da L.A.S. » mercoledì 7 maggio 2008, 18:35
Riprendo l'interessante discussione, perché proprio in questo momento mi è caduto fra le mani il volume di Francesco Barra, Chiesa e società nel Mezzogiorno d'Italia (Elio Sellino editore, Pratola Serra 2002), in cui si trova, alle pp. 109-115, lo scritto dal titolo Le radici familiari di S. Giuseppe Moscati, condotto su diverse fonti dell'Archivio di Stato di Avellino. Ne riporto di seguito alcuni stralci, certo di fare cosa gradita:
[...] Il forte rapporto [di S. Giuseppe Moscati] con le proprie radici, del resto, caratterizzava tutti i Moscati. Esamplare è il caso di un grande maestro di storia e di vita quale fu Ruggero Moscati (1909-1981). Pur essendo vissuto...lontano da S. Lucia di Serino, egli ebbe e conservò sempre una vera e propria venerazione per l'Irpinia in genere e per S. Lucia in particolare, che considerava la culla della sua famiglia. [...] L'opera dell'indimenticabile "don Ruggero" non esaurisce la storia della famiglia Moscati, per più aspetti singolare. E ciò a cominciare dall'origine. I "ricchissimi e nobilissimi" Moscati - come li definisce lo storico di Serino Alfonso Masucci - appaiono infatti sostanzialmente tali già nei primi decenni del XVI secolo, quando cioè inizia la loro presenza documentata nel Serinese. La loro origine era certamente estranea all'Irpinia. [...] Moscati deriva in effetti dall'arabo-siculo Muscat, ossia Sinagoga. La forma originaria del cognome - attestata dal primo documento del 1529 - era per l'appunto Muscato. Il cognome [...] getta una forte luce sulle origini della famiglia, che doveva quasi sicuramente provenire dalla Sicilia, da dove era giunta sul continente dopo l'espulsione degli ebrei decretata nel 1492. [...] A conferma di ciò, si aggiunga che sin dagli inizi i Moscati appaiono dotati di cospicui capitali liquidi, di una notevole ricchezza in gioielli e di un forte spirito imprenditoriale e che [...] essi esercitavano la medicina e l'attività farmaceutica: tutte caratteristiche, queste, tipiche delle famiglie meridionali di estrazione ebraica. Agli inizi del '500 vivevano a Serino Jacopo e Antonio Moscati [...] che gestivano tra l'altro una "apotheca aromataria", cioè una farmacia [...]. Più copiose notizie abbiamo a proposito di un altro Moscati, don Marco [...], un anziano sacerdote animoso e attaccabrighe, infaticabile collezzionatore di benefici e detentore di un cospicuo patrimonio [...] Uno dei nipoti di questi primi Moscati fu Palmerio [...], al quale si deve la ristrutturazione del palazzo di Fontanelle, mentre nel borgo originario di Ribottoli rimasero la torre dei Moscati e la vecchia casa palazziata. Anche Palmerio fu un apprezzato medico [...] e assistette tra l'altro la contessa di Serino Giovanna Piccolomini, vedova di Francesco della Tolfa, la quale nel suo testamento [...] gli legò 300 ducati. [...] L'ascesa della famiglia proseguì anche dopo la morte, nel 1560, di Palmerio, e già l'anno successivo il primogenito Giovanni Antonio ottenne da Filippo II un privilegio di nobiltà. La figura più rappresentativa dei Moscati della nuova generazione fu tuttavia Fabio (+600), anch'egli dottore in medicina, più volte Sindaco di Serino e ricco imprenditore armentario. Marito di Porzia de Sotiis, figlia del barone di S. Nicola Manfredi, Fabio trasferì nel 1592 la sua residenza nel "casale" di S. Lucia, con la cui Università, priva di medici, egli stipulò una vera e propria convenzione [...] E nella sua nuova residenza Fabio fece cosruirsi dai Lambiase, una famiglia di esperti "mastri fabricatori" di Cava, un robusto quanto elegante palazzotto [...]. Grazie agli stretti legami con i Caracciolo principi di Avellino, divenuti nel 1626 anche conti di Serino, i Moscati riuscirono a superare anche la grave crisi del '600. Domenico (1607-1675), figlio di Marcantonio [a sua volta figlio di Fabio], fu infatti "uditore generale" dello "Stato" feudale dei Caracciolo [...] Si avviava contemporaneamente l'ascesa nobiliare di un ramo dei Moscati (estintosi nell'800), con l'acquisizione dei feudi di Volturara Irpina, Olevano sul Tusciano, Albanella e Poppano. [...] I rapporti del magistrato Francesco Moscati (1836-1897), padre del Santo, con Michele Capozzi (1836-1917), a lungo dominatore della vita politica irpina, furono intimi e stretti, come pure quelli dei suoi fratelli minori Domenico (1841) e Alfonso (1850), periti entrambi tragicamente nel terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883. S. Lucia di Serino faceva infatti parte del collegio di Atripalda, rappresentato alla Camera per l'appunto dal Capozzi dal 1867 al 1904, con la sola eccezione del 1876-1880 [...]