Gentile Ganimede,
la fonte è l' Enciclopedia storico-nobiliare del marchese Vittorio Spreti.
PelagalloArma :
Trinciato d'oro e di rosso al monte di sei cime d'oro all'italiana sostenente un gallo ardito che tiene una spiga sotto le zampe e posta in banda al naturale.Dimora : Roma ; Riofreddo (Roma) ; Monte Vidon Combatte (Ascoli Piceno)

Capostipite di questa famiglia è, secondo una tradizione, tal GUIDO o GUIDONE, quello stesso dal quale ebbe origine
Monte Vidon Combatte, < Mons Guidonis > , in provincia d' Ascoli Piceno, uno di quegli 80 castelli dello Stato di Fermo che vedonsi segnati nella Galleria Geografica al Vaticano.
Il fatto che anche per legge fidecommissaria il nome di Guido ha da trasmettersi nei primogeniti della famiglia, l'aver questa esercitata nel sec. XVI signoria su quel castello dopo anche la sommissione a passaggio al diretto dominio di Fermo, ed il possedervi essa da antichissimo tempo vasti territori, aggiunge fede a detta derivazione.
Le precise notizie storiche cominciano quando i Pelagallo, dagli spalti del natìo castello, sormontante uno de' più pittoreschi contrafforti dell' appennino, discesero a Fermo e poi a Roma, ove esercitarono cariche cospicue.
Vanno ricordati :
- CARLO ANDREA, autorevole prelato, vissuto a Roma sulla fine del 1600. Egli potè ottenere di essere iscritto al Patriziato di Fermo, ma :
personalmente.- GIOVANNI (1697-1761), dottissimo prelato, amico e familiare del pontefice Benedetto XIV, che pure ebbe l'onore della iscrizione
personale al Patriziato Fermano.
- CARLO ANDREA, di lui nipote, (* 31-III-1747 + 06-IX-1822), insigne giurista. Egli nel 1770 ottenne il Patriziato pure
personale. Pio VI lo deputò a comporre una controversia con la Toscana, avvenimento ricordato dal granduca Leopoldo con una lapide in Val di Chiana. Fu vescovo di Osimo e Cingoli e poi cardinale di S.R.C., l' 8 marzo 1816.
- GUIDO STEFANO, fratello del suddetto cardinale e nipote del sopracitato mons. Giovanni, nel 1774 fece domanda di essere aggregato con i discendenti al Patriziato Fermano, dichiarando di stabilire la sua dimora in Fermo e di assoggettarsi agli obblighi voluti dagli Statuti.
Il Consiglio di Cernita della città di Fermo, tenuto conto dei precedenti nobili personaggi suoi parenti, e di una istituzione di Prelatura di nobili cittadini fermani fatta dal sullodato mons. Giovanni, accolse la domanda e con delibera dell' 8 ottobre 1774 stabilì che la Nobiltà personale conferita ai suddetti monsignori di Casa Pelagallo si estendesse alla persona di Guido Stefano e suoi discendenti in infinito.
Il suddetto cardinale CARLO ANDREA, mentre era vescovo di Osimo, fu aggregato, con tutti i componenti la sua famiglia, a quel Patriziato.
- A LUIGI, di Giovanni, di Guido Stefano,
Pio IX nel 1847 concesse il titolo di conte di Marazzano in linea primogenita.
Sposò Marianna dei conti FALCONI di Fermo nel 1825 ed ebbe tre figli :
a) TERESA , sposata al conte Domenico SILVERI da Tolentino
b) AGNESE , sposata al conte Giacomo DE MATTHEIS di Frosinone
c) CARLO ANDREA (* 1837)
sposò nel 1859 la marchesa Maria CASALI del DRAGO, patrizia romana (1836-1927). Questa essendo ultima di sua famiglia portò in Casa Pelagallo il titolo di marchese di Riofreddo, concesso nel 1622 da Gregorio XV ad Antonio del Drago ; il quale titolo fu riconosciuto ai Pelagallo nella discendenza maschile con reale assenso del 24 aprile 1910, nella quale circostanza avvenne anche l'iscrizione della famiglia al Libro d'Oro della Nobiltà Ital. con i titoli di :
- Conte di Marazzano (mpr)
- Patrizio di Fermo (mf)
- Marchese di Riofreddo (m)
Oggi è così rappresentata :
Guido Stefano (* Roma, 14-IV-1907)
dal fu Luigi (1860-1921) e dalla vivente nobile Maria dei conti REVEDIN dei marchesi di SAN MARTINO (* 09-IV-1874)
Sorelle1) OLIMPIA (* Porto S. Giorgio, 30-IX-1908)
2) GIOVANNA (* Roma, 29-I-1910)
3) ISABELLA (* Roma, 08-III-1912)
Zie :
Figlie di Carlo Andrea (* Fermo, 27-I-1837 + Roma, 14-IV-1886) e marchesa Maria CASALI del DRAGO (* Roma, 09-IX-1836 + 02-I-1927)
1) VITTORIA (* 05-I-1862)
sp. al fu conte Enrico STELLUTI SCALA, patrizio di Fabriano, già ministro delle Poste e Telegrafi
2) MARIANNA (* 26-II-1864 + 17-II- 1928)
sp. al conte Giuseppe SEMPRONIO
3) TERESA (* 16-XI-1867)
sp. al conte Ludovico NAPPI, patrizio di Ancona
4) MADDALENA (* 06-II-1872)
sp. al nobile Filippo BULGARINI
5) FAUSTINA (* 17-III-1874)
sp. al nobile Camillo DE LELLIS
6) GIULIA (* 16-III-1878)
sp. al conte Giuseppe VANNICELLI
Cordialmente
ADBdT