Proverò sicuramente ma intanto continuo con le fonti a mia disposizione.
Ecco il quadro integrato con qualche aggiunta:
- 1469, 22 maggio: viene pagato a Michele Trabucco, organajo, il compenso per 40 giorni di lavoro da lui eseguiti per la fusione di canne per l'organo della Chiesa della Trinità di Cava (Prot. di Not. Pietropaolo Troisi di Cava, anno 1469, f. 205 - G. A. G. Filangieri, Documenti per la storia, le arti e le industrie delle provincie napoletane, 1891, vol VI, p. 480)
- 1535 ca.: Nicolò Trabucco, mastro di campo al servizio di Carlo V sarebbe andato a stabilirsi a Napoli dalla Spagna (F. Ceva Grimaldi, Delle notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per gli [sic!] signori forestieri, 1792, p. 54)
- 1570 ca.: la famiglia Trabucco è detta avere dimora a Napoli (F. Ceva Grimaldi, Delle notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per gli [sic!] signori forestieri, 1792, 54-55)
- 1579, 25 gennaio: professione benedettina di Don Paolo Trabucco di Minori presso l'abbazia cassinese di Cava de' Tirreni (P. Guillaume, Essai historique sur l'abbaye de Cava d'apres des decuments inedites, 1877, p. CXXX)
- 1581: Rainaldo Trabucco ed altri familiari commissionano lavori per il loro nuovo palazzo alla Fratta, nel Borgo grande di Cava (Not. Giov. Fr.co Costa di Cava, anno 1581, fol. 102 e sgg. - G. A. G. Filangieri, Documenti per la storia, le arti e le industrie delle provincie napoletane, 1891, vol VI, p. 14, 26)
- 1585, maggio: un Giuliano Trabucco è riportato tra i tormentati durante il processo per l'uccisione di Giovan Vincenzo Starace ( G. A. Summonte, Historia della cittá e regno di Napoli, Napoli 1748, p. 217)
- 1588: Giovan Vincenzo Trabucco, figlio di Domenico di Minori, e che aveva dimora sia a Minori che a Napoli, ottiene la portolania di tutte le terre di Amalfi. Morì celibe lasciando una eredità di 100.000 ducati, andata ai fratelli Agostino e Marcello, a scapito delle sorelle Feliciana e Maria (Registro dei privilegi del XVIII conte di Miranda, an 1588, f. 163 v - M. Camera, Memorie storico-diplomatiche dell'antica città e ducato di Amalfi, 1881, to.II, p. 433)
- 1600-1601: Tommaso Trabucco di Scala, "
unus ex principalibus et sapientibus Scalae" e marito della nobile Angela Grisone, viene scelto per arbitrare una contesa tra le città di Scala e Ravello per il diritto di precedenza dopo il Sindaco d'Amalfi (Prot. Not. Nicolantonio Sorrentino di Scala, an. 1600-1601, f. 50 v - Camera 1881, I, 271-272)
- 1612, 26 agosto: Tommaso Trabucco fa testamento presso Not. Baldassarre Sorrentino (Camera 1881, II, 433)
- 1603, 18 ottobre -1677, 15 gennaio: vita del Padre Don Michele Trabucco, nato a Napoli da Gasparo e Sidonia Cafaro di Cava. Allievo novizio di Padre Don Carlo Carafa nel 1622; poi maestro di filosofia dei chierici. Nel 1641 fonda la Congregazione dei Preti Missionari della Solitudine, approvata dal vescovo di Nola nel 1650 e con sede a San Pietro a Cesarano. (P. D'Ippolito, Vita del Padre Michele Trabucco, 1697, con ritratto in rame)
- 1641: il padre Don Francesco Trabucco, rettore della casa scolopica di Santa Caterina, compare citato in 4 lettere di San Giuseppe Colasanzio (nn. 3701, 3709, 3775, 3777). Egli aveva vestito l'abito nel 1622 e fatto la professione solenne nel 1624. Morì di peste nel 1656. (L. Picanyol, Epistolario di San Giuseppe Colasanzio, VII. Lettere dal 3001 al 3800, 1954, p. 451)
- 1656: oltre al sopracitato Francesco muore nella pestilenza di Napoli anche un tale Aniello Trabucco, "speziale manuale alla Porta di San Gennaro" con tutta la famiglia, eccetto un nipote (V. D'Onofrio, Giornali di Napoli dal 1660 al 1680: vol. 1, 1943, p. 84 e 127)
- 1679: Antonio Trabucco è intermediario di due partite di merci presso la Dogana di Vietri (M. Mafrici a c. di, Rapporti diplomatici e scambi commerciali nel Mediterraneo moderno: atti del convegno Fisciano 23-24.10.2002, 2004, pp. 225-226)
- 1693: Tommaso Trabucco dona 30.000 ducati per la costruzione di parte del monastero di S. Francesco di Sales all'Infrascata a Napoli (F. Ceva Grimaldi, Delle notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli per gli [sic!] signori forestieri, 1792, 54-55)
- 1714-1715: il Canonico Don Andrea Trabucco, "professor delle leggi ed Accademico Ravvivato" di Benevento, ed il fratello Ignazio, sono attestati in questa città (Rivista Musicale Italiana, XIII (1906), p. 677, 722; Camera 1881, II, 433 e nota 7)
- 1730-31: Don Andrea Trabucco, sacerdote dell'arcidiocesi metropolitana di Benevento, è coinvolto nel complotto ordito dalla famiglia Corsini ai danni del cardinale Niccolò Coscia, segretario di papa Benedetto XIII. Suo è un libello anonimo che accusa il Cardinale, del quale ammette poi la paternità in preda al rimorso in un altro scritto in cui confessa "a quali mezzi erano ricorsi i nemici del Cardinale per denigrarlo e demolirlo". (
Fonte)
- 1736, 10 settembre: Antonio Trabucco aveva fatto il modello per 24 candelieri da porre dietro il coro della chiesa di (qui finisce l'anteprima di Google) che comunque vengono rifiutati per quelli realizzati invece da Michelangelo Venier (A. Sartori - M. Luisetto, Archivio Sartori: documenti di storia e arte francescana, vol. 4, p. 307)
- 1756: Tommaso Trabucco è a Palermo, e fa realizzare lavori di trasformazione delle case di Giulio Benso per farle diventare il suo palazzo di abitazione, nella Via dei Bottai (Archivio di Stato PA)
- 1759: Francesco Pagano, scultore, realizza il ritratto di Tommaso Trabucco, allora Regio Tesoriere Generale della Marina e personaggio in vista a Napoli, tra i pagatori della erigenda guglia dell'immacolata (Napoli Nobilissima, XX (1981), p. 29)
- 1761, 26 novembre: muore Tommaso Trabucco, patrizio napoletano della città di Cava, rettore della Chiesa e del Convento di San Giovanni Battista la Nazione Napoletana a Palermo, nella quale viene sepolto e commemorato da un monumento scolpito da Emmanuele Gabriele (fonte: iscrizione funeraria)
Per ora questo è quanto, ma prometto di integrare.
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EDIT: aggiunta nota anno 1585
EDIT 2: aggiunto Tommaso Trabucco 1693 (indicazione M. Brivio)