Perché invece un tempo i titoli nobiliari erano tutti guadagnati alla luce del sole per grandi imprese, nessuna compravendita, nessun matrimonio ad hoc per accaparrarsi titolo e posizione senza particolari meriti et similia?
Io ritengo che il mondo e gli esseri umani siano sempre gli stessi. Coloro che "brigavano" un tempo per ottenere un titolo sono gli stessi che "brigano" oggi per ottenere favori e posizione sociale, così come coloro che un tempo operarono bene a favore della società e ottennero il giusto riconoscimento in un titolo, così oggi i tanti che studiano e operano bene e ottengono un giusto posto nella società.
Che poi la posizione del genitore o del posizione sociale ieri come oggi possa aiutare, è indubbio. Però pensare che ci siano solo truffatori o che le posizioni dirigenziali di oggi siano solo conseguenza di imbrogli, spinte e raccomandazioni... lo trovo poco giusto nei confronti dei tanti che ce la fanno senza spinte. E' che in Italia siamo sempre abituati a dare la colpa alla sfortuna e agli imbrogli anziché a noi stessi ("ehhh, non ho passato il test per notaio perché c'era il figlio di papà raccomandato", "ehhh, non ho ottenuto il posto perché c'era chi ha pagato" et cetera...) invece sento molto di rado qualcuno che serenamente accetti la situazione di non essere passato perché c'è stato chi più capace di lui o che ha studiato di più e ho tanti esempi di miei conoscenti che hanno ottenuto importanti incarichi o sono entrati in magistratura o altri ambiti molto selettivi senza conoscenze, senza spinte, senza raccomandazioni, senza genitori alle spalle, ma solo impegnandosi.
Un tempo il titolo nobiliare e tale classe erano funzionali all'assetto sociale nazionale ed europeo. Oggi non lo sono più, soprattutto in Italia. Non ne farei un dramma a meno di non considerare la classe nobiliare non come mera classe sociale funzionale all'epoca, al contesto storico e sociale, ma come "classe divina" che trascende il tempo e la storia
Ma allora andiamo nella fantascienza e non nella realtà.