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A parte la battuta, trovo che sarebbe molto più semplice chiedere la dichiarazione dei redditi agli eventuali candidati piuttosto che predisporre apposito organismo melitense per appurare il tuto a livello centrale.
Sull'opportunità... concordo anche io che se ne possa fare a meno, ma che allo stesso tempo non sarebbe così tragico se fosse richiesto tra i documenti, esattamente come il casellario giudiziale ed altri). Alle volte è preferibile un cavaliere meno benestante, ma più devoto che viceversa. Insomma, è giusto valutare ovviamente la capacità economica dell'ammittendo, ma deve essere solo una delle tante parti da valutare.
Io, ad esempio, sarei più severo circa le eccessive appartenenze dell'ammittendo. Una persona anche economicamente adeguata, può esserlo poi solo sulla carta se, oltre a cavaliere SMOM, è anche membro di altre decine di organizzazioni (Rotary, Lions, OESSG, Ordini dinastici...). La dedizione al proprio ordine dovrebbe essere totale anche dal punto di vista economico, perché se si fa parte anche di altri ordini militanti, è innegabile che le risorse che si spendono per gli altri ordini non si possono spendere per lo SMOM (e viceversa). E tale ragionamento non riguarda solo il risvolto economico, ma anche quello militante, perché se si fa parte di molte organizzazioni inevitabilmente si dovrà dividere il proprio tempo fra le tante, diminuendo quindi il giusto impegno richiesto per lo SMOM (e viceversa).
Chi fa parte di ordini militanti come lo SMOM e l'OESSG, dovrebbe considerare la sua appartenenza "totalizzante".