basalù

Per discutere sulla storia di famiglia e sulla genealogia / Discussions on family history and genealogy

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basalù

Messaggioda chiarastella » giovedì 3 gennaio 2008, 12:41

Salve sono una new entry e vorrei approfittare delle vostre competenze per chiedere se qualcuno può darmi qualche notizia sulla famiglia Basalù, di origine veneta ma trasferitasi in Terra d'Otranto nel xvi secolo.
Vi ringrazio per la collaborazione e auguro comunque a tutti un buon inizio d'anno.
chiarastella
 
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Messaggioda vdaurelio » giovedì 3 gennaio 2008, 15:39

Innanzitutto benvenuta!
Cara amica,
questo cognome è stato presente in Terra d'Otranto già prima del XVII secolo ed è un misto di leggenda e di storia.
Si vuole che i Turchi nel XV secolo attaccassero costantemente le nostre coste adriatiche distruggendo vite e monumenti di ogni borgata o città che trovavano sul loro cammino. Si ricorda l'eccidio degli 800 Martiri di Otranto, la morte del Conte Giulio Acquaviva, la distruzione di Muro Leccese, e via dicendo. La leggenda vuole, come scritto dal Nicola Maria De Donno nella prima metà dell'800, che il suo cognome era identificato anche come De Donno Bascià. Bascià deriva da Basalù o meglio Pascià un titolo onorifico prettamente turchesco. Si pensa che, durante l'assedio di Otranto nel XV, un turco si ribellò agli ordini del sultano Akmet Bascià e per tale motivo il sultano gli inviò un laccio (ossia una condanna a morte). Tale turco per sfuggire alla morte si nascose nella zona del magliese e qui ebbe la sua discendenza identificata nei De Donno Bascià (alias Basalù). Poi un po' come il libro "il Codice da Vinci" abbiamo una prova storica: nello stemma di questa famiglia compaiono sette mezze lune rovesciate ..... :wink:
Per approfondimenti sul tema ti dico che le memorie del Nicola De Donno sono edite dalla Congedo Editore con il titolo "Maglie nella prima metà dell'800".
Sperando di averti fatto cosa gradita ti saluto
Vincenzo DAurelio
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Messaggioda San Marco » giovedì 3 gennaio 2008, 23:16

Da internet.
Specchia Gallone, insieme a Cocumola, costituisce frazione di Minervino di Lecce. Anche per questo piccolo centro non vi sono documenti storici che ne attestino le origini. Secondo alcune ipotesi, sul territorio del paese, anticamente, vi era una fortezza costruita dagli otrantini, che aveva funzioni difensive e di vedetta. La prima parte del toponimo deriverebbe, dunque, dal termine latino "specola", mentre Gallone si riferisce ad un importante feudatario che governò il centro nel 1618: Gian Battista Gallone. Successivamente il feudo fu acquistato dai Sangiovanni. Gli ultimi feudatari furono i Basalù, che governarono fino al 1806, anno di soppressione della feudalità.
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Messaggioda chiarastella » venerdì 4 gennaio 2008, 0:06

Grazie per le informazioni!!
Spero di ricevere altre notizie e altre indicazioni bibliografiche (anche suggerimenti per avviare una ricerca).
Buona serata a tuttti
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Messaggioda GENS VALERIA » venerdì 4 gennaio 2008, 0:25

Da
"LE RELAZIONI DEGLI AMBASCIATORI VENETI AL SENATO ,1863"


Nel regno sono molti sudditi vencti e per lo più bergamaschi ;
in Napoli vi sono otto case di sudditi, che hanno di
averi 300,000 ducati ; e in Lecce , Brindisi, Bari, Barletta ,
Manfredonia, Cività di Chicti, sono molte altre case con averi
di un milione e mezzo d'oro. Tutte queste mandano a molte
fiere, travagliano sopra cambi, e mandano fuori del regno
mercanzie, e altre ne fanno venire, onde guadagnano grossamente ;
sì che una casa da me conosciuta, che venne in
Napoli con ducati 16,000, in anni sedici n'ha guadagnati
100,000. Spendono però assaissimo con i ministri regj per
averli favorevoli, e perciò non ricorrono né alla Serenissima
Signoria né a'suoi ministri, né curano osservanza di privilegj.
La Serenissima Signoria elegge sette consoli nel regno.
Il console di Napoli, che ha autorità di sostituir viceconsoli
in diversi luoghi (questo fa pochissime faccende perché capitano
pochissimi vascelli veneziani a Napoli; ha utilità dell'affitto
di quattro botteghe, che sono sotto il palazzo della Signoria,
per ducati cento all' anno, e altri piccoli utili ) ; il console
della città d' Otranto, che è ora Annibal Basalù ; quello di
Terra d'Otranto, che risiede in Brindisi, e sostituisce suoi
procuratori in altri luoghi, ed è ora messer Zuan Maria Moro.
Chi è ... è , chi non è ... non può essere.

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Messaggioda San Marco » venerdì 4 gennaio 2008, 2:05

A completare il brillante intervento del sempre attento Gens Valeria:

Il commercio veneziano usufruì di una fitta rete di consolati e vice-consolati.
I mercanti della Repubblica erano abituati a trovare nelle piazze estere un rappresentante della madre patria incaricato di vegliare su di loro.
La struttura consolare veneziana era basata su una vera e propria rete, formata appunto da consoli, vice consoli e semplici agenti, all'interno della quale le informazioni circolavano abbondanti e veloci.
I veneziani distinguevano i loro consolati in base alla ubicazione, tra quelli di Levante, di Ponente e del Golfo.
Tutta la costa e l'immediato entro-terra erano costellati di porti e città dove si trovavano rappresentanti veneti come per esempio ad Ancona e a Pescara ed in giù, Francavilla, Ortona, Lanciano, Chieti (sede del consolato abruzzese), Vieste, Manfredonia, Foggia Barletta, Trani, Biseglie, Molfetta, Giovinazzo, Bari, Mola, Monopoli, Ostuni, Brindisi, Lecce, Otranto, Gallipoli ed infine Taranto.
La famiglia veneta Basalù detenne il consolato di Otranto dal 1562 al 1798 e nominava i vice-consoli ad Ostuni, Brindisi, Lecce, Gallipoli e Tarento.


Fonte: Consoli veneziani nei porti del Mediterraneo in età moderna a cura di Maria Pia Pedani (pag 182-183).
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Messaggioda chiarastella » martedì 8 gennaio 2008, 11:13

Voglio ringraziarvi per le vostre risposte. Mi saranno di estremo aiuto come inizio per la mia ricerca.
Complimentandomi per la vostra celerità e prontezza nel reperire queste informazioni, vi lascio (per ora!) augurandovi buona giornata.
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Re: basalù

Messaggioda ninof » lunedì 22 gennaio 2018, 21:10

riapro queso topic... qualcuno saprebbe dirmi se è reperibile un albero genealogico dei Basalù? cerco traccia di un matrimonio tra M.Giuseppa Basalù e un mio antenato, barone Claudio Primicerj di Manduria, intorno al 1790. Grazie
FORTUNAM SUAM QUISQUE PARAT
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Re: basalù

Messaggioda Romegas » martedì 23 gennaio 2018, 10:12

Dei Badalu' parla anche il Foscarini nel suo noto armerista.
Sub hoc signo militamus
Sol per difesa io pungo
(Contrada Sovrana dell'Istrice)
Initium sapientiae timor Domini
(Sal. 111,10)
Socio A.I.O.C.
Socio I.A.G.I.
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Re: basalù

Messaggioda Alcmane » mercoledì 31 gennaio 2018, 14:00

Salve a tutti.

Almeno fino agli ultimi anni del XVII secolo vi era una famiglia Basalù anche a Benevento, il cui capofamiglia era al tempo D. Cesare Basalù, patrizio beneventano, figlio ed erede di D. Maria Controvieri , ultimo membro della sua illustre famiglia.
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Re: basalù

Messaggioda ninof » domenica 11 febbraio 2018, 22:19

Alcmane ha scritto:Salve a tutti.

Almeno fino agli ultimi anni del XVII secolo vi era una famiglia Basalù anche a Benevento, il cui capofamiglia era al tempo D. Cesare Basalù, patrizio beneventano, figlio ed erede di D. Maria Controvieri , ultimo membro della sua illustre famiglia.


il cognome sembra essere di derivazione catalana. Tuttavia mi riferisco certamente al ramo veneziano disceso nel '500 in Terra d'Otranto, che acquisì la baronia di Specchia Gallone per estinzione di un ramo dei Sangiovanni.
FORTUNAM SUAM QUISQUE PARAT
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Re: basalù

Messaggioda Salvennor » lunedì 12 febbraio 2018, 15:02

Ho notato il titolo del presente topic e mi sono ricordato che nella mia regione è esistita, a partire dal '400, una famiglia Besalù, o anche Basalù e dopo il '500 spesso denominato Besalduch. Erano originali della Sicilia, ma avevano legami con i Catalano/Aragonesi, tanto che è esistito un Governatore con tale cognome. Alle porte di Cagliari esistono ancora alcuni nuclei famigliari Besalduch, discendenti da un militare vissuto nella seconda metà del '700; ma nella seconda metà '800 erano ormai "gente comune". Comunque ecco un link sui Besalduch
http://www.araldicasardegna.org/genealo ... alduch.pdf
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