Famiglia Pischedda

Per discutere sulla storia di famiglia e sulla genealogia / Discussions on family history and genealogy

Moderatori: Messanensis, Alessio Bruno Bedini, GENS VALERIA

Famiglia Pischedda

Messaggioda Cav.OSSML » venerdì 14 ottobre 2011, 16:06

Gentilissimo Destavara,
pure io sono un grande appassionato della storia della nobiltà sarda, ed in particolare, sono personalmente interessato alla storia della famiglia Pischedda.
Si tratta di una famiglia sassarese, le cui prime vestigia risalgono al secolo XV.
Nel 1440, infatti la famiglia Pischedda ottenne il riconoscimento della generosità da re Alfonso V d'Aragona con un Antonio, il quale in qualità di capitano delle armate sassaresi contribuì, in un noto storico assedio, alla vittoria degli Aragonesi sui Genovesi a Monteleone Rocca Doria.
Successivamente i suoi discendenti si diramarono in diversi centri della Sardegna.
Nel 1643 i Pischedda furono ammessi allo stamento militare, durante il parlamento del vicerè Avellano e presero parte anche agli altri successivi stamenti militari.
Notizie su membri di questa antica famiglia si rivengono ancora nel elenco prefettizio di Carlo Felice del 1822-25 ove vi è riportato, che nel Villaggio di Pozzomaggiore risiedevano il nob. Don Antonio Dettori Pischedda di Pozzomaggiore, del quale era ben nota la povertà, ed il nob. Don Giuseppe Dettori Pischedda, anch'esso di Pozzomaggiore, il quale per esser povero, esercitava la professione di pastore nel medesimo domicilio.
Mi interesserebbe moltissimo apprendere da Lei, o da altri partecipanti a questo interessantissimo forum, altre eventuali notizie (oltre a quelle raccolte e riportate, in particolare, dall'ottimo Francesco Floris nel suo recente dizionario delle famiglie nobili della Sardegna) sulla suddetta famiglia.
Un caro saluto
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Famiglia Pischedda

Messaggioda Destavara » domenica 16 ottobre 2011, 12:04

Gentile cav.: benvenuto nel forum!
La ringrazio intanto per aver apprezzato questo forum e la invito naturalmente a farlo anche suo, qualora lei stesso lo voglia.
Venendo alla questione che più le preme, ovvero la storia dei nobili Pischedda, per ora posso solo farle sapere che nella mia zona di indagine, il Monteacuto, non ne trovo (ribadisco: per ora) traccia. Dalle notizie che lei stesso ha cavato dal "Floris" si deducono i centri in cui è possibile fare ricerche (ma non a me che vivo in Toscana): diciamo intanto che una famigia nobile impoverita non costituisce certo elemento insolito nella realtà dei cetri sardi, specie quelli rurali... La presenza dei Pischedda ancora negli elenchi prefettizi del primo ottocento a mio avviso è invece indice di una certa facilità di indagine relativamente alla famiglia stessa. Ha già provato a reperire testi di storia e cultura locale? A livello di genealogia certa a che punto siamo?
E' verosimile pensare che la famiglia sia imparentata con le altre nobili per es. di Pozzomaggiore, tra le quali: Pinna, Dettori, Meloni, Virde, Diez, Solinas, Tola, Sanna, Artea, Cadello...
Da parte mia resta comunque la disponiblità a farle sapere se troverò qualcosa di interessante in proposito. Cordialmente, D.

Saluto tutti, D.
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Cav.OSSML » lunedì 17 ottobre 2011, 13:33

Gentilissimo Destavara,
prima di tutto La ringrazio per la Sua gentilissima e pronta risposta al mio quesito circa la famiglia sarda “Pischedda”.
Pure io vivo ormai da alcune generazioni in continente e, quindi, dati i miei impegni lavorativi, non mi è possibile purtroppo fare ricerche genealogiche accurate in loco, ed in particolare presso l’Archivio di Stato di Cagliari.
Le poche notizie sulla suddetta famiglia Le ho tratte dagli ormai sbiaditi racconti del mio compianto nonno e dalla lettura di testi bibliografici facilmente reperibili.
Del tutto corretta è la Sua asserzione circa la parentela con famiglie da Lei menzionate; in effetti una mia bisnonna era un Pinna.
La forte ramificazione della famiglia Pischedda (che in passato era detta "Pisquedda" e che godeva almeno fino al 1600 di una certa importanza a Sassari) in vari centri della Sardegna mi fa sperare di poter rinvenire in futuro maggiori notizie su di essa.
Sarà per me un piacere ed un onore poter intervenire in futuro a questo interessantissimo forum
Grazie ancora, ed un caro saluto.
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » martedì 18 ottobre 2011, 20:43

Per Cav.OSSML: Per quanto riguarda il quesito relativo ai rami antichi Pischedda, non ho rilevanti notizie a riguardo, almeno per ora.
Però a volte mi è capitato di notare, nelle ricerche web, tale cognome, in genere appunto nelle forme Pisquedda o Pisquella, a volte come parte di doppi cognomi (nel mio topic è citato un Carta Pisquedda).
Da tali estratti documentali, dove spesso si citano anche i cognomi Satta, Tola, Carta, Pinna, Manca, e vari altri anche iberici, si evince che i rami antichi Pisquella erano in antico, tra inizi 300 e 400, perlomeno notabili, con un successivo/i ramo/i nobilitato/i . Da ciò che ho capito l'origine di tali rami è logudorese, poi diramati in varie parti dell'isola appunto, specie nel centro-nord.
Comunque ho rilevato il seguente documento

[PDF] Eleonora d'Arborea - Sardegna
Cultura 21 apr 2006 … della Fava, e a RANIERI PISQUEDDA il castello di Salvaterra, immediatamente. ...... S. Satta, CANTI. 5. G. Dessì, LEI ERA L'ACQUA. 6. Valery,
VIAGGIO IN SARDEGNA …


E dal sito
http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 0014is.htm

si ha

Ea pax a Ioanne rege 6 Idus Aprilis (8 aprile del
1388) iureiurando firmatur atque ita
Petrus de Arenoso Prorex, triginta
acceptis a Leonora pacis obsidibus et
cum illis Galcerando Villanova,
Roderico Lanzolo, Ioanne Auria et Ioanneto Brancaleonis filio, Castrum
Fabae Comitae Panciae et Salvae Terrae
RAYNERIO PISQUEDDA viris
Arborensibus foederis pignore
tradidit et Brancaleonem , e custodia
eductum ( è il momento della scarcerazione di Brancaleone Doria,
marito di Eleonora, e del figlioletto), in
Arborensem agrum tutu ea
convenzione dimisit et etc….(mentre i
castelli, della Fava e di Salvaterra,
furono consegnati rispettivamente nelle mani di Comita Pancia e di
Raniero Pischèdda)

Se mi capitano notizie sui Pischedda le posterò.
Cmq una ricerca storica-genealogica completa è composta anche, fondamentalmente, da una analisi genealogica del proprio ramo, basata su registri diocesani, atti notarili e altri documenti, partendo dal proprio nonno o bisnonno e rilevando i vari antenati e antenate a ritroso nel tempo, perlomeno fino a metà 500 se possibile, o magari anche fino al 400.
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Cav.OSSML » mercoledì 19 ottobre 2011, 8:39

Per Salvennor: Mi preme ringraziarLa per le interessantissime notizie sulla famiglia sarda „Pischedda“ (che in parte non conoscevo), nonchè sulle altre famiglie sarde (Satta, Tola, Carta, Mameli, ecc.) da Lei gentilmente fornite in questo eccellente forum.
Le note sulle famiglie sarde contenute nel forum rendono evidente quanto sia ricca e stimolante la storia della Sardegna.
Molto interessanti in argomento sono a mio avviso, oltre agli scritti di Francesco Flores, anche quelli di Francesco Loddo Canepa e di Vittorio Prunas-Tola.
Ricchissimo di interessanti notizie sulle famiglie nobili della Sardegna è anche l'ottimo sito della Associazione Araldica Genealogica nobiliare della Sardegna (www.araldicasardegna.org).
Voglia gradire i miei migliori saluti
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Cav.OSSML » mercoledì 19 ottobre 2011, 14:23

per Salvennor: In effetti mi sembra di ricordare, che nella Chiesa di N.S. delle Grazie a Siniscola sia sepolta una Paula Maria Carta Pisquedda, che dovrebbe essere vissuta nei primi del 1700.
Sia il cognome Carta che il cognome Pischedda sono assai diffusi.
In Italia dovrebbero esserci oltre 1200 persone – soprattutto nella zona di Cagliari - che hanno il cognome Pischedda, e quindi le attuali ramificazioni di tale famiglia sono assai numerose.
Essendo la famiglia Pischedda stata insignita nel 1440 della generosità da re Alfonso V d’Aragona, in origine, tutti i membri di detta famiglia ne erano beneficiati, e ciò anche con effetto retroattivo.
La generosità, infatti, non rappresentava, notoriamente, una nuova concessione nobiliare ad un singolo individuo investito, ma riconosceva ad un determinato ceppo familiare la nobiltà del sangue.
Come ho scritto al gentilissimo Destavara, vivendo io lontano dall’amata Sardegna non ho purtroppo, a causa del poco tempo libero che mi lascia il mio lavoro, la possibilità di effettuare ricerche genealogiche in loco, e quindi, le notizie gentilmente fornite da Lei e dagli altri utenti del forum sono per me preziosissime e di grande interesse.
Grazie ancora a tutti, ed un cordiale saluto
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » mercoledì 19 ottobre 2011, 20:00

Per Cav.OSSML: Salve. Si, effettivamente esistevano già dai secoli passati tanti rami delle citate famiglie, compresi i Pisquedda, e altre ovviamente. Tanto che non è possibile inquadrarle in unica genealogia, per vari motivi (antichità dei rami cinquecenteschi, loro numero).
I rami Pischedda attualmente sono così distribuiti nell'isola

Provincia di ss
(circa 195 nuclei famil.)
Provincia di or
(circa 150 nuclei famil.)
Provincia di ot (circa 80 nuclei famil.)
Il resto distribuito nelle altre prov., specie nella prov. di Nuoro, e in tempi più recenti nella prov. di Cagliari.
Tot. Sardegna circa 600 nuclei famil.
Tot. Italia e resto del mondo circa 850 o 900 nuclei famil.
Ovviamente per trovare il num. totale di persone con tale cognome dobbiamo moltiplicare per 2,6 (nel mondo circa 2200 Pischedda).

È una caratteristica della Sardegna avere una grande ramificazione per parte dei cognomi (anche per quelli che fino al 300 o 400 non erano molto diffusi), e nello stesso tempo ha una minore varietà di cognomi rispetto alla penisola italiana, in analogia con la penisola iberica (e ciò per vari motivi, tipo motivi linguistici che hanno favorito una scarsa frammentazione dei cognomi delle varie stirpi, l'antichità di queste e relativo cognome, diffusione della trasmissione del cognome materno specie per certi cognomi, fenomeno delle concubine, e anche fenomeni di pura prolificità per vari rami).
Tanto per evidenzare alcuni aspetti generali di tali famiglie.
Se è possibile, ci può dire il luogo di origine, nell'isola, di suo nonno o bisnonno?
Se non il centro, perlomeno la zona (Sassari, sassarese, Gallura, Goceano, nuorese, oristanese, etc..).
Io per ora non ho ancora ripreso a consultare documenti originali d'Archivio, ma quando riprendo farò attenzione anche a eventuali nominativi Pischedda nelle pagine che mi capitano.
Però appunto occorre almeno qualche dato di riferimento. Tra l'altro mi sto riferendo alla zona di Cagliari per ora, e ora che ci penso non mi sembra fossero molto presenti nei secoli scorsi i Pischedda in tale zona (forse ricordo di aver letto qualche nominativo).

Oggi ho trovato un elenco online di nominativi Pischedda, al sito
http://www.familysearch.org/Eng/Search/ ... =Pischedda

Si, esistevano Carta Pisquedda anche a Siniscola, ma anche a Cuglieri e a Scano Montiferro, e credo anche in vari altri centri.
Vari Pisquedda erano ecclesiastici.
Quel Ranieri Pisquedda postato ieri doveva essere un personaggio di rango al servizio di Aragona (notare il nome Ranieri, di origine toscana).
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Cav.OSSML » mercoledì 19 ottobre 2011, 22:31

Per Salvennor,
mio nonno Emanuele, prima di emigrare in continente, viveva a Cagliari, ove era nato.
Egli ha sempre affermato che la sua famiglia anticamente proveniva da Sassari (purtroppo non ho la minima idea da dove egli attingesse detta informazione).
Tra i vari Pischedda ecclesiastici, sicuramente il più importante fù il religioso Salvatore Pischedda (o Pisquedda, alla spagnola) di Ploaghe, morto in concetto di santità nel principio del secolo XVII.
Mille grazie ancora per la gentilissima attenzione da Lei prestata alla mia curiosità circa la famiglia Pischedda.
Cari saluti
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » giovedì 20 ottobre 2011, 18:51

Per Cav.OSSML: Salve. Dunque suo nonno era nato a Cagliari; è già un dato utile, anzi fondamentale, pur esistendo a CA vari quartieri e parrocchie.
Potrebbe anche essere che, per quanto riguarda l'origine di suo nonno, il termine "anticamente" si riferisse magari a un nonno o a un bisnonno (di suo nonno), e non tanto a periodi troppo remoti (tipo 700, o ancora meno 600 o 500).
E cmq non ci sarebbe da sorprendersi per l'origine sassarese di tale ramo, viste le considerazioni di cui sopra.
Sul web o anche notato il nominativo di una certa Donna Vittoria Pisquedda y Machì, credo di Alghero, sembrerebbe vissuta a inizi 600 .
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Cav.OSSML » venerdì 21 ottobre 2011, 16:15

Per Salvennor
Ho notizie di Donna Anna Grazia Pisquedda Machi, la quale visse ad Alghero.
Donna Anna Grazia Pisquedda Machi, nel disporre con il suo testamento
una serie di lasciti destinati alla celebrazione di varie migliaia di
messe per la propria anima, nel legare altresì una vasta serie di proprietà
e censi a favore di conventi, chiese e confraternite della citta, le
cui entrate sono particolarmente destinate alle rispettive sacrestie ed ai
paramenti degli altari (vengono nominati: 1) Convento di San Francesco,
2) la "Iglesia de Santa creu", 3) la "Iglesia de Santa Maria", 4)
"Nastra Senora de Vallvert', 5) "El Conven! de Sant Agustí", 6) "El
Convent deis Capuchines', 7) "El Convent de la Pietat', 8) "Nostra Senora
del Roser', 9) "Nostra Senora de la Misericordia", 10) la "Confraria
de Santa Creu", 11) la "Iglesia de Nostra Senora del Carmen", 12)
"Los Pares de la Campanía de Jesus') stabilisce che mille lire siano date
ai frati conventuali di San Francesco, cui lascia pure i propri quadri,
per realizzare la cappella di San Francesco entro il convento stesso
"posant lo dit sant en mig del retaulo y a ma dreta Sant Ambros y a ma
esquerra Santa Catarina martir".
Non era raro, nelle ultime disposizioni di volonta, particolarmente in
quelle dettate da nobili o da ricchi mercanti, il lascito destinato alla costruzione o alla ricostruzione di cappelle o chiese, con significative clausole contenenti
le principali istruzioni sull'opera erigenda.
Un caro saluto
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » mercoledì 26 ottobre 2011, 21:05

Per Cav.OSSML: Salve. Interessante tale estratto documentale.
Quella donna Vittoria che ho citato io è la seguente

Castigo de Dios: la grande peste barocca nella Sardegna di Filippo IV Francesco Manconi -1994 - Plague - 410 pagine Emblematico della religiosità
controriformistica è il testamento di
dona Victoria Pisquedda y Machi. La nobildonna …

http://books.google.it/books?id=84EH8Yg ... &q&f=false

Probabilmente le due Pisquedda y Machì erano sorelle.
Ho notato che il cognome Pisquedda o Pisquella sembrerebbe assente dai Condaghi e da altri documenti precedenti al 1280.

A proposito di epoca tardogiudicale, mi sono ricordato di una vicenda che considero interessantissima, anche dal punto di vista giuridico. Leggiamo

Purtroppo, dalla poca
documentazione in nostro possesso,
parrebbe che negli anni Ottanta Ugone
fosse gravemente ammalato, con le
energie e la volontà in fase calante,
tanto da indurlo a reggere lo Stato in forma stizzosa e dispotica comunque
malaccetta dal popolo che ritenendo
d’essere tradito nel rapporto di
bannus-consensus il 3 marzo 1383 si
sollevò e, secondo l’antica usanza
libertaria del tirannicidio, lo pugnalò insieme alla figlia e lo gettò, ancora
vivo, in un pozzo con la lingua tagliata.

(fonte http://web.tiscali.it/jamescrown/DAI%20 ... DICATO.htm )

Ci sarebbe anche da dire che secondo alcune ipotesi dietro tale fatto sanguinario ci sarebbero stati notabili giudicali ormai filo-aragonesi.
Comunque sia ciò determinò la salita al trono di Arborea del ramo matrilineare di Eleonora, i Doria De Serra.
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I Pischedda a Pattada nel sec. XVII

Messaggioda Destavara » martedì 1 novembre 2011, 19:56

Salve,
mi risulterebbero dei nobili Pischedda nella Pattada del seicento...La famiglia mise piede anche nel Monteacuto insomma... Saluti, D.
Ultima modifica di Destavara il sabato 25 febbraio 2012, 23:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » domenica 6 novembre 2011, 22:19

Destavara, interessante tale fatto delle presenze Pisquedda nella zona del Monteacuto.
Ma erano del ramo nobilitato (cioè discendenti da quel Capitano del 400) nel senso che erano espressamente denominati con Cavaliere, o anche nobilis Don ?
Cmq ancora oggi i Pisquedda non sono molto presenti in tale zona, in confronto a altre (e dunque quelli attuali potrebbero essere arrivi più recenti, post metà 700, e non discendere dal ramo che hai citato, magari estinto).
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Pischedda, Pattada

Messaggioda Destavara » domenica 15 gennaio 2012, 12:58

Salve,
in merito al quesito che Savennor mi pose lo scorso 6 novembre: si, quei Pischedda di Pattada erano nobili in quanto risulta dalle ammisssioni agli stamenti militari.
Saluti, D.
Ultima modifica di Destavara il sabato 25 febbraio 2012, 23:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Famiglie della piccola nobiltà sarda

Messaggioda Salvennor » domenica 15 gennaio 2012, 19:43

Per Destavara: Salve. Allora se i citati Pischedda del Monteacuto furono ammessi alle Cortes probabilmente erano discendenti da uno di quei personaggi che furono nobilitati nel 400.
Sempre che non si tratti di ramo Pischedda differente da quelli e nobilitato indipendentemente o riconosciuto nobile per mezzo dall'ammissione al Parlamento stesso.
(Scrivo questo anche perché a volte le ricerche portano a sorprese un pò inaspettate, non sò se hai letto nel topic Carta, dove sembrerebbe che il ramo di Vincenzo Carta sia originario di Bosa, nella seconda metà del 500, e con altri rami Carta probabilmente imparentati con esso, segno della presenza a Bosa già da prima metà del 500; e con alcuni appartenenti a tali rami che furono ammessi ai Parlamenti, e dando vita poi a ulteriori rami).
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