Buongiorno a tutti cari amici del forum, ho da porvi un questito che da molto tempo mi fa riflettere.
Ove durante il periodo monarchico un titolo fosse passato da una casata ad un altra (es da moglie al marito, e da qui alla famiglia di lui), con tutte le formalità previste dalla allora vigente normativa, che fine avrebbe fatto il relativo predicato qualora fosse stato cognomizzato ed usato da rami collaterali della casata "cedente" il titolo?
I discendenti collaterali della casa che ha "perduto" il titolo (es.cugini) avrebbero perduto la legittimazione ad usare quel predicato? e nel caso di cognomizzazione, i nuovi titolari avrebbero in un qualche modo avuto strumenti per ottenere la rimozione di un predicato ormai loro?
Ed in ultimo: da un punto di vista strettamente "morale", legittimo è l'uso da parte di detti discendenti della casa "cedente" del predicato perduto? o banalmente si sarebbero dovuti rassegnare a tale "deminutio"?
Un cordiale saluto
GT