Gentili partecipanti al forum buon giorno,
scrivo per chiedere il vostro aiuto al fine di chiarire un dubbio. Consultando un libro sul Risorgimento a Siena, "Stampa periodica e Università nel Risorgimento", ho trovato una notizia riguardante un mio antenato, che all'epoca dei fatti trattati nel libro era Professore presso la facoltà di Giurisprudenza. Di fronte al diffondersi delle idee Mazziniane in Toscana il Granduca nel corso degli anni '30 cercò di ingraziarsi coloro che riteneva fossero i principali rappresentanti delle nuove idee, proponendo loro l'ammissione nella fila della nobiltà, con il duplice scopo di prevenire nuove adesioni alle idee sovversive e far uscire allo scoperto quanti per coerenza politica non accettassero l'innalzamento di grado sociale. La maggior parte dei casati presi in considerazione erano legati agli ambienti universitari e solo in parte confermarono le aspettative del sovrano. Tra coloro che rinunciarono c'era anche il mio antenato. Il mio dubbio sorge dal fatto che presso l'Archivio di Stato di Siena ho consultato un manoscritto "Stemmi delle famiglie nobili senesi e forestiere" del Rev. Antonio Aurieri, risalente alla prima metà del XIX secolo, nel quale è presente lo stemma della mia famiglia. Non capisco quindi in cosa consistesse di preciso l'offerta fatta dal Granduca se la famiglia già faceva parte della nobiltà cittadina.
Grazie anticipatamente