da San Marco » mercoledì 26 settembre 2007, 15:52
Desideravo ricordare che la Nobile famiglia Valignani o Valignano tenne fra le sue decine di feudi anche quello di Ripa di Chieti
Arma- (antica): D'oro alla bandiera di rosso.
Arma- (moderna): D'oro alla banda di rosso a tre rose d'argento;col capo d'oro all'aquila coronata di nero.
Interssante questa "spiegazione araldica ":
<...“D’Antichissimo lignaggio venne questa famiglia nel regno di Napoli pare tra il 1100 o 1200 come afferma anche il Dizionario storico di Gian Battista Crollalanza e fu di sangue Normanno. Falconio di Benevento nella sua storia di Napoli parlando del Castello Valignano, che fu distrutto da Carlo d’Angiò asserisce aver appartenuto in quell’epoca a Valignano milite illustri ex Normannorum familia. Talché parebbe che i Valignani avessero dato il nome al Castello, piuttosto che il Castello ai Valignani, come alcuni vorrebbero, tra i quali anche il Crollalanza e specialmente Antonio Bertrando scrittore del Regno di Napoli il quale scrive: Credesi che la famiglia Valignani, o del Baleniano, o Volognana, la quale è delle più celebri di Abruzzo ed anche del Regno, abbia avuta la sua origine da’ Normanni: o come alcuni han creduto, da’ Lordi di Roma, che similmente da’ Normanni discendevano: il certo è questo, che così fu detta dell’antico dominio di Valignano, Castello in Abruzzo citra, distrutto poscia da Carlo d’Angiò. Giovanni Vallati nella sua storia, parlando delle famiglie Normanne che vennero in Italia e precisamente nel Regno di Napoli, mette fra le altre: Familia de Volignano, ex sanguine Principum Normannorum, dive et potens in regno Napolitano, precipue in Samnio apud Marriccinos. (cioè presso i popoli d’Abruzzo. Il monumento poi più accentuato della discendenza Normanna dei Valignani è lo stemma Gentilizio, che fino a Carlo V ci viene così descritto dallo stesso Giovanni Vallati: Balteum purpureum seu Fascia, aureo in scuto, nobile Stemma Valignanorum, in quo tre rosas albas seu argenteas Princeps Normanni addidere. Che vuol dire: fascia rossa, in campo d’oro, sulla quale i principi normanni aggiunsero, ne si sa il perchè, tre rose bianche, o d’argento. Di che, Francesco De Petris sul suo libro delle armi delle Fam. Nobil dice: Altri usano la sola banda vermiglia in campo d’oro, come la casa reale di Lorena, e de’ Valignani, cosiddetti dal Dominio, antichi Baroni Abruzzesi, su la quale posero tre rose d’argento, per concessione de’ suoi principi normanni. Ora se si faccia eccezione delle tre rose fatte aggiungere forse dai principi normanni, parte per denotare l’eccellenza dei signori Valignani, parte per distinguerli dai Reali Normanni, lo stemma Valignano fino a Carlo V fu precisamente lo stemma dei Normanni. Ho detto fino a Carlo V perchè questo glorioso imperatore grato ai meriti e al valore di Giovanni Antonio Valignano, non solo lo creò cavaliere dello Sperone d’oro, e Conte Palatino, ma volle che sullo stemma per lui e suoi discendenti in infinito fosse aggiunta l’Aquila Imperiale, nera, di una testa sola, con coda ed ali aperte, stesi i piedi,becco aperto, rivolto a destra e corona d’oro in capo, e in forma di diadema il motto : decoravit integritatem et servavit odorem, e sopra della corazza e dell’elmo, un braccio levato al cielo con stretto in pugno un cerchio d’oro”. >
Fonti: Bollettino di Torrevecchia
Enciclopedia Araldica Italiana