da Messanensis » giovedì 9 novembre 2017, 12:15
Secondo Wikipedia il capostipite dei Verga di Vizzini fu Laian Gonzalo de Vergas, venuto in Sicilia dalla Spagna al seguito del re Pietro III d'Aragona nel 1282, il cui figlio Antonio nel 1318 sposò Margherita La Gurna, stabilendosi a Vizzini.
Queste invece le notizie sui primi Verga feudatari in Sicilia, tratte dall'ottima pubblicazione di Antonino Marrone "Repertorio della feudalità siciliana":
Re Federico III assegnò al nobile Pietro Ferrandi de Vergua «sub certa forma»
nei primi anni del suo regno il castello e la terra di Caltavuturo, nonché la terra
ed il castello di Mistretta. Poiché gli abitanti di Caltavuturo, vessati dal Vergua e
dai suoi uomini «multis offensis et gravaminibus», rivolsero proteste ripetute al sovrano,
questi, quando Pietro Ferrando de Vergua sposò la nobile Berengeria de Sancta Fede,
vedova di Corrado Lancia morto nel 1299, e usufruttuaria durante vita per volontà del defunto
marito dei proventi di Caltanissetta e Naro, volle che il Verga restituisse Caltavuturo (Asa, II, 120).
Il 27.1.1309 il dominus Pietro Ferrandi de Verga milite risulta signore «Podi et
Mistrette» e incaricato dei negozi della nobile donna Maria Garsia di Santa Fe
figlia del defunto nobile Gregorio de Capidec» (Asp, Misc. Arch. II, 127b, 156).
Alla morte di Berengaria de Sancta Fide, avvenuta certamente prima del
1310, Pietro Ferrandi non potendo più godere dei redditi di Caltanissetta e
Naro assegnati a Pietro Lancia, cercò, anche tramite il richiesto interessamento
di re Giacomo d’Aragona, di riottenere la terra di Caltavuturo da re
Federico III di Sicilia, che però energicamente si oppose (Asa, II, 120-123, lettera
di Federico III a Giacomo II del 14.6.1311). Il Verga, che almeno dal gennaio 1310
si trovava a Tunisi, cercò invano di contrarre in seguito matrimonio
con Bellina, figlia del defunto conte Aldoino Ventimiglia e sorella di Francesco
Ventimiglia, ma non ricevette né il benestare di quest’ultimo, né quello dello
stesso Federico III. Fu allora che il Vergua tentò nel 1311 di fare assassinare
Federico III da uno dei suoi bravi, Huguet le Toulousain (Bresc, 1986, 783).
* Il milite Pietro Enegius de Verga, maggiore ostiario della regina Eleonora
tenne sub certa forma il castello e la terra di Pietraperzia, che però restituì alla
R. Curia, con la promessa di un reddito equivalente, in data anteriore al
2.12.1320 quando Pietraperzia fu assegnata ad Abbo Barresi (Barberi, MC, 649).
* Il nobile Cambarano (Corbuano) de Verga, milite, fratello di Pietro Ferrandi
(Asp, Misc. Arch. II, 127b, 158v), era signore della terra di Naso e del
castello di Capo d’Orlando. Il 19.6.1309 Maria Garsia de Santa Fide, sua moglie,
«istituisce suo procuratore Ingisberto de Averga, suo parente, per poter riscuotere
da Raimondo de Montenegro, mercante catalano, le 200 once d’oro ricavate
dalla vendita di Naso e del castello di Capo d’Orlando per tenerle in deposito da
parte della predetta signora e del marito» (Ciccarelli, 1986-87, II, 65-67).
Rosario Basile
Ogni erba si conosce per lo seme.
Dante