La moda divide l'uomo in tre categorie:
- quelli che la moda la fanno;
quelli che la moda la seguono;
quelli che la moda la patiscono.
Moderatore: Guido5
nicolad72 ha scritto:Non non è un caso è una strategia di marketing per vendere più vestiti.... tra un po' torneranno i 3 bottoni e noi come pecore ad inseguire la moda!
La moda divide l'uomo in tre categorie:quelli che la moda la fanno;
quelli che la moda la seguono;
quelli che la moda la patiscono.
Cronista di Livonia ha scritto:Abiti due o tre bottoni è assolutamente indifferente, io personalmente sono circa al 50%-50%. Abbastanza simile il discorso anche per la questione doppio petto.
Tendenzialmente uso il due bottoni più con gilet a doppio petto e il tre bottoni con gilet a petto singolo, ma è mera preferenza personale.
Gli abiti vecchi sono passati di moda? La trovo una affermazione agghiacciante. La moda non c'entra praticamente nulla con l'eleganza. Un brutto abito nuovo resta brutto un bell'abito vecchio resta bello. Naturalmente va fatto un distinguo tra ciò che è oramai un costume e quello che è ancora un abito in uso, seppur con un taglio un poco particolare. Io preferibilmente vesto in stile anni '30. Non c'è molta differenza con un normale completo odierno di buon gusto. Il mio primo completo fattomi dal sarto di mio nonno è ancora splendido e valido.
Dice molto bene Nicola che seguire le mode non è proprio il massimo.
Vero che non sempre gli abiti fatti da un sarto sono migliori di quelli già fatti, ma molto dipende dal sarto, dal cliente e dal produttore di abiti già fatti. Un abito fatto da un cattivo sarto o con materiali scadenti su commisisone di un cliente privo di gusto non potrà competere con un medio abito ben fatto di buona marca.
Il sarto è utile per esprimere bene un proprio stile, possibilmente ciò andrebbe fatto da chi ne capisce qualcosa ed ha buon gusto, ma non si può chiedere tutto.
Tendenzialmente a pari gusto e soldi, con un sarto medio-bravo molto meglio il sarto.
Per il resto, pur avendo gusti decisamente diversi da Alessio (non mi piacciono i pantaloni che si restringono verso la caviglia, nè tantomeno i risvolti alti), posso concordare su vari punti.
Per una cerimonia meglio un abito tinta unita scuro (in alcuni rari casi un gessato molto sobrio può anche andare, ma è sempre una scelta che va fatta con occhio, in dubbio meglio il tinta unita).
Sempre per una cerimonia meglio una camicia bianca (dovrebbe essere d'obbligo).
Idem sul discorso lunghezza e colore della cravatta, giusta lunghezza e sobria per favore.
Gli abiti un poco anomali per colori vanno benissimo a.) ai tropici per i bianchi, avorio, avana e altri chiari b.) in campagna c.) in contesti sportivi.
L'ideale per le cerimonie diurne oggigiorno, dato il sostanziale abbandono degli abiti da cerimonia in Italia, sarebbe il mezzo tight, ma temo di essere rimasto l'ultimo in Italia ad indossarlo. Se incontrate qualcuno in mezzo-tight ci sono buone probabilità che sia io.
Una piccola nota sulla tabella inserita da Alessio, se si considera lo smoking informal, allora l'abito scuro non è formal, ma semplicemente lounge suit, il formal è il frac o il tight. Se invece consideriamo l'abito scuro formal (diurno) allora dobbiamo promuovere lo smoking a formal (serale) o black-tie.
Cordialmente,
Il Cronista di Livonia
nicolad72 ha scritto:il Santo Sepolcro e Malta sarebbero in perenne lutto con la cravatta a tono con la rosetta
Alessio Bruno Bedini ha scritto:Il discorso cravatta anche è importante.
Anzitutto la lunghezza: Odio vedere cravatte troppe corte, come le portava Oliver Hardy, oppure lunghe fino a metà coscia come le porta il presidente Trump!
Torna a Piazza Principale / Main Square
Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti