fonti dove si trovavano (pagine variabili). Detto questo una Certificazione di nobiltà, genealogia ed arma, era valida e sotto la completa responsabilità del Cronista de Armas che la redigeva (se la documentazione era falsa il Cronista de Armas era responsabile per le sue dichiarazioni, in quanto era un esperto della materia). Le certificazione per aver valore dovevano avere il "Visto bueno" del Ministero di Giustizia che riconosceva e certificava la firma del Cronista de Armas.
Ma per dire che il titolo nobiliare (non la nobiltà generica che non è ufficialmente riconosciuta in Spagna) era riconosciuto ufficialmente in Spagna ci voleva un altro procedimento ovvero l'Autorizzazione all'uso del titolo, che dipendava dal re oltre che dal Ministero di Giustizia.
Molti italiani che si rivolgevano alla Spagna per eventuali riconoscimenti araldici non sempre erano corretti nel dire quello che avevano ottenuto davvero, spesso ci costruivano sopra quello che sognavano, ma il sogno non è la realtà.
La legislazione nobiliare in Spagna dal 1948 al 2006 ha avuto varie evoluzioni, e sono cambiate tante cose.
Ha ragione gli italiani hanno seguito tante strade per accedere alla nobiltà oppure ottenere riconoscimenti nobiliari e ovviamente dall'entrata in vigore della nostra Costituzione ai giorni nostri...
Ho visto i più strani "escamotage" ed invenzioni, compresi i privati che si sostituiscono al Pubblico (lo Stato) nel riconoscere una nobiltà che può avere valore solo se lo Stato la riconosce.