Strana iconografia

La scena raffigura un soldato (romano? l'armatura é classica) che ha appena forzato il lato d'una tomba (che assomiglia tanto a un altare, ma credo sia proprio una tomba, essendo sormontato da un a panoplia-trofeo militare).
Sui gradini é appoggiata la mazza/leva/piede di porco servito all'operazione, così come vi sono i frammenti della lastra che chiudeva il fianco del sepolcro.
Lastra corredata di epigrafe, ma illeggibile (illeggibile non perché abrasa o deteriorata, ma proprio perché così dipinta - in stile compendiario - dal pittore, con segnetti appena abbozzati a simulare le lettere).
Il soldato fugge inorridito alla vista (giacché si copre addirittura gli occhi) di quanto ha trovato nella tomba: un cadavere parzialmente decomposto: si intrevede il teschio dalla pelle lacerata del volto, nel ventre sembrano banchettare vermi e liquami putrefattivi colano dal bordo del sepolcro.
Non esattamente una scoperta sorprendente da farsi all'interno di una sepoltura, eppure il nostro fugge sconvolto da quanto ha visto.
Sorvoliamo sulla lucernetta che splende all'INTERNO del sepolcro (e sull'assurdo costituito dal fatto che presumibilmente lo stesso soldato ha avuto PRIMA la calma e il tempo di accenderla e appenderla, e DOPO ha pensato bene di lasciarsi andare a una crisdi isterica, ma con tutta calma...)
Qualcuno ha idea di COSA esattamente queste strana scenetta rappresenti?
Non credo che l'autore possa essere d'aiuto: una etichetta manoscritta sul restro dice Costantin Zeller, sciolto - anche se onestamente rimango perplesso, sia per lo scioglimento del nome di battesimo, sia per il (vaghissimo) riscontro stilistico - come Johann Conrad Zeller (1807-1856).
Sui gradini é appoggiata la mazza/leva/piede di porco servito all'operazione, così come vi sono i frammenti della lastra che chiudeva il fianco del sepolcro.
Lastra corredata di epigrafe, ma illeggibile (illeggibile non perché abrasa o deteriorata, ma proprio perché così dipinta - in stile compendiario - dal pittore, con segnetti appena abbozzati a simulare le lettere).
Il soldato fugge inorridito alla vista (giacché si copre addirittura gli occhi) di quanto ha trovato nella tomba: un cadavere parzialmente decomposto: si intrevede il teschio dalla pelle lacerata del volto, nel ventre sembrano banchettare vermi e liquami putrefattivi colano dal bordo del sepolcro.
Non esattamente una scoperta sorprendente da farsi all'interno di una sepoltura, eppure il nostro fugge sconvolto da quanto ha visto.
Sorvoliamo sulla lucernetta che splende all'INTERNO del sepolcro (e sull'assurdo costituito dal fatto che presumibilmente lo stesso soldato ha avuto PRIMA la calma e il tempo di accenderla e appenderla, e DOPO ha pensato bene di lasciarsi andare a una crisdi isterica, ma con tutta calma...)
Qualcuno ha idea di COSA esattamente queste strana scenetta rappresenti?
Non credo che l'autore possa essere d'aiuto: una etichetta manoscritta sul restro dice Costantin Zeller, sciolto - anche se onestamente rimango perplesso, sia per lo scioglimento del nome di battesimo, sia per il (vaghissimo) riscontro stilistico - come Johann Conrad Zeller (1807-1856).