La Genealogia Genetica è scientifica?

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La Genealogia Genetica è scientifica?

Messaggioda PUER APULIAE » lunedì 27 agosto 2007, 17:17

Egregi frequentatori del forum,
mi piacerebbe conoscere il vostro parere su quanto pubblicizzato dal sito www.igenea.com dal quale ho copiato quanto sotto riportato:

"Test delle origini: Da dove vengo?
Da quale area geografica provengo?
Chi è la mia madre preistorica, il mio padre preistorico?
Con ogni test della genealogia del DNA a cui vi sottoponete, sarete in grado di scoprire l’identità della vostra madre e del vostro padre preistorici. Scoprirete da quale regione geografica provengono i vostri antenati ed in che modo si sono spostati nel mondo da centinai di migliaia di anni a questa parte. Inoltre: per effettuare un test di genealogia del DNA basta prelevare un campione di saliva.
Ricerca antenati: il vostro albero genealogico ha degli spazi vuoti?
Volete rintracciare i vostri parenti in giro per il mondo?
Desiderate controllare la parentela di un vostro antenato?
Con la genealogia del DNA scoprirete parenti finora sconosciuti e riceverete nuove informazioni utili alla ricerca sulla vostra famiglia. Potrete inoltre controllare se siete effettivamente imparentati con dei vostri presunti antenati. Un campione comparativo degli antenati NON è necessario. Scoprite se condividete gli stessi parenti con qualcuno oppure se appartenete ad una determinata linea genetica"
.

La ricerca scientifica è attualmente utilizzata nei più autorevoli consessi internazionali per intraprendere/validare ricerche genealogiche? Cosa ne pensate?
Ringrazio, SC
REGIA TETIS AGER
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Messaggioda FP » lunedì 27 agosto 2007, 17:35

Potrete inoltre controllare se siete effettivamente imparentati con dei vostri presunti antenati.


Questa mi sembra un'affermazione un po' forte. Occorre considerare che è già piuttosto complesso determinare se una persona sia figlia o meno di un'altra mediante la tecnica dell'elettroforesi su gel, figurarsi comparare il dna di un essero umano in vita con un suo antenato...
Se fosse vero potremmo smascherare tutti i sedicenti principi bizantini o carolingi. Purtroppo non credo che le sequenze geniche di Carlo Magno e Giustiniano siano ancora intatte; il loro DNA (ammesso che possa essere possibile estrarlo) è ormai deteriorato dalla miriade di secoli passata.
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Messaggioda marcoluca » lunedì 27 agosto 2007, 18:04

Mesi fa suscitò scalpore la notizia di una ragazza rimasta incinta dopo aver avuto rapporti con due gemelli monozigoti. Nemmeno il test del DNA in questo caso sarebbe riuscito a determinare la paternità del feto. Questo per dire quanto sia complesso un tipo di ricerca simile, ed in questo caso si parla di una discendenza diretta! Vi lascio immaginare quando le parentele si allargano e si mischiano!
Parlare poi di preistoria!... lascia molto sentori di una grande bufala, scusate, ma non ci credo proprio!
E' certo pero che scientificamente parlando i nostri progenitori erano africani!
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Messaggioda Gian » lunedì 27 agosto 2007, 20:34

Francesco Pompili ha scritto:
Potrete inoltre controllare se siete effettivamente imparentati con dei vostri presunti antenati.


Questa mi sembra un'affermazione un po' forte. Occorre considerare che è già piuttosto complesso determinare se una persona sia figlia o meno di un'altra mediante la tecnica dell'elettroforesi su gel, figurarsi comparare il dna di un essero umano in vita con un suo antenato...
Se fosse vero potremmo smascherare tutti i sedicenti principi bizantini o carolingi. Purtroppo non credo che le sequenze geniche di Carlo Magno e Giustiniano siano ancora intatte; il loro DNA (ammesso che possa essere possibile estrarlo) è ormai deteriorato dalla miriade di secoli passata.

sono perfettamente in accordo con Lei...in secoli di matrimoni il nostro DNA è molto diverso da un nostro antenato del'500 per esempio...
quindi per me la solita bufala in sostanza...
G.
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Messaggioda Lord Acton » martedì 28 agosto 2007, 7:29

Sono alquanto scettico, pur con tutti i progressi della scienza ritengo che sia difficile seguire la linea certa del DNA dopo una decina di generazioni.

Non più tardi di 6 mesi fa ho avuto modo di essere coinvolto, per altri motivi, in una ricerca di DNA sulla "distanza" di 6 generazioni e il risultato è stato che "poteva..." esserci la successione ma non era pienamente certo.

Quindi la vedo un pochino difficile avere tali certezze.

Lord Acton
Amiamo il servizio straordinario... le imprese giudicate assurde o impossibili (A. Dumas)
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DNA e ricerche genealogiche

Messaggioda gheghe61 » martedì 28 agosto 2007, 7:55

Gentili Signori forumisti, pochi giorni addietro mi è capitato di leggere
un interessante articolo circa una ricerca svolta da una laureanda
dell' Università di Pavia che è riuscita, sulla base di esami del DNA,
e con il supporto scientifico del suo Ateneo, a dimostrare l'origine
lombarda di Cristoforo Colombo.
Evidentemente il DNA non si deteriora così facilmente.
Sicuramente, pertanto, la "proposta" di PUER APULIAE è tutt'altro
che una "bufala" (che poco simpatico termine !) : caso mai pecca
di originalità, questo sì.
Io sono in perfetto accordo con il predetto forumista anche perchè
oltre a smascherare tanti sedicenti principi di presunta origine
imperiale bizantina, si potrebbe far luce anche su molte genealogie
italiane
Non vi è assolutamente nulla di provvocatorio o allusivamente
offensivo nel mio parere : il fatto è che, se non si può "essere nobili
con il cognome degli altri" , non si può nemmeno essere nobili con
il padre di altri.
Lo studio del DNA sta trasformando in meglio la scienza medica :
perchè ciò non potrebbe avvenire con gli studi genealogici ?
Cordialmente, un saluto a tutti GHEGHE61
gheghe61
 
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Messaggioda PUER APULIAE » martedì 28 agosto 2007, 8:31

Gentili signori, vorrei precisare che il mio post non voleva essere nè una "proposta", nè avere il crisma dell'originalità, nè, tantomeno, il tentativo di accreditare la genetica come strumento della genealogia (non possiedo le necessarie competenze). Era esattamente il contrario! Chiedevo, infatti, se studi di genetica siano mai stati utilizzati nei consessi internazionali che si occupano della materia e se esistono casi di "prove" fornite con l'esame del DNA (in sostituzione di documentazione ecclesiastica o notarile) ritenute valide per documentare una discendenza. Le domande sono rivolte certamente a tutti i forumisti, ma, in particolare, a quanti la genealogia la studiano per davvero e frequentano i convegni. Ho fornito l'indirizzo web di una società che svolge ricerche in questo campo solo per dare ai frequentatori del forum la possibilità di farsi un'idea compiuta su quanto pubblicizzato (assicuro che non ho alcun interesse personale e diretto), anche per quanto attiene alle percentuali di "possibile parentela" fornite da questa società in relazione al numero di marker risultati identici tra due soggetti distanti varie generazioni. Spero che il mio post possa essere letto in questo senso ed i relativi pareri sull'argomento si basino su criteri oggettivi e scientifici (questo a vantaggio di tutti i frequentatori). Il termine "bufala" (che credo, in questo caso, sia stato usato a prescindere dalle conoscenze sull'argomento) riserviamolo alle bancarelle che vendono diplomi araldici, la genetica ritengo sia cosa più seria.
Con viva cordialità, SC
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Messaggioda marcoluca » martedì 28 agosto 2007, 11:54

Gentilissimo Signore,
mi spiace averla offesa!
Le dirò che l'uso dell'analisi del DNA in ambito genealogico può effettivamente essere usata ma sempre con un certo range di certezza e per generazioni abbastanza vicine fra loro. L'intervallo di confidenza è molto ristretto se la generazione è padre/madre-> figlio/a, ma può risultare molto ampio quando la parentela si allontana e cresce, per il semplice fatto che il genoma di un individuo è la mescolanza di quello paterno e materno e quello di suo figlio sarà la mescolanza del suo con quello della propria compagna ed i caratteri somatici possono essere una evidenza di questo fatto. Il caso dei gemelli monozigoti poi è un caso limite, quello proposto magari è un esempio moralmente riprorevole, ma da un punto di vista scientifico può essere un caso di discussione.

Un caso particolare di applicazione di questa scienza potrebbe essere lo studio di una particolare tara ereditaria nell'ambito di una famiglia; e per tara ereditartia intendo non solo le malattie gnenetiche che possono manifestarsi con una particolare sintomatologia fisica, ma anche delle caratteristiche fisiche paculiari come il lobo dell'orecchio attaccato oppure la falange del pollice mozzata... ma mi vien da chidere: chi ci dice che nei secoli non sia potuta avvenire una mutazione genetica che ha determinato il relativo fenotipo?
Quindi la scienza può essere un aiuto fondamentale anche per le ricerche genealogiche ma non offrono sempre certezze al 100%.

Spero di aver riparato al suo disappunto!
Ultima modifica di marcoluca il martedì 28 agosto 2007, 12:36, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda vdaurelio » martedì 28 agosto 2007, 12:25

Per quanto riguarda Cristoforo Colombo vorrei solo segnalare che le ossa contenute nella sua tomba molto probabilmente non sono dello stesso navigatore genovese. Quark, in uno speciale, diceva che l'estrazione del DNA era alquanto difficile e comunque se si fosse riusciti non si sarebbe potuta avere una sequenza intera. Ora mi domando, è vero che il DNA contiene tutte le informazioni genetiche trasmesse da padre in figlio ecc... ma arrivare a dire di poter conoscere persino il padre preistorico è alquanto assurdo. Se fosse vero questo vorrei sapere perchè le origini dell'uomo sono, dagli scienziati, supposte in Africa quando basterebbe fare una campionatura di DNA a livello mondiale e conoscere, non su supposizione ma su un dato scientifico, il luogo delle origini dell'uomo?
Io credo che si tratti delle solite notizie da prendere con le pinze.
Saluti cari a tutti voi.
Vincenzo DAurelio
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Messaggioda PUER APULIAE » martedì 28 agosto 2007, 12:51

Gentile signor Marcoluca,
nessun disappunto. A mio avviso, i topic inseriti nel forum non dovrebbero mai tramutarsi in questioni personali ma rappresentare solo un mezzo per ampliare le conoscenze di ciascuno di noi. Come avrà certamente avuto modo di coglire, lo spirito del mio intervento era solo di tipo conoscitivo e giammai divulgativo di alcuna certezza. In sintesi, riterrei utile solo sapere se la genetica è già utilizzata in genealogia o è solo una possibile frontiera ovvero un "nulla quaestio". Con i saluti più cordiali, SC
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Messaggioda Grimaldi » giovedì 30 agosto 2007, 17:30

La scienza genetica
e gli studi sul DNA
(compresi quelli di Cavalli Sforza)
liquidati con opinionismo?

Ed i geni del cromosoma Y? Il dna micocondriale?


Cordiali saluti.

G. G.
Grimaldi
 

Messaggioda Qohelet » giovedì 30 agosto 2007, 18:16

Cari amici,
pur restando dell' opinione che questi argomenti andrebbero lasciati agli specialisti e agli scenziati, e che quindi il mio post di poco si eleva sopra il livello delle chiacchere da bar, credo tutavia di poter fare un' osservazione; il problema che ponete è duplice, e le risposte sono due, a mio avviso.
Sì, con il tst del DNA è abbastanza semplice stabilire se io sono il figlio di Donald Trump, ad esempio, o tutt' al più se sono bisnipote di Francesco Giuseppe. E non solo e non tanto perchè il signor Trump e le care ossa di venerata memoria di Sua Maestà non abbiano ancora subito le ingiurie del tempo, quanto perchè il tempo storico non ha esercitato i suoi strali sulle generazioni. Intendo dire che risalendo nei secoli diventa sempre più complicato asserire che quelle ossa (badate bene, tutte quelle ossa contenute in quel polverso sacello, in cui non è raro trovare dodici vertebre cervicali o tre femori e nemmeno un' ulna) appartengano effettivamente al principe Litulfo Hohenstaufen d' incipriata memoria, giacchè la sua tomba è rimasta incustodita per decenni se non per secoli, ad esempio. Eppoi, non ci prendiamo in giro, anche fosse possibile accertare tutto questo, ma voi credete veramente che la discendenza da un Comneno o da un Lascaris sia passata indenne e limpida attraverso i secoli senza che, perdonate la grevità, qualche pasticcetto di letto non sia occorso a mescolare le carte? So di essere assai poco araldico, ma faccio lo storico e con i dati di fatto mi debbo misurare.... Buona conversazione :wink:

Andrea
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Messaggioda Grimaldi » giovedì 30 agosto 2007, 18:32

Egregio signore
sono perfettamente daccordo con lei.

La questione in due parole potrebbe essere la seguente:
- man mano che si "sale" meno certe divengono le "tracce" di DNA.

Di certo possiamo ricordare che i maschi ereditano sempre il cromosoma Y dal padre (altrimenti maschi non sarebbero) ed il DNA del mitocondrio dalla madre.... In questo modo i genetisti stanno "mappando" non l'albero genealogico di tutti gli essere umani ma dei popoli umani, intesi come rami di uno stesso albero (anche attraverso quelli che sono i "marcatori" genetici).

Non si potrà scoprire di discendere da Giulio Cesare ma se discendiamo da latini, sì.... :)

Saluti

G.
Grimaldi
 

Messaggioda Franz Chiarizia de Molise » lunedì 3 settembre 2007, 20:26

Concordo pienamente con quanto detto dal consocio Grimaldi.

C'è poco da fare il Cromosoma Y nolente o volente viene ereditato dal proprio padre..Che ci piaccia o no!


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