da smn » venerdì 14 giugno 2013, 19:36
Salve,
i Carnovale erano nobili di Stilo. Il personaggio che cita l' ho incontrato per caso nelle mie ricerche in quanto, proprio nell' ufficio in questione, ha succeduto un mio avo. Sfortunatamente su di lui non so nulla.
Il "regio partitario", anche detto arrendatario o affittatore, era colui che, scelto dalla Regia Corte della Sommaria, si aggiudicava l' appalto sulla gestione delle miniere di ferro di Stilo in un' asta pubblica, tali miniere, dopo il 1648, erano le uniche demaniali, quindi in un certo senso i partitari dell' epoca avevano il monopolio del ferro nell' intero Regno di Napoli.
Nello specifico costui era un funzionario della corona che si impegnava a fornire minimo 1000 cantari di ferro grezzo alla corte (a circa 4 ducati l'uno mi sembra) ogni anno, ed in più, ma questo dipende dai singoli contratti (i "partiti" appunto), si occupava anche di fornire pezzi d' artiglieria all' esercito ed alla marina del regno ed altri pezzi speciali per uso militare e civile, di trasportare e lavorare il ferro stesso, e di altri incarichi minori.
Il tutto era lautamente retribuito (il guadagno era altissimo...), ed il prestigio di tale incarico era accresciuto anche dai privilegi che comportava: esenzione dal pagamento delle tasse e dei dazi doganali, autorizzazione a portare armi, diritto ad essere giudicati da una giuria di pari nella Regia Camera della Sommaria, altri vantaggi minori sia economici che non, e, soprattutto, conferiva al partitario la funzione di Capitano cum mero et mixto imperio della Terra di Pazzano, cioè la giurisdizione civile e penale (il merum et mixtum imperium) sulla terra abitata dai lavoratori delle miniere, con tanto di comando su una guarnigione stabile di soldati per far rispettare le direttive (i provisionati o compagni del capitano). Un mandato durava 4 anni.
Spero di esserle stato d' aiuto,
Cordialmente,
E.V.