Lo scorso anno si è concluso con la morte di uno dei primi soci dell'Istituto Araldico Genealoigico Italiano, uno di quelli che sin dall'inizio aveva creduto che la nostra organizzazione, in un tempo in cui vi erano (come oggi) molti ciarlatani ed improvvisati nelle nostre discipline, potesse fare molto per la serietà scientifica nel nostro Paese, ed aveva visto lungo visto i risultati conseguiti in questi 25 anni.
Flavio Andreoli era nato il 18 dicembre 1945 a Pettorazza (RO), è vissuto a Mestre (VE) dove si è spento il 23 dicembre 2017.
Tenente di complemento, Segretario e poi Assistente A.N.C.C., fino alla laurea in Economia e Commercio a Ca’ Foscari (consegue poi anche il diploma DITALS).
Ha insegnato in Istituti Tecnici, dove si è fatto promotore di corsi e collaborazioni con enti pubblici e privati. Flavio Andreoli è stato una persona dalle grandi curiosità e dalla grande voglia di sapere e approfondire ogni ambito dello scibile: conclude, con il massimo, il Corso Superiore Quinquennale di Cultura Biblica di Caselle (To), con tesi metodologica, e la Scuola Quadriennale di Genealogia, Araldica e Scienze Documentarie di Bologna nel 2004.
Come uditore ha frequentato le Scuole Biennale di Paleografia, Biennale di Formazione Politica, Archivistica, Diplomatica dell’Archivio di Stato, Triennale di Teologia per Laici e, straordinario il corso annuo di Ebraico del seminario (2003-2004).
Ha seguito molti altri corsi, fra cui:
Alta Cultura e Italianistica (Fondazione Cini), Esperanto, di cui ha avuto il magistero Ordinario (Università di Siena), Liquidazione paghe, Giornalismo e scrittura creativa.
Docente dell’Istituto Italiano di Esperanto (Cattedra Provinciale).
È stato uomo dalle mille sfaccettature: conferenziere, ha presentato mostre e curato cataloghi d’arte.
Ha pubblicato studi fin dal 1998. Associato a tante istituzioni, fra le quali si ricorda Socio Corrispondente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano – IAGI e Socio Fondatore dell’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche - AIOC, ha avuto diverse onorificenze, fra le quali il 27 dicembre 2002 Cavaliere dell’OMRI, medaglie al merito e altre distinzioni. Pensionato INPDAP, è stato attivo nella beneficenza e nel volontariato.
Molte pubblicazioni si sono interessate di lui.