Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

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Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

Messaggioda Remus Petreius » giovedì 11 ottobre 2018, 7:15

Buonasera a tutti questo è un forum che ho letto, soprattutto negli ultimi periodi con grande interesse, a motivo del mio crescente interesse per la ricerca più etnografica e antropologica che genealogica a dire il vero. Valutando e leggendo varie opinioni mi sono deciso a provare il Kit del Genographic project 2.0, che ho ordinato ad Agosto e i cui risultati mi sono giunti pochi giorni fa. Tuttavia, ho, nonostante le numerose ricerche precedenti ed antecedenti i risultati, riscontrato notevoli difficoltà nell’interpretazione delle risposte del test (sicuramente per ignoranza ed inesperienza). Perciò ho pensato di proporvi i miei risultati nella speranza che qualcuno di voi potesse aiutarmi a caprine di più o magari anche aiutarmi ad indirizzarmi verso un approfondimento eventualmente necessario per i miei obiettivi.
Nei risultati mi è stato fornito un riepilogo del mio lignaggio patrilineare, con questa sequenza:

Paternal Journey

P305 (Central Africa, all men)
M42 (Central-East Africa, all men)
M168 (Central-East Africa, one of the first branches to leave Africa)
P143 (South-West Asia, Arabian Peninsula, one of the oldest branches to leave Africa, 60000 years ago)
M89 (South-West Asia, in 95% of non Africans, 55000 years ago)
M578 (South-West Asia, towards Anatolia and Caspian Seas)
P128 ( South Asia, more than half of non Africans, 45000 years ago)
M526 (South Asia, 42000 years ago, shared by men with M to S haplogroups)
M45 (Central-South Asia, 35000 years ago, gave birth to R haplogroup)
M207 (Central Asia, 30000 years ago, grave birth to most European men, belonged to R, and South-West Asian men)
P231 (Central Asia, 25,000 years ago, his descendants include most European men and many others from Central Asia, West Asia, and South Asia)

Fornendomi come risultato finale un aplogruppo R-M420, che ho letto essere il nome nella nuova classificazione di R1a. Ma questo aplogruppo è enorme, essendo quindi questa un’informazione poco precisa (quando avevo letto che sullo studio del cromosoma Y Geno 2.0 fosse tra i più precisi).

Se può servire, i risultati dello studio sugli autosomici, ma mi pare di aver capito che queste info siano molto più recenti e quindi poco utili per interpretare i risultati di sopra, mi hanno dato questi risultati:
47% Asia Centro-Ovest (regione Caucasica);
40% Europa Meridionale (Centro Italia);
10% Europa Centro-Occidentale (Provenza);
3% Nord-Africa (Libia).

Scusate per il poema, spero veramente di non avervi importunato e che ci possa essere qualcuno così di buon cuore da potermi aiutare.
Grazie mille!
Remus Petreius
 
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Re: Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

Messaggioda Nessuno » domenica 4 novembre 2018, 11:13

Mi sembra strano che non siano riusciti ad andare oltre M420... Forse sarebbe utile il Big Y di FTDna per un semplice motivo: se National Geographic ti dovesse dire che M420 è la tua ultima mutazione rintracciabile, allora potrebbe darsi che appartieni ad un ramo parallelo ai discendenti noti di M420. Dunque, il Big Y può aiutarti a trovare anche le mutazioni cosiddette private, cioè che possiedi solamente tu e nessun altro.

Per esempio, si pensava che R1b avesse solamente come mutazioni discendenti sopravvissute solamente quelle R1b1 e R1b2 (quest'ultima, probabilmente, estinta, ma rintracciata negli antichi resti). Tuttavia, dopo uno studio condotto in Asia Centrale su persone viventi, si sono accorti di un uomo del Bhutan che aveva una mutazione non conosciuta dopo R1b, il che lo avrebbe inserito su un ramo parallelo a R1b1 e R1b2... diciamo un R1b3.
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Re: Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

Messaggioda Alessio Bruno Bedini » domenica 4 novembre 2018, 11:40

si effettivamente il test Geno 2.0 è un po' antiquato rispetto ai test attuali.
Anche io lo feci molti anni fa ma ora lo sconsiglierei.

Ti consiglio un test base su FTDNA e poi l'iscrizione al "Progetto R1a1a e Subclades"
Guardando ai risultati su https://www.familytreedna.com/public/R1 ... n=yresults gli italiani M420 sono pochi, potresti trovare forse qualche "parente".

Purtroppo non riesco ad aprire molte pagine dei risultati e non posso aiutarti oltre.
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Re: Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

Messaggioda Remus Petreius » domenica 6 gennaio 2019, 22:35

Non avevo letto la risposta, siete stati davvero super gentilissimi! Ma da un punto di vista etnologico, non si riesce ad estrarre un’appartenenza o un indirizzo quanto meno da queste informazioni così scarne?
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Re: Aplogruppo R1a con Geno 2.0: come capirci qualcosa?

Messaggioda Remus Petreius » lunedì 7 gennaio 2019, 1:02

Tra l’altro io avevo riprovato con Living DNA e i risultati che mi ha dato sono questi (compatibili tra l’altro di più con la mia storia familiare e anche con il mio fenotipo; non so se vi possono essere utili per interpretare meglio i risultati precedenti e magari trarre informazioni riguardo la mia ricerca.
I risultati che mi ha dato sono i seguenti:
DNA AUTOSOMICO
- Europa (Sud) 83,7%:
Sud-Italia 47,6;
Penisola iberica 16,5;
Toscana (centro-Italia) 13,5;
Egeo 4,5;
Sardegna 1,6.

- Vicino Oriente: 13,2%:
Iran 9,1;
Levante ( Costa siriana) 4,1.

- Asia del Sud 3%:
Pashtun 3.

Interessantissima è anche la mappa di migrazione, che va a rappresentare graficamente il grado di concentrazione del tuo DNA autosomico nelle varie regioni nel mondo, colorandole con maggiore intensità quanti più discendenti con quel patchwork genetico ci sono in quell’area. Ancor più interessante, mostra questa mappa evidenziando la presenza del tuo DNA autosomico anche in relazione alle epoche storiche che si succedono nel tempo.
Ebbene il mio risultato mostra una concentrazione massima in sud Italia, che resta circoscritta fino all’età del Bronzo e si estende all’Italia intorno a 5500 anni fa con la prima migrazione indoeuropea (con qualche spot contemporaneo in Spagna intorno al 1500 e qualche rappresentazione più significativa in Grecia, ma comunque non così incisiva come quella in sud Italia, a partire da 8000 anni fa, durante l’esapansione dei coltivatori del Neolitico e diffondendosi in tutta Europa in maniera omogenea dai 19000 anni a tornare indietro, e così via a coprire poi tutta la mappa mondiale).

LINEA PATRILINEARE E MITOCONDRIALE
Mi definisce inoltre un R1a senza alcuna subclade per la via paterna è un U1a1a3 per la linea mitocondriale.

Io a questo punto mi sono fatto l’idea che il mio R1a sia originato dalle prime migrazioni dei coloni greci verso il Sud Italia, di popoli di stirpe micenea, o comunque Ioni, essendo tra l’altro io dell’agro campano.

Se vi fa piacere e siete ancora così pazienti, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate (anche se comunque credo che il big Y lo dovrò fare)
Remus Petreius
 
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