da San Marco » venerdì 4 gennaio 2008, 2:05
A completare il brillante intervento del sempre attento Gens Valeria:
Il commercio veneziano usufruì di una fitta rete di consolati e vice-consolati.
I mercanti della Repubblica erano abituati a trovare nelle piazze estere un rappresentante della madre patria incaricato di vegliare su di loro.
La struttura consolare veneziana era basata su una vera e propria rete, formata appunto da consoli, vice consoli e semplici agenti, all'interno della quale le informazioni circolavano abbondanti e veloci.
I veneziani distinguevano i loro consolati in base alla ubicazione, tra quelli di Levante, di Ponente e del Golfo.
Tutta la costa e l'immediato entro-terra erano costellati di porti e città dove si trovavano rappresentanti veneti come per esempio ad Ancona e a Pescara ed in giù, Francavilla, Ortona, Lanciano, Chieti (sede del consolato abruzzese), Vieste, Manfredonia, Foggia Barletta, Trani, Biseglie, Molfetta, Giovinazzo, Bari, Mola, Monopoli, Ostuni, Brindisi, Lecce, Otranto, Gallipoli ed infine Taranto.
La famiglia veneta Basalù detenne il consolato di Otranto dal 1562 al 1798 e nominava i vice-consoli ad Ostuni, Brindisi, Lecce, Gallipoli e Tarento.
Fonte: Consoli veneziani nei porti del Mediterraneo in età moderna a cura di Maria Pia Pedani (pag 182-183).