Nastrini uniformi FF.AA.: opinioni sulla normativa

Divise, medaglieri personali, nastrini, autorizzazioni.
Uniforms, personal decorations, ribbons use and authorization.

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Nastrini uniformi FF.AA.: opinioni sulla normativa

Messaggioda T.G.Cravarezza » venerdì 16 dicembre 2016, 12:55

Signori,
l'argomento è molto sentito nel forum e quindi merita una discussione ad hoc.
Come sappiamo le FF.AA., singolarmente, concedono autorizzazione al porto di specifici nastrini e/o medaglie. Negli ultimi anni è stata presa la decisione di "nastrinizzare" anche brevetti e qualifiche che prima o non erano indicate sull'uniforme o avevano forma di distintivo metallico.
Da qui nascono le divergenti opinioni degli utenti del forum: chi non si pone il problema e approva la "nastrinizzazione" purché approvata da SMD e chi invece sostiene che i nastrini autorizzati dovrebbero rispondere a requisiti di prestigio e interesse militare.
Domando la cortesia di mantenere i toni a livello scientifico e non trascendere il senso del topic, grazie.
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Re: Nastrini uniformi FF.AA.: opinioni sulla normativa

Messaggioda T.G.Cravarezza » venerdì 16 dicembre 2016, 12:55

Una recente circolare afferma:
Nella considerazione che le decorazioni, nazionali e non, sono giuridicamente connesse con le norme dello Stato che le rilascia e si indossano sull’uniforme, essenza e immagine stessa delle Forze Armate, le stesse devono, quindi, rappresentare sia motivo di orgoglio per chi le indossa sia fattore di lustro per la Forza Armata di appartenenza.
In particolare, esse devono:
a. essere ufficialmente adottate dallo Stato/Organismo internazionale, e non da singoli Enti, Società, Reparti, Organismi da esso dipendenti o in esso inquadrati;
b. costituire ricompense per particolari servizi o per comportamenti degni di lode che alimentano lo spirito di emulazione, tali da dimostrare l’indubbio valore premiale o la stretta correlazione con effettivi meriti acquisiti nello svolgimento di specifiche attività. Per tale motivo, l’autorizzazione non è concessa nel caso di mera partecipazione ad attività, missioni o operazioni.


Di conseguenza sarebbe opportuno che SMD e le singole FF.AA. procedano ad un serio accertamento sulla "qualità" dei nastrini indossati e sul prestigio che possono apportare alla Forza Armata stessa.
Infatti la differenza che passa tra un militare ed un civile che indossano un ordine farlocco o di non particolare prestigio è che il civile discredita se stesso, il militare discredita l'uniforme che indossa e quindi la F.A. e lo Stato che rappresenta. Ecco perchè molti, tra cui il sottoscritto, alle volte sono molto più "pignoli" nei confronti dell'ordine uniformologico dei militari e forse meno (ma non è del tutto esatto) se un civile in giacca e cravatta indossa una rosetta di un fanta-ordine.
Dopotutto se incontro un generale statunitense con il petto pieno di nastrini e distintivi il mio inconscio mi fa immediatamente pensare a quante battaglie abbia combattuto, a quanti corsi specialistici militari abbia frequentato, a quante qualifiche militari abbia ottenuto e agli atti di valore compiuti in azione o comunque a favore dello Stato, oltre ai riconoscimenti di merito per i servizi prestati alla Nazione.
Se invece il suddetto generale, al momento di spiegarmi il motivo dei vari "pezzi di stoffa colorata" indossati sull'uniforme, mi dice che accanto ad una missione in Iraq, ad una medaglia in riconoscimento di 20 anni di comando militare e ad una per essere "tiratore scelto", c'è anche un nastrino per avere fatto un'offerta ad un ente benefico o per aver partecipato ad una messa o per essere in "buona forma fisica", è ovvio che io possa riconsiderare il valore e prestigio di quei "pezzetti colorati" e, di conseguenza, anche della serietà di chi autorizza tale porto e di chi lo indossa.
Tomaso Giuseppe Cravarezza
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Re: Nastrini uniformi FF.AA.: opinioni sulla normativa

Messaggioda T.G.Cravarezza » venerdì 16 dicembre 2016, 12:55

Scendiamo quindi nel dettaglio.

Varie proposte circa quali nastrini/medaglie autorizzare:
1) Solo nastrini/medaglie al valore, merito, commemorative di missioni militari in Patria e all'estero.
2) Come sopra più quelle di brevetti e qualifiche specialistiche (istituto superiore di studi militari et cetera).

Ho lasciato da parte la questione medaglie non nazionali (intese come "non rilasciate dallo Stato Italiano").
Ci possono essere 3 posizioni.
1) Autorizzare al porto qualsiasi medaglia rilasciata da Enti Statali esteri (quindi no ordini dinastici, ma sì OESSG, SMOM, Croce Rossa et cetera)
2) Autorizzare al porto medaglie rilasciate da Enti Statali esteri, ma previa valutazione del merito acquisito e del prestigio della medaglia. Ad esempio sì la Legione d'onore francese, no alla medaglia rilasciata per ... un'offerta alle opere sanitarie della Croce Rossa o dell'Ordine di Malta.
3) Autorizzare al porto sia medaglie di Stati Esteri sia di Ordini dinastici senza intervenire sul merito acquisito.
Personalmente sarei per la seconda posizione, cioè sì all'autorizzazione al porto di segni d'onore rilasciati da Stati Esteri (no ordini dinastici) , ma comunque sempre valutati nel merito, perchè il fatto che una medaglia sia statale non implica che porti prestigio alla F.A. e/o che sia opportuno indossarla sull'uniforme militare italiana.
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